Figure femminili nel mito e nella cultura: il caso di Eva
Tiziano Vecellio, Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre, dettaglio, (1550 ca.), Museo del Prado, Madrid
Nella storia culturale occidentale la figura femminile è stata da sempre carica di significati tra i più vari e anche opposti. Le donne del mito e della storia antica sono legate alla conoscenza, alla disobbedienza, alla forza, alla sottomissione, al sovvertimento delle regole imposte dalla società. Abbiamo conosciuto Dee, Sibille, Muse, eroine delle tragedie, del mito, della cristianità che in maniera differente hanno subìto il loro destino o ne sono state invece le protagoniste.
Eva, una tra le donne più importanti di tutta la storia, è considerata la “disobbediente” per antonomasia, accusata di indurre al Peccato e di aver cambiato le sorti “in negativo” del genere umano, che da allora in poi sarà costretto a dover lavorare, a dover soffrire. Ma Eva non è soltanto colei che induce al peccato, è anche colei, come riporta Bettina Knapp in Women in Myth, che comprende “il potere insito nel frutto che pende dall’albero della conoscenza del bene e del male nel Giardino dell’Eden”. Una donna coraggiosa che cerca la conoscenza, che cerca di comprendere l’ignoto, di fare un passo avanti verso il progresso, qualunque conseguenza esso porti con sé. la disobbedienza e la curiosità di Eva diventano quindi, secondo alcuni studiosi, l’emblema della scienza che attraverso le sue scoperte è in grado di cambiare l’intera struttura ed esistenza umana.
Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre è un dipinto a olio su tela di Tiziano realizzato intorno al 1550, e dal 1585 inventariato tra le proprietà di Antonio Pérez. In esso il pittore riprende la posizione dei due progenitori, Adamo seduto ed Eva in piedi, dalla rappresentazione del medesimo soggetto a opera di Raffaello nella Stanza della Segnatura. Nonostante in questa rappresentazione non si alluda alla “spontanea” volontà di Eva di raccogliere il frutto, quanto ad una tentazione da parte del bambino-serpente, la figura di Eva è messa però in grande risalto all’interno della composizione e quindi della storia, grazie alla posa innaturale della figura e all’utilizzo di una colorazione brillante della carnagione della donna.