Il mistero del doppio ritratto di Laura Dianti
Tiziano Vecellio, Ritratto di Laura Dianti, particolare, 1523-1529 ca, Kreuzlingen, Collezione Kisters
Il saggio di Sabine Engel pubblicato nell’ultimo numero di Studi tizianeschi riporta all’attenzione il ritratto di Laura Dianti raffigurata alla maniera di donna turca con “giovane moro”, realizzato da Tiziano per Alfonso I d’Este e successivamente inviato in dono dal nipote Cesare a Praga all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo.
Un’opera che ha avuto un impatto nella ritrattistica europea del Seicento, a dimostrazione di come Tiziano sapesse creare dei modelli innovativi. Accanto a Laura, la figlia di un cappellaio amata da Alfonso, è dipinto il giovane nello stile di un doppio ritratto, sul quale molto si è scritto. Lo stesso Vasari definì l’opera come “opera stupenda”.
Come mai Laura Dianti viene dipinta in abiti orientali e perché l’opera fu donata da suo nipote all’imperatore? Sabine Engel ripercorre la storia dell’opera, traccia contesti e significati, interpretandone i simboli. Una storia appassionante di una donna alla quale il pittore ha conferito nobiltà in modo stravagante, con lo stile e alla maniera propri di Tiziano. Un racconto da leggere.