STEFANIA MASON
Carpaccio tra Venezia e l’Oriente
Giovedì 20 agosto ore 18.00
Sala Cultura Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo
Pochi visitatori lasciano oggi Venezia senza aver subito il fascino dei dipinti di Carpaccio: i suoi colori, i suoi soggetti costituiti da cerimonie cittadine e rivisitazioni personalissime delle vite dei santi, la sua ricchezza compositiva, tutto riflette la nostra nozione della cultura lagunare di fine Quattrocento come nelle scene di uno spettacolo teatrale.
Entreremo nel suo mondo, nella sua messa in scena di una Venezia verosimile e di un suo particolare Oriente in particolare attraverso i cicli da lui eseguiti per due Scuole piccole, una devozionale e l’altra di una comunità straniera.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine. Le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura e alla grafica veneta, tra Quattrocento e Seicento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, a Carpaccio, allo studio sistematico di Palma il Giovane, alla bottega di Jacopo Bassano, a Sebastiano Mazzoni e alla pittura su pietra nera. Ha ideato e diretto il progetto “Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento”, curando i tre volumi (2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Ha curato Rencontres à Venise, l’esposizione sulla pittura veneta del Seicento tenutasi al Palais Fesch di Ajaccio nel 2018 e partecipato con due saggi alle mostre di Colonia/Parigi e Venezia/Washington (2018-2019) dedicate a Tintoretto. Fa parte del comitato scientifico delle riviste “Arte Veneta”, “Studi tizianeschi”, ArtsItalies” ed è membro del Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto.
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