MICHEL HOCHMANN

La bottega del pittore a Venezia nel Cinquecento: qualche riflessione

Lunedì 31 luglio 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Intendiamo esplorare diversi aspetti riguardanti le botteghe dei pittori. Partendo dalla documentazione disponibile, cercheremo di capire come erano organizzate, quante persone vi lavoravano, con quale statuto. Guarderemo il caso dei grandi maestri del periodo, Tiziano in particolare. Evocheremo la formazione dei garzoni e i materiali dei quali disponevano. Vasari, come si sa, accusa Tiziano dicendo che non disegnava abbastanza e che non studiava a sufficienza « cose scelte, antiche e moderne ». Nuovi documenti dimostrano che, contrariamente a quanto argomentato da Vasari, i metodi d’insegnamento non erano radicalmente diversi a Venezia da quelli che s’incontravano a Firenze. Anche a Venezia, i giovani apprendisti copiavano calchi e sculture, sia antiche che moderne. Daremo qualche indicazione in proposito riguardante in particolare Tiziano. Infine esamineremo certi aspetti dell’organizzazione del lavoro: nuove ricerche hanno permesso di capire, in particolare, come i maestri facevano riprodurre le loro invenzioni dai loro discepoli (un fenomeno già sottolineato dai contemporanei di Tiziano) per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più esteso.

Michel Hochmann è directeur d’études (professore) all’Ecole pratique des Hautes Études e preside della sezione di Scienze storiche e filologiche. Insegna storia della pittura italiana del Cinque e del Seicento. E stato, dal 1993 al 1998, direttore del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma (Villa Medici). Studia la pittura veneziana del Cinquecento, al quale ha dedicato la sua tesi di dottorato (Peintres et commanditaires à Venise, 1541-1628) pubblicata nel 1992. Si è anche interessato ai rapporti artistici tra Venezia e Roma durante il Cinquecento, ai quali ha anche dedicato un libro (Venise et Rome. Deux écoles de peinture et leurs échanges, Genève, 2004). Ha lavorato sulla storia del collezionismo a Roma, sulle collezioni Farnese e Medici in particolare, e ha collaborato al progetto diretto da Stefania Mason sul collezionismo a Venezia, codirigendo con lei e con Rossella Lauber il primo volume (Il collezionismo d’arte a Venezia. Dalle origini al Cinquecento). Più di recente, si è interessato alla storia delle tecniche artistiche (Colorito. La technique des peintres vénitiens de la Renaissance, Turnhout, 2016). Ha organizzato o participato all’organizzazione di diverse mostre (in particolare, con Roland Krischel, alla mostra del Musée du Luxembourg e del museo Walraff Richartz, Tintoretto. A star was born, 2017, sulla giovinezza di Tintoretto). Sta preparando un libro sul mestiere del pittore a Venezia durante il Cinquecento.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF