Ritratti di artisti e ritratti di professionisti nel Rinascimento veneto ed europeo
BERNARD AIKEMA
Ritratti di artisti e ritratti di professionisti nel Rinascimento veneto ed europeo
Mercoledì 21 giugno 2023 ore 21:00
Aula civica Museo della Battaglia – Vittorio Veneto (TV)
La ritrattistica è una dei generi qualificanti dell’arte del Rinascimento. Molti dei personaggi raffigurati nei ritratti quattro e cinquecenteschi si identificano tramite gli “strumenti” della loro professione. Questo vale per i pittori, gli scultori e gli architetti che in tal modo si mostrano fieri del loro mestiere. Ma anche altri professionisti – dai sarti ai macellai agli scienziati – si identificano orgogliosamente tramite il lavoro che svolgono. Rimarchevole questa valutazione positiva dei mestieri: nel Trecento, Petrarca li aveva condannati tutti come vili e plebei. La nuova stima delle professioni trova la sua espressione nei ritratti dei grandi artisti, da Jan van Eyck a Albrecht Durer, da Tiziano a Passerotti, da Lorenzo Lotto a Moroni, e molti altri ancora. Nella conferenza Bernard Aikema presenterà il mondo dei mestieri nella grande ritrattistica rinascimentale, evidenziando come in queste opere pittoriche emerga, per la prima volta nella storia europea, un concetto nuovo, dignitoso, e, se vogliamo, “democratico”, del mondo delle professioni.
BERNARD AIKEMA. Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo
Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; ha avviato l’attività della Fondazione Tiziano e Cadore impostando i metodi di ricerca del Centro Studi, del quale è stato presidente del Consiglio scientifico dal 2003 al 2020; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” e nel 2022, sempre a Palazzo Reale di Milano, “Bosch e un altro Rinascimento”.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
per prenotazioni: museivittorioveneto@aqua-naturaecultura.com – 388.4741241
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Il cantastorie Carpaccio tra la sua Venezia verosimile e l'Oriente immaginario
STEFANIA MASON
Il cantastorie Carpaccio tra la sua Venezia verosimile e l’Oriente immaginario
Venerdì 16 giugno 2023 ore 18.30
Palazzo Giacomelli – Treviso
In parallelo con la mostra in Palazzo Ducale dedicata al pittore, e alla sua scelta raffinata di dipinti e disegni da musei internazionali, Stefania Mason scorrerà i cicli che lo rivelano grande interprete della pittura narrativa veneziana e che si possono ammirare in città: dalla favola dedicata a Sant’Orsola (ora Gallerie dell’Accademia) alle storie per la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, l’unico ancora nel suo luogo originale. Il giovane emergente nel 1490 con l’Arrivo a Colonia del primo ciclo con la sua Venezia parallela, si trasforma nel regista di scene ambientate in un Oriente fantastico nel secondo, con qualche divagazione sulle Due dame del Museo Correr, sul misterioso Cavaliere Thyssen e altro ancora.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.
I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi.
E’ presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.
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Procede il restauro della Pala di Tiziano
Procede il restauro della Pala di Tiziano
Continua il restauro della paletta raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Tiziano, Andrea e un accolito, conservata nella Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore, dipinta da Tiziano per il suo paese natale.
La fase di intervento iniziale è stata caratterizzata dagli esami radiografici e, per la prima volta, la tela è stata sottoposta alla riflettografia infrarossa e alla fluorescenza ultravioletta, che ha permesso di vedere eventuali rifacimenti pittorici posti nei periodi successivi.
Si è intervenuti per campionature localizzate su diverse parti del colore, procedendo alla rimozione delle vernici poste negli interventi di restauro precedenti. Un’operazione che ha permesso di avvicinarsi ai colori nascosti, fase indispensabile prima di procedere alla pulitura completa della superficie.
Coniugando la tutela con la valorizzazione, la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore ha voluto dedicare il suo ventennale al restauro dell’unica opera cadorina del grande pittore così da preservarne la memoria.
Ogni intervento viene discusso e condiviso con l’Ufficio Beni Culturale della Diocesi di Belluno-Feltre e la Parrocchia di Pieve di Cadore, le istituzioni religiose proprietarie del bene e con l’alta supervisione scientifica da parte della Soprintendenza, l’ente di tutela.
L’intervento è reso possibile dalla generosità di Galvalux, mentre Linealight Group offre all’opera la migliore qualità di illuminazione.
Al via il restauro della pala di Tiziano per la Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore
Al via il restauro della pala di Tiziano per la Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore
Tiziano Vecellio, Madonna con il Bambino tra i Santi Andrea e Tiziano e un accolito, (1565-66), Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente, Pieve di Cadore
Nel ventennale della Fondazione, al via il restauro della pala realizzata da Tiziano per la Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore, suo paese natale immerso nelle Dolomiti bellunesi.
Grande occasione di recupero e studio di un’opera altamente significativa nella biografia vecelliana che custodisce anche un autoritratto del Maestro.
La tela, che nei secoli ha dovuto fronteggiare ben due furti, tornerà a splendere per l’estate, anche con un nuovo sistema illuminotecnico, grazie alla Fondazione Tiziano e Cadore e alla ditta Galvalux di Pieve di Cadore.
Tiziano, forse con l’aiuto della bottega, l’aveva dipinta tra il 1559 e il 1568 per la cappella gentilizia della famiglia Vecellio nella parrocchiale del suo paese natale, a Pieve di Cadore, e aveva anche voluto inserirci un suo autoritratto, dipendente da quello celebre ora al Prado, a memoria eterna del legame con la sua terra.
Da allora per quasi 460 anni, sfidando addirittura la mala sorte di ben due furti, la “Madonna col Bambino tra i santi Tiziano, Andrea e un accolito” è rimasta nella cittadina veneta e per lo più nell’ambiente sacro per il quale era stata voluta: la Chiesa di Santa Maria Nascente (così riconsacrata dopo la distruzione settecentesca dell’edificio gotico originario) sede dell’Arcidiaconato del Cadore, luogo di pellegrinaggio imperdibile per studiosi e amanti dello straordinario pittore veneziano.
Da questa estate la pala di Tiziano potrà essere ammirata nello splendore dei colori originali e della luce tizianesca, grazie allo straordinario restauro promosso e finanziato della Fondazione Tiziano e Cadore in occasione del suo ventennale insieme alla ditta Galvalux di Pieve di Cadore per volontà della famiglia De Polo e di tutti i soci. Galvalux, realtà imprenditoriale cadorina, è l’esempio del più prestigioso connubio di applicazione del colore tra lavoro artigianale e applicazione industriale made in Italy a supporto dell’alta moda internazionale. Il progetto è portato avanti in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso e con l’Arcidiaconato del Cadore con Monsignor Diego Soravia.
Un altro Tiziano battuto all'asta a New York
Un altro Tiziano battuto all’asta a New York
Tiziano Vecellio, Ecce Homo, @Sotheby’s
Nello scorso dicembre a Londra veniva battuta all’asta per 13,6 milioni di dollari la versione di Venere e Adone di Tiziano, l’unica ancora in mano privata.
Il 27 gennaio da Sotheby’s a New York è andata all’asta un’altra opera di Tiziano l’Ecce Homo, con la particolarità di essere stata lasciata dal maestro incompiuta e successivamente finita da altre mani.
Secondo gli esperti, si tratta di un’opera non finita sulla quale Tiziano ritornò più volte fino alla sua morte. Solo una recente pulitura ha riportato l’opera all’originale incompletezza, togliendo le parti aggiunte e rivelando la mano di Tiziano, che ha riottenuto la paternità dell’opera. È emersa la pennellata esuberante e spontanea, tipica dei dipinti finali dell’artista. Il suo corpus di opere tarde a carattere religioso si arricchisce dunque di una nuova importante aggiunta.
Le indagini scientifiche che hanno accompagnato l’asporto delle parti aggiunte, hanno infatti rivelato il lungo e complesso processo creativo adottato in ogni opera dell’artista: Tiziano era solito lavorare a un’opera per poi lasciarla, come in attesa, rivolta contro le pareti della bottega. Dopodiché, anche diversi mesi dopo, ritornava sulla tela aggiungendo dettagli, modificandola e rimodellando alcuni aspetti. Fino alla versione completa. Quella mai raggiunta dall’Ecce Homo in questione. Le indagini hanno però rivelato come anche in questo caso Tiziano avesse già operato alcune modifiche, come la posizione del bastone e del braccio destro di Cristo più volte cambiato. L’opera è stata battuta a due milioni e 100.000 dollari.
Tiziano senza fine su Rai 5
Mercoledì 4 gennaio alle ore 21.15 sarà su Rai 5
con presentazione di Neri Marcoré
per la serie Art Night
il documentario
Tiziano senza fine
raccontato da
Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili, Stefania Mason
Musica: Matteo D’Amico
Regia: Luca e Nino Criscenti
Il docufilm prodotto da Land Comunicazioni e dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, racconta in 52’ la vita e l’opera di Tiziano, che lasciano un segno profondo nel Rinascimento, e la cui eredità verrà raccolta da Rubens, Rembrandt, Velázquez, Manet.
A raccontare l’itinerario artistico di Tiziano tre autorevoli specialisti della pittura veneta: Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili, Stefania Mason. Tre voci diverse e complementari, accompagnate dalle musiche di Matteo D’Amico, uno dei maggiori compositori contemporanei, che ha fatto del rapporto tra musica, poesia e arte una sua personalissima cifra stilistica.
Sguardi, voci, suoni, per entrare nella vita e nell’opera di Tiziano, dai primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del Cadore, la luce di Venezia – con le sue opere, viste dove si conservano.
Il documentario, che è stato presentato in città e istituzioni tizianesche (Ca’ Foscari di Venezia, Palazzo Reale di Milano, Uffizi e Galleria Borghese), verrà ora proposto al pubblico su RAI5 mercoledì 4 gennaio, alle ore 21.15, nella serie Art Night con presentazione di Neri Marcoré.
Qui la locandina.
Da cent’anni la Casa natale di Tiziano è monumento nazionale
Da cent’anni la Casa natale di Tiziano è monumento nazionale
Casa Natale di Tiziano Vecellio, Pieve di Cadore
“La casa natia di Tiziano, ieri, oggi e domani” è il titolo del convegno con il quale la Magnifica Comunità di Cadore celebra il centenario dell’intitolazione a Monumento nazionale della casa natale.
Acquistata dall’Ente nel 1932, sarà al centro di una serie di interventi che ne ripercorrono la storia, il restauro, la valorizzazione con la presentazione di progetti futuri.
Antonio Genova e Letizia Lonzi ricostruiranno la storia della residenza familiare attraverso le fonti, mentre a Viviana Ferrario, insieme ai colleghi architetti dello IUAV, farà conoscere lo studio che ha comportato una serie di approfondimenti sulla dimora della famiglia Vecellio. Lo studio è parte del progetto Itinerari in rete, al quale collabora la Fondazione Comelico Dolomiti.
Il restauro della Casa fu affidato a Giuseppe Palatini con il compito di riportare la facciata allo stato originario. Un intervento delicato di grande responsabilità che segnò la vita professionale dell’ingegnere cadorino, la cui vicenda umana e culturale sarà ripercorsa da Francesco Chiamulera.
Negli ultimi due secoli pittori italiani e stranieri raffigurano la Casa con il suo contesto e danno prova della sua fama, tra di essi vi sono naturalmente molti artisti cadorini: Matteo Da Deppo tratterà tale tema senza dimenticare l’aspetto relativo alla funzione di promozione turistica a cui concorrono tali immagini.
Wolfang Strobl presenterà “l’altra casa”: quella legata al mito della nascita di Tiziano in Ampezzo giungendo a considerazioni supportate da un apparato documentale.
Al futuro del Monumento si inseriscono gli interventi di Gloria Manera, per un progetto migliorativo delle funzionalità, e di Matteo Da Deppo, Moira Mascotto e Matteo Melchiorre che presenteranno il progetto Terre natie.
Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, sabato 17 dicembre 2022, dalle ore 10.00 e dalle ore 14.30.
La pittura sacra di Paris Bordon in dialogo con Tiziano nella mostra dossier alla Cattedrale di Treviso
La pittura sacra di Paris Bordon in dialogo con Tiziano nella mostra dossier alla Cattedrale di Treviso
Paris Bordon, Adorazione dei pastori, 1557, vestibolo Cappella Malchiostro, Duomo, Treviso
In occasione del cinquecentenario della morte di Paris Bordon, la città di Treviso ha onorato il suo artista con la mostra ospitata nel Museo di Santa Caterina e con la valorizzazione di raccolte e luoghi storici che conservano le sue opere.
Seguendo quest’ultimo indirizzo nel vestibolo della Cappella Malchiostro del Duomo è stata allestita l’esposizione intitolata Il discepolo e il maestro. Paris e Tiziano nella Cattedrale (7 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023), a cura di Don Paolo Barbisan, finalizzata ad accompagnare il visitatore alla riscoperta dei tre dipinti dell’artista ancora presenti nel Duomo di Treviso: la preziosa tavola dei Misteri di Cristo e le pale d’altare raffiguranti l’Adorazione dei pastori e San Lorenzo tra i santi Girolamo, Pietro, Giovanni Battista e Sebastiano.
La mostra, ideata e organizzata dall’Ufficio diocesano per l’Arte sacra e i Beni Culturali, richiama l’attenzione sul valore delle opere, presentate ora al pubblico su pannelli che ne permettono la visione ravvicinata, e corredate da un opportuno apparato didattico che ne illustra la storia e l’iconografia.
L’allestimento dei dipinti è pensato per condurre il visitatore a concludere il percorso nella Cappella Malchiostro, così da entrare in comunicazione diretta con l’Annunciazione di Tiziano – che fu maestro di Paris Bordon – da poco restituita al pubblico dopo l’intervento di restauro, e con le pitture murali di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone.
L’esposizione-dossier è frutto di una visione intelligente e sostenibile che valorizza il patrimonio permanente e riporta al contempo l’attenzione sul rapporto tra allievo e maestro, fondamentale per capire il percorso artistico di Paris Bordon.
Nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica durante il periodo di apertura della mostra, grazie alla collaborazione dei volontari di “Chiese Aperte Treviso”, appositamente formati, è inoltre possibile usufruire del servizio di visite guidate.
Una mostra per tutti - Paris Bordon, pittore divino
Una mostra per tutti
Paris Bordon, pittore divino
Paris Bordon, Venere e Cupido, 1550-1555
Formatosi nella bottega di Tiziano, dal 1518 è già pittore autonomo ed emancipato dall’impostazione del maestro. Il successo segna il lavoro di Paris Bordon, rafforzato dall’importante sostegno dei critici contemporanei: Pietro Aretino lo paragona a Raffaello e Giorgio Vasari nelle Vite lo giudica come “unico e degno erede di Tiziano”.
Valorizza la propria origine aggiungendo al proprio nome “Tarvisinus” e ora la sua città gli dedica una mostra destinata a far conoscere un pittore di grande qualità divenuto uno dei più interessanti artisti del Rinascimento italiano.
L’esposizione, curata da Simone Facchinetti e Arturo Galansino è allestita nel Museo di S. Caterina a Treviso fino al 15 gennaio 2023. L’obiettivo lodevole dei curatori ha avuto come principio base quello di realizzare una mostra rivolta a tutti, raccontata sia negli spazi espositivi che nel catalogo in modo comprensibile e adatto al grande pubblico, per far comprendere la varietà e la qualità straordinaria della produzione di Paris Bordon. Non una mostra solo per cultori e studiosi, ma un’esposizione divulgativa.
Bernard Aikema presenta Jheronimus Bosch pittore di un altro Rinascimento, diverso e bizzarro
Bernard Aikema presenta
JHERONIMUS BOSCH Pittore di un altro Rinascimento, diverso e bizzarro
Palazzo Reale – Milano 9 novembre -12 marzo 2023
Sabato 26 novembre ore 17.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
Un altro evento, dopo la presentazione dell’Assunta dei Frari di Tiziano restaurata, viene offerto agli appassionati d’arte del Cadore: la mostra milanese dedicata a Jheronimus Bosch, aperta da pochi giorni, ma già registra uno straordinario afflusso di pubblico. Sarà presentata a Pieve nel Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore dal suo ideatore, Bernard Aikema. Lo studioso olandese, a cui si deve l’impostazione metodologica della ricerca della Fondazione Tiziano, dimostra come il pittore fiammingo appartenga a uno dei Rinascimenti europei che si sono sviluppati accanto a quello italiano, proponendo una revisione del Rinascimento, il momento in cui è nato il mondo moderno. Nella sua recente pubblicazione I Rinascimenti in Europa 1480-1620 Arte, geografia e potere (Scheiwiller) argomenta l’esistenza di rinascimenti “alternativi” di estrazione popolare, trascurati dalla storiografia ufficiale, a quelli raffinati, sperimentali ed “eccentrici”. A tale contesto appartiene Bosch.
Così la mostra di Palazzo Reale è un viaggio nel fantastico, il risultato di un progetto culturale ambizioso di cooperazione internazionale. Aikema ripercorrerà la mostra soffermandosi su alcuni capolavori esposti per dimostrare come l’altro Rinascimento abbia influenzato i pittori italiani, Tiziano compreso.
L’incontro, vede la collaborazione tra la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, il Comune di Pieve e la Magnifica Comunità, nella cui Sala avrà luogo sabato 26 novembre, con inizio alle ore 17.00.
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