STEFANIA MASON

Venezia, la peste e la sua iconografia


Mercoledì 19 agosto ore 21.00

Sala Consiliare Norma Cossetto – Calalzo di Cadore   

L’impatto delle terribili epidemie di peste che si abbatterono su Venezia nel corso della seconda pandemia (1348-1720) sarà restituito attraverso le figurazioni artistiche che nel corso dei secoli interpretarono nell’immaginario collettivo le paure e le speranze di fronte a un fenomeno così devastante: dai santi taumaturghi più invocati nelle pale e nella devozione privata (Sebastiano e Rocco), alla presenza dello Stato garante della salute pubblica attraverso figure simboliche, dalla personificazione della peste stessa alla rappresentazione realistica dei suoi effetti.

Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine. Le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura e alla grafica veneta, tra Quattrocento e Seicento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, a Carpaccio, allo studio sistematico di Palma il Giovane, alla bottega di Jacopo Bassano, a Sebastiano Mazzoni e alla pittura su pietra nera. Ha ideato e diretto il progetto “Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento”, curando i tre volumi (2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Ha curato Rencontres à Venise, l’esposizione sulla pittura veneta del Seicento tenutasi al Palais Fesch di Ajaccio nel 2018 e partecipato con due saggi alle mostre di Colonia/Parigi e Venezia/Washington (2018-2019) dedicate a Tintoretto. Fa parte del comitato scientifico delle riviste “Arte Veneta”, “Studi tizianeschi”, ArtsItalies” ed è membro del Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF