LAURA MARCHESINI - FIOR DI BARBA. LA BARBA NELLA PITTURA VENETA
LAURA MARCHESINI
Fior di Barba
La barba nella pittura veneta
Giovedì 8 agosto ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
Attraverso l’esame di alcuni dipinti dal XVI al XIX secolo Laura Marchesini tenterà di ripercorrere la storia della barba e i significati che questo virile ornamento ha assunto nel corso dei secoli. L’esame iconografico delle opere sarà supportato ed arricchito dalle fonti coeve, come -solo per citarne alcuni – il trattato di Giovanni Battista della Porta, Della fisionomia dell’huomo (1598) o il testo della monaca Arcangela Tarrabotti, Antisatira in risposta al lusso Donnesco stampato a Venezia nel 1644, che permetteranno di meglio comprendere significati nascosti e codici sociali sottesi alle differenti fogge della barba. L’analisi si concentrerà prevalentemente su esempi veneti attardandosi attorno a Tiziano alla sua scuola e ai suoi contemporanei. Tuttavia una ricostruzione “evolutiva” dell’atteggiamento e dell’interesse per la barba nei secoli ne fornisce una lettura più completa e significativa, che rivela interessanti interpretazioni sul ritorno di moda della barba anche ai giorni nostri.
Laura Marchesini, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, consegue il Diplôme de recherche appliqueé (DRA) presso l’Ecole du Louvre di Parigi. Nello stesso periodo collabora alla realizzazione di sette mostre sul disegno italiano del XVII e XVIII secolo per il Museo del Louvre e collabora con la biblioteca dell’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi. Cura la didattica per bambini e adulti per Museo di Arte Sacra di S. Giovanni in Persiceto (BO) e cura il coordinamento scientifico delle sue mostre, come quella di Niccolò da Bologna, del 2008. Nello stesso anno sotto la direzione della prof.ssa Gisella Cantino Wattagin dell’Università degli Studi del
Nel gennaio 2010 entra a far parte dell’equipe di Maurizio Nobile, dove ricopre il ruolo di assistente di galleria per la sede di Bologna. Nel 2011 si occupa del coordinamento scientifico della mostra La donna tra il Sacro e il Profano, per conto dall’Associazione Antiquari di Bologna. Attualmente collabora con la Pinacoteca di Pieve di Cento al progetto di apertura della nuova sede.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
FRANCESCO DALLA LIBERA IN CONCERTO
FRANCESCO DALLA LIBERA
Concerto per violoncello
Mercoledì 7 agosto ore 21.00
Chiesa di San Lorenzo – Sottocastello di Pieve di Cadore
Bach e Britten. Alfa e Omega del repertorio violoncellistico. Potrebbe iniziare così un ritratto del programma di questo concerto. E di certo non si sbaglierebbe ad attribuire a questi due autori il contributo più grande al repertorio per violoncello solo, strumento dalle molteplici possibilità tecniche ed espressive. Verrà eseguito anche un brano di musica contemporanea Les Mots sont Allés di Luciano Berio, uno degli esponenti più prestigiosi dell’Avanguardia musicale del Novecento. Scritto nel 1979, si tratta certamente di un brano che sfrutta un linguaggio sonoro complesso, non immediato, composto di linee spezzate e intervalli ampi, ma non per questo meno ricco di fascino.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
DUO ANITYA IN CONCERTO
DUO ANITYA
GIORDANA CIAMPALINI, flauto
CRISTINA CENTA, arpa
Concerto con musiche di Bizet, Mascagni, Rossini, Donizetti e Mozart
Martedì 6 agosto ore 21.00
Sala Polifunzionale – San Vito di Cadore
Duo Anitya. Il nome della formazione prende spunto da uno dei concetti fondamentali della filosofia buddista: anitya è l’impermanenza, l’incessante divenire come lo è appunto la musica, mai uguale a se stessa per sua natura, mai statica e in un continuo mutare.
Il programma di questo concerto si basa tutto su famose arie d’opera di G. Bizet, P.Mascagni, G. Rossini, G. Donizetti, W. A. Mozart.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
BERNARD AIKEMA - GIORGIONE NEL '600
BERNARD AIKEMA
Giorgione nel ‘600
Martedì 6 agosto ore 18.00
Museo Vittorino Cazzetta – Selva di Cadore
Giorgione nel ‘600. La nostra immagine di Giorgione è contradditoria. Giorgione viene considerato il grande innovatore della pittura veneta (ed europea) nel primo Cinquecento, ma le opere a lui attribuite sono talmente differenti fra di loro che si stenta a credere che siano tutti di una stessa mano. Quale è, allora, il “vero Giorgione”, e qual’è, di conseguenza, il suo ruolo nella storiografia artistica? Nella conferenza verrà spiegato che il “mito” di Giorgione risalga, in buona parte, al Seicento, e che la nostra visione dell’artista va ri-definita, portando a risultati sorprendenti.
Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
I PIFARI DEL DOGE IN CONCERTO
I PIFARI DEL DOGE
Concerto con musiche di Willaert, Merulo, Rossi, Parabosco, Castello
Lunedì 5 agosto ore 21.00
Chiesa di San Tommaso- Pozzale di Cadore
I PIFARI DEL DOGE, con strumenti del ‘500 eseguono questo affascinante concerto che ci riporta alle atmosfere sonore del Rinascimento fino al Primo Barocco a Venezia.
Un gruppo di sei musicisti, specializzati nell’esecuzione di musiche veneziane con il titolo “Echi Veneziani”, propone pagine di Willaert, Merulo, Rossi, Parabosco, Castello, tutti compositori attivi a San Marco e nei palazzi nobili.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
DUO DIALOGANDO- CONCERTO DI MATTIA TONON E MONIKA MINAR
MATTIA TONON, violino
MONICA MINAR, chitarra
Duo dialogando – Concerto
Venerdì 2 agosto ore 21.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore
Al Forte di Monte Ricco verrà eseguito questo concerto con alcune bellissime composizioni tratte dal ricco repertorio per violino e chitarra.
Si tratta soprattutto di brani di compositori ottocenteschi come Mauro Giuliani e Nicolò Paganini. Un omaggio infine al compositore Bartok, ungherese come la chitarrista Monika Minar, con le famose Danze Rumene.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
GIUSEPPE BARBERA E PATRIZIA BOSCHIERO - I giardini del tè di Dazhangshan
GIUSEPPE BARBERA E PATRIZIA BOSCHIERO
I giardini del tè di Dazhangshan
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019
Venerdì 2 agosto ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica all’unanimità la trentesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019 a I giardini del tè di Dazhangshan, situati nella contea di Wuyuan, nella parte nord-orientale della provincia del Jiangxi, nella Cina meridionale. Ai piedi della montagna di Dazhangshan, un vasto sistema di rilievi collinari, più o meno ripidi, accoglie in questa regione le coltivazioni del tè: campi ondulati, inconfondibili per il disegno ordinato delle piantagioni che scorrono in forma di siepi parallele, e a tratti interrompono la copertura del manto boschivo o la distesa delle risaie nei fondivalle.
La pianta del tè (Camellia sinensis) – che in quest’area della Cina ha avuto buona parte delle sue origini storiche – dà forma e sostanza a un paesaggio contemporaneo che qui è stato in grado di raccogliere il senso della storia e di proiettare nel futuro il valore di un ambiente rurale nel quale l’uomo stabilisce una relazione di armonia con la natura.
La cura dell’uomo e le modalità attuali di conduzione agricola fanno sì che questo paesaggio si riveli con una particolare qualità estetica e manifesti connessioni profonde con tradizioni culturali antiche e insieme una significativa e puntuale adesione ai criteri agroecologici delle coltivazioni biologiche più attente. La sua costituzione e le modalità di lavoro dell’Associazione dei coltivatori di tè biologico di Dazhangshan hanno consentito, nel 2001, di ottenere il riconoscimento dell’Organizzazione del Commercio Equo Internazionale FLO (Fairtrade Labelling Organizations International), anche grazie alla “Legge sull’autogoverno della popolazione rurale della Repubblica Popolare Cinese”.
Giuseppe Barbera è professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari. Tra i suoi libri, “Tuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura” (Oscar Mondadori, Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour. 2007) e “Abbracciare gli alberi” (Il Saggiatore, 2017). Per il FAI ha curato il recupero della Kolymbetra nella Valle dei Templi e del giardino Donnafugata nell’isola di Pantelleria. È socio onorario AIAPP.
Patrizia Boschiero ha una formazione in campo umanistico e musicale; laureata in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 1990, ha frequentato corsi di specializzazione in redazione e coordinamento editoriale della Scuola di Editoria Piamarta a Milano (1991). Dopo alcune esperienze di lavoro di redazione con radiogiornali locali e diverse case editrici e riviste, nonché di insegnamento, dal 1992 inizia a collaborare con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, il cui settore edizioni coordina dal 1993. Dal 1994 è curatrice, con Domenico Luciani fino al 2014, con Luigi Latini dal 2015, e con i diversi esperti ogni volta coinvolti, dei dossier monografici dedicati annualmente ai luoghi designati dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino; dal 2008 è membro interno del Comitato scientifico della Fondazione, nel cui ambito si occupa in particolare delle edizioni e del coordinamento delle attività del Premio Carlo Scarpa. Ha all’attivo coordinamento e organizzazione di conferenze e seminari anche internazionali legati ai diversi ambiti di ricerca della Fondazione.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
MATTEO MANCINI - Tiziano e Leone Leoni. In Viaggio con il Principe Filippo D’Asburgo
Enrico Maria Dal Pozzolo presenta
MATTEO MANCINI
Tiziano e Leone Leoni.
In Viaggio con il Principe Filippo D’Asburgo
Mercoledì 31 luglio ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
In coincidenza con il giorno di Tutti i Santi del 1548 il giovane rampollo di Carlo V salpava dal Golfo di Roses presso Girona con destinazione a Genova, la prima tappa del suo periplo per i domini dei regni di suo padre, come recita l’inizio del frontespizio del Felicíssimo Viaje, la dettagliata cronaca di quel viaggio scritta da Juan Cristobal Calvete de Estrella, e soprattutto, pubblicata già nel 1552 a ridosso del rientro in Spagna del principe.
Una cronaca che ci ha raccontato – per filo e per segno – i trasferimenti, le feste, gli archi di trionfo, la presenza presso la corte del principe di protagonisti e personaggi secondari, ma che ha occultato un episodio centrale per la Storia dell’Arte del Cinquecento: durante circa due mesi della comitiva che accompagnava Filippo fecero parte due degli artisti più importanti dell’epoca, Tiziano Vecellio e Leone Leoni.
Comprendere l’importanza di quella doppia presenza si trasforma – nelle pagine di questo libro – in una avvincente avventura per i suoi protagonisti ma anche, e soprattutto, per provare a sciogliere alcuni dei nodi essenziali, tra silenzi, omissioni e fantasmi, di una delle relazioni di committenza tra le più importanti del Cinquecento che ebbe come protagonisti, per quasi trent’anni, proprio il giovane principe d’Asburgo e il pittore di Pieve di Cadore.
Matteo Mancini (Roma 1968) dal 1999 è docente di Storia dell’Arte, prima all’Università di Venezia “Ca’ Foscari” e attualmente presso l’Università Complutense di Madri, dove è profesor Títular. E’ stato coordinatore delle attività culturali del Museo Nazionale del Prado e coordinatore della comunicazione e della diffusione delle mostre del Patrimonio Nazionale spagnolo.
Dedica i suoi studi e le sue ricerche alla pittura veneziana tra Cinque e Seicento e i suoi legami/conseguenze nella/sulla pittura spagnola ed europea dello stesso periodo. E’autore di numerosi articoli e libri dedicati a questi argomenti e, più in generale, alla Storia dell’Arte dell’Età Moderna, nonché alla valorizzazione e tutela del patrimonio artistico. Ha collaborato alla realizzazione di numerose mostre, come Carolus a Toledo, Der Späte Tizian a Vienna e a Venezia, La materia de los sueños a Valladolid, Cortes del Barocco a Madrid e Roma.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
ENRICO MARIA DAL POZZOLO - Lorenzo Lotto. Viaggio nella crisi del Rinascimento
ENRICO MARIA DAL POZZOLO
Lorenzo Lotto. Viaggio nella crisi del Rinascimento- Proiezione
Sabato 27 luglio ore 21.00
Auditorium Sala Cos.Mo – Pieve di Cadore
“Lorenzo Lotto – Viaggio nella crisi del Rinascimento„
Il film documentario diretto da Luca Criscenti che narra in maniera intrecciata, con riprese originali realizzate in un coinvolgente formato cinematografico digitale in 4K. Lo fa partendo dalla conclusione della vita dell’artista, dal suo rifugio, nel Santuario di Loreto, dove Lotto morì silenziosamente, a 76 anni, nel 1556. Veneziano d’origine – ma attivo a Treviso, a Roma, a Bergamo e soprattutto nelle Marche – Lotto ebbe una produzione intensissima, caratterizzata sempre da una creatività sorprendente e arguta. Nel film si presentano una sessantina di opere, tra tele, ritratti e pale d’altare: circa un terzo dei suoi lavori giunti fino a noi. Lavori che si mostrano nel loro contesto, nei luoghi dove si conservano e per i quali, molto spesso, sono stati realizzati, e che documentano i voli pindarici di un uomo che gustò il successo e la sconfitta, e che assistette inerme alla crisi dei valori del Rinascimento italiano nei quali si era formato. Il film è stato realizzato nell’ambito del progetto espositivo “Lorenzo Lotto. Il Richiamo delle Marche”, anche in funzione della collaborazione internazionale che l’evento ha sviluppato con il Museo del Prado Madrid e con la National Gallery di Londra, dove il documentario è stato proiettato in gennaio a latere della mostra sui ritratti del maestro: Lorenzo Lotto. The portraits.
Enrico Maria Dal Pozzolo, padovano, insegna Storia dell’arte moderna all’Università di Verona. Si occupa in prevalenza di pittura veneta dal XV al XVIII secolo. Ha scritto molti libri e saggi, apparsi su riviste nazionali e internazionali. Ha curato varie iniziative espositive, tra cui quella su Giorgione a Castelfranco Veneto (2009-10), una su Venezia e l’Egitto a Palazzo Ducale a Venezia (2012), una su Andrea Schiavone al Museo Correr a Venezia (2015), una sulla ritrattistica d’amore a Palazzo Venezia e a Castel Sant’Angelo a Roma (2018) e recentemente due su Lorenzo Lotto: a Macerata, sulla produzione marchigiana (per conto della Regione Marche), e al Prado di Madrid e alla National Gallery di Londra sui suoi Ritratti
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
MASSIMILIANO MARAFON PECORARO - Palermo. La dimora del principe virtuoso
MASSIMILIANO MARAFON PECORARO
Palermo. La dimora del principe virtuoso: archivi, cantieri e protagonisti nel secolo dei Lumi
Venerdì 26 luglio ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
Palermo è oggi una capitale del Rococò con numerose dimore nobiliari rimaste pressoché intatte nei secoli e mantenute dai proprietari in perfetto stato di conservazione. Massimiliano Marafon Pecoraro traccia un itinerario affascinante che dal XVIII termina nel XIX secolo, analizzando i rapporti tra esigenti committenti e validi artisti con risultati sorprendenti tali da allinearsi alle dimore delle grandi capitali europee dell’epoca.
Massimiliano Marafon Pecoraro (Palermo 1973), storico dell’arte specializzato in arte siciliana, è docente all’Università di Palermo e ricercatore molto attivo e autore di molti volumi, tra i quali Palazzo Alliata di Pietratagliata, Ernesto Basile, è divenuto l’autorevole esperto delle dimore palermitane, per le quali ha partecipato a convegni e scritto su riviste scientifiche. E’ membro del Centro Studi sul collezionismo in Europa dell’Università di Vienna. Socio fondatore della Settimana delle Culture di Palermo, è curatore degli archivi Alliata Marassi di Pietratagliata, Termine Licata di Baucina e Francavilla.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF