Il «Riposo durante la fuga in Egitto» di Tiziano va all’asta per 30 milioni di euro
Tiziano Vecellio, Riposo durante la fuga in Egitto, Longleat House, Wiltshire, Inghilterra
Dal 1600 l’opera ha attraversato l’Europa passando di mano in mano fino a far parte della collezione del marchese di Bath e custodita nella collezione di Longleat House.
Il 2 luglio verrà messa in vendita da Christie’s a Londra il “Riposo durante la fuga in Egitto», datato attorno al 1510, entra nella collezione di Bartolomeo della Nave, ricco mercante di spezie, per poi essere acquistata dal duca di Hamilton e successivamente dall’arciduca d’Austria, Leopoldo Guglielmo VI, imperatore del Sacro Romano Impero, e passare a Maria Teresa e infine a Giuseppe II: trasferito nel 1781 nel palazzo del Belvedere a Vienna, viene però trafugato dalle truppe napoleoniche nel 1809 e destinato al museo dell’imperatore francese.
In seguito il dipinto diventa di proprietà di un possidente scozzese. Infine, nel 1878, il quadro viene acquistato dal marchese di Bath e diventa parte della collezione custodita a Longleat House. Lì è rimasto fino a oggi, tranne un significativo intervallo: nel 1995 il quadro di Tiziano venne rubato e per il suo ritrovamento fu offerta una ricompensa di 100 mila sterline. Ma solo sette anni dopo, nel 2002, venne recuperato, miracolosamente intatto, a una fermata d’autobus nel centro di Londra, custodito in una borsa ma senza più la sua cornice. A rinvenirlo fu un celebre detective d’arte, Charles Hill, ex investigatore di Scotland Yard.
È uno dei pochi capolavori ad essere rimasti in mani private. La sua storia avventurosa, sapientemente comunicata, contribuirà ad accendere l’interesse dei collezionisti mondiali tanto da prevedere una battuta da record.