Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor  profano, 1515 ca., Galleria Borghese, Roma 

STEFANIA MASON presenta
Tiziano senza fine – Docufilm

Domenica 11 agosto 2024 ore 21.00
Sala polifunzionale Giovanni da Rin Fioretto – Vigo di Cadore

Dopo le proiezioni nazionali di Palazzo Reale di Milano, del teatro di Ca’ Foscari a Venezia, di Apriti Cinema presso gli Uffizi, della Galleria Borghese, dei Musei Civici agli Eremitani di Padova, dopo quelle internazionali all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e all’Institut Catholique di Parigi, il Docufilm Tiziano senza fine, prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Land Comunicazioni, sarà ospitato a Vigo di Cadore e presentato da Stefania Mason, Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

In soli 52 minuti viene raccontata la grandezza di un artista come Tiziano, lasciando parlare soprattutto le sue opere. Con semplicità narrativa e precisione storica il docufilm ne svela le radici, i contesti, i rapporti, la fortuna e pure le pene. Tiziano senza fine è un racconto della produzione artistica del maestro senza dimenticare una narrazione accurata delle sue vicende private, i rapporti con i committenti e la sua vita pubblica.

Le sue opere custodite in musei, palazzi e chiese, in Italia così come all’estero continuano ad affascinare, a raccontare e a ispirare di generazione in generazione.

I due registi, Luca e Nono Criscenti, hanno realizzato un racconto visivo accompagnato dalla narrazione di tre autorevoli storici dell’arte, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason, a cui va aggiunta la quarta voce, quella della musica di Matteo D’Amico.

Il risultato filmico si sgrana tra sguardi, voci, suoni: un insieme per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera di Tiziano, dai suoi primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo. La sua vita, la sua pittura: i personaggi che ha ritratto e i ritratti di sé stesso, le sfide, gli amori, le pene. Un percorso cronologico, con le voci dei tre studiosi che si alternano agli sguardi sui dipinti, colti nell’intero e sezionati nei dettagli, alla ricerca della loro identità. Sguardi senza voci, accompagnati dai suoni. Non tutte le opere, non un catalogo, ma quasi tutti i capolavori, scelti per tratteggiare al meglio le fasi della storia di Tiziano.

Quando scende dalle montagne del Cadore è solo un ragazzo. Arriva in una Venezia al culmine della sua gloria portando negli occhi i colori della sua terra. E riesce a raccogliere l’eredità di una grande tradizione pittorica, assorbendo le novità di Giovanni Bellini e lavorando fianco a fianco con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei tedeschi.

Da quel momento Tiziano non si ferma più, attraversa tutto il Rinascimento, contribuendo a scriverne la storia, per lasciare un’eredità che verrà raccolta dai più grandi maestri della pittura europea, da Rubens a Caravaggio, da Rembrandt a Velazquez, da Delacroix agli impressionisti francesi.

Un viaggio nel mondo di Tiziano, «il pittore più geniale e più innovativo» (Stefania Mason), «l’erede della cultura umanistica veneziana» (Enrico Maria Dal Pozzolo) e un artista che «dura secoli e rimane per secoli» (Augusto Gentili).

STEFANIA MASON è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.

I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi. È presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

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