UN CONCORSO DI PITTURA SU TIZIANO VECELLIO IN CINA
Un concorso di pittura su Tiziano Vecellio in Cina
Promuovere il Cadore in Cina attraverso Tiziano Vecellio: questa è la finalità di una collaborazione che vede come promotrici la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e l’International College dell’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino. L’iniziativa gode del patrocinio della Regione del Veneto, della Magnifica Comunità di Cadore e del Magnifico Comune di Pieve di Cadore.
Il progetto prevede di far conoscere l’opera del grande pittore in Cina, nell’ambito di uno scambio culturale tra Italia e Cina, nonché di promuovere la terra natale del pittore insieme al paesaggio delle Dolomiti.
L’iniziativa si attua mediante un concorso di pittura riservato ai soli artisti residenti in Cina con il vincolo di partecipare mediante opere riconducibili al mondo tizianesco.
La giuria è composta in parte da membri dell’Accademia di Belle Arti pechinese, come il Direttore, Liu Gang e in parte da membri espressi dalle istituzioni cadorine: per la Fondazione tizianesca, Maria Giovanna Coletti e Bernard Aikema; per la Magnifica Comunità, Matteo Da Deppo; per il Comune di Pieve, Laura Zandonella.
Entro il mese di ottobre la giuria dovrà selezionare in modalità remota le opere vincitrici, che saranno pubblicizzate attraverso i siti della Fondazione e dell’Accademia pechinese.
Appena la situazione sanitaria lo permetterà, si spera entro il 2021, il progetto assumerà la sua forma fisica con il trasferimento delle opere vincitrici a Pieve di Cadore per essere esposte negli spazi del Forte di Monte Ricco. Nell’occasione, insieme alla delegazione cinese, si procederà alla cerimonia di premiazione degli artisti.
All’Associazione Culturale per gli Scambi Artistici, diretta da Giandomenico Padovan, si deve la creazione dei rapporti tra i partner e la collaborazione di importanti media partner, come quella delle due riviste d’arte Clatia e Collections, con il compito di divulgare i diversi momenti della collaborazione.
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QUARTETTO D'ARCHI “MOODY” - CONCERTO CON MUSICHE DI HAYDN E BEETHOVEN
QUARTETTO D’ARCHI “MOODY”
Concerto con musiche di Haydn e Beethoven
Domenica 23 agosto ore 21.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore
Il quartetto d’archi Moody nasce nel 2012 dall’incontro di quattro colleghi e amici che si sono conosciuti durante gli studi e che si sono ritrovati, a distanza di anni, quasi per caso. E’ composto da Mattia Tonon (violino primo), Ilaria Zanella (violino secondo), Lucia Zigoni (viola) ed Erica Scapin (violoncello), tutti musicisti diplomati brillantemente presso i Conservatori “A. Steffani” di Castelfranco Veneto e “G. Tartini” di Trieste che nel corso degli anni hanno avuto modo di sperimentarsi, anche individualmente, in diversi contesti cameristici e sinfonici ed in palcoscenici prestigiosi fra cui il “Teatro Alla Scala” di Milano ed il Teatro “G. Verdi” di Trieste.
Eseguiranno:
Il quartetto per archi in Do maggiore n.3 op.76 Hob.III:77 detto “Kaiserquartett” di F. J. Haydn
Scritto nel 1797, in una raccolta di sei quartetti, è diventato celebre per l’utilizzazione come tema del secondo movimento della melodia dell’inno austriaco (poi tedesco) “Gott erhalte den Kaiser”, composto da Haydn su un testo del poeta L. Haschka ed eseguito per la prima volta il 12 Febbraio del 1797, in occasione del compleanno dell’imperatore Francesco II, il primo degli Asburgo ad apprezzare la musica di Haydn.
Quartetto per archi n. 4 in Do minore, op. 18 n. 4 di L.v. Beethoven (omaggio per il 250° della nascita)
Scritto nel 1800, all’età di trent’anni, è scritto nella tonalità preferita da Beethoven. Infatti sono in do minore il primo Trio dell’op. 1, il Trio per archi op. 9 n. 3, la Sonata per pianoforte op. 10 n. 1, la Sonata per pianoforte op. 13, conosciuta universalmente come “Patetica” e la 5 Sinfonia.
Su prenotazione telefonare a 3331542749 orchdolom.bl@virgilio.it
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STEFANIA MASON - CARPACCIO TRA VENEZIA E L’ORIENTE
STEFANIA MASON
Carpaccio tra Venezia e l’Oriente
Giovedì 20 agosto ore 18.00
Sala Cultura Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo
Pochi visitatori lasciano oggi Venezia senza aver subito il fascino dei dipinti di Carpaccio: i suoi colori, i suoi soggetti costituiti da cerimonie cittadine e rivisitazioni personalissime delle vite dei santi, la sua ricchezza compositiva, tutto riflette la nostra nozione della cultura lagunare di fine Quattrocento come nelle scene di uno spettacolo teatrale.
Entreremo nel suo mondo, nella sua messa in scena di una Venezia verosimile e di un suo particolare Oriente in particolare attraverso i cicli da lui eseguiti per due Scuole piccole, una devozionale e l’altra di una comunità straniera.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine. Le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura e alla grafica veneta, tra Quattrocento e Seicento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, a Carpaccio, allo studio sistematico di Palma il Giovane, alla bottega di Jacopo Bassano, a Sebastiano Mazzoni e alla pittura su pietra nera. Ha ideato e diretto il progetto “Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento”, curando i tre volumi (2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Ha curato Rencontres à Venise, l’esposizione sulla pittura veneta del Seicento tenutasi al Palais Fesch di Ajaccio nel 2018 e partecipato con due saggi alle mostre di Colonia/Parigi e Venezia/Washington (2018-2019) dedicate a Tintoretto. Fa parte del comitato scientifico delle riviste “Arte Veneta”, “Studi tizianeschi”, ArtsItalies” ed è membro del Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto.
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STEFANIA MASON - VENEZIA, LA PESTE E LA SUA ICONOGRAFIA
STEFANIA MASON
Venezia, la peste e la sua iconografia
Mercoledì 19 agosto ore 21.00
Sala Consiliare Norma Cossetto – Calalzo di Cadore
L’impatto delle terribili epidemie di peste che si abbatterono su Venezia nel corso della seconda pandemia (1348-1720) sarà restituito attraverso le figurazioni artistiche che nel corso dei secoli interpretarono nell’immaginario collettivo le paure e le speranze di fronte a un fenomeno così devastante: dai santi taumaturghi più invocati nelle pale e nella devozione privata (Sebastiano e Rocco), alla presenza dello Stato garante della salute pubblica attraverso figure simboliche, dalla personificazione della peste stessa alla rappresentazione realistica dei suoi effetti.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine. Le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura e alla grafica veneta, tra Quattrocento e Seicento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, a Carpaccio, allo studio sistematico di Palma il Giovane, alla bottega di Jacopo Bassano, a Sebastiano Mazzoni e alla pittura su pietra nera. Ha ideato e diretto il progetto “Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento”, curando i tre volumi (2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Ha curato Rencontres à Venise, l’esposizione sulla pittura veneta del Seicento tenutasi al Palais Fesch di Ajaccio nel 2018 e partecipato con due saggi alle mostre di Colonia/Parigi e Venezia/Washington (2018-2019) dedicate a Tintoretto. Fa parte del comitato scientifico delle riviste “Arte Veneta”, “Studi tizianeschi”, ArtsItalies” ed è membro del Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto.
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GIULIO BONO E ALBERTO NARDI - I SEGRETI DELL'ASSUNTA DI TIZIANO AI FRARI
GIULIO BONO E ALBERTO NARDI
I segreti dell’Assunta di Tiziano ai Frari
Martedì 18 agosto ore 18.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore
L’incontro ripercorrerà un rapido viaggio nel tempo che dal 1516 conduce fino ai giorni nostri svelando alcuni fra i molti “segreti” celati da uno dei dipinti più noti al mondo.
Partendo da alcune notizie che riguardano la genesi dell’opera e percorrendo le vicende storiche e conservative che ne hanno interessato e condizionato lo stato di salute si giungerà alle motivazioni che hanno richiesto il nuovo intervento di assistenza, ora in corso.
In sostegno di una cautelata trasmissione al futuro dell’inestimabile capolavoro, il restauro diretto da Giulio Manieri Elia e interamente sostenuto da Save Venice si svolge sotto l’alta sorveglianza del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della Curia Patriarcale.
Giulio Bono è un conservatore d’arte residente a Venezia. Sin dal 1991 opera autonomamente per numerose Istituzioni e Fondazioni italiane e straniere. Nel corso degli ultimi 20 anni si è occupato di interventi conservativi su dipinti mobili su tavola e tela del XV° XVI° e XVII° secolo tra i quali opere di Jacobello del Fiore, Alvise Vivarini, Gentile Bellini, Piero della Francesca, Giorgione da Castelfranco, Sebastiano del Piombo, Tiziano Vecellio, Moretto da Brescia, Jacopo Tintoretto, Paolo Veronese, Luca Giordano e altri. Nel corso degli ultimi 10 anni si è occupato di studi sulle condizioni conservative e interventi su dipinti tizianeschi veneziani tra i quali la “Presentazione della Vergine al Tempio” presso le Gallerie dell’Accademia, la “Pala Pesaro” presso la Basilica dei Frari e l’ ”Annunciazione” presso la Scuola Grande di San Rocco.
Alberto Nardi, membro del Consiglio Direttivo di Save Venice dal 2010, residente a Venezia.
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SILVIA RINALDI - LE EMOZIONI SONORE
SILVIA RINALDI
Le emozioni sonore – Laboratorio per bambini (6 /10 anni)
Martedì 18 e venerdì 21 agosto dalle ore 16.00 alle ore 17.00
Parco Roccolo – Pieve di Cadore
(In caso di maltempo il laboratorio si svolgerà presso la sala della Proloco Tiziano)
Questo laboratorio è un’occasione per poter esplorare le proprie emozioni, la propria sensibilità, oltre che la propensione personale anche tramite l’interazione bambino-genitore.
Il suono, la voce, il movimento corporeo, rievocano i ricordi e questi, a loro volta, evocano le emozioni.
Non è necessaria alcuna conoscenza della musica, solo il desiderio di sperimentare e divertirsi!
Si consiglia ad ogni partecipante (genitore compreso) un abbigliamento comodo e di dotarsi di tappetino da yoga o asciugamano/coperta per potersi distendere sull’erba.
Silvia Rinaldi, diplomata in violino al Conservatorio B. Marcello di Venezia, ha svolto attività di concertista suonando in tournée con le più importanti orchestre europee.
Insegna violino e pianoforte e da anni svolge laboratori didattici rivolti ai bambini con grande passione, certa dell’importanza che la musica, il suono, il ritmo e il movimento siano fondamentali per la formazione e lo sviluppo della loro crescita e curiosità.
Su prenotazione telefonare a 3473234312 silviarinaldi67@gmail.com
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SILVIA RINALDI - GIOCAMUSICA - I SUONI E LE VOCI DEL BOSCO
SILVIA RINALDI
Giocamusica – I suoni e le voci del bosco
Laboratorio per bambini (3/5 anni)
Lunedì 17 e giovedì 20 agosto dalle ore 16.00 alle ore 17.00
Entro la cinta della Chiesa di S. Bartolomeo Vecchio – Nebbiù di Cadore
(In caso di maltempo il laboratorio si svolgerà presso la sala della Pro Nebbiù)
Un percorso alla scoperta dell’ambiente naturale del bosco, della natura e dei suoni che lo caratterizzano. Attraverso la sperimentazione i bambini e le bambine con i loro genitori, guidati da Silvia Rinaldi (musicista e didatta), scopriranno come i diversi materiali sonori presenti in natura e la personale predisposizione, possano produrre diverse tipologie di suono, stimolando la loro curiosità e immaginazione. Del tempo dedicato alla scoperta personale del bambino in interazione col proprio genitore, immersi nel verde.
Si consiglia ad ogni partecipante (genitore compreso) un abbigliamento comodo e di dotarsi di tappetino da yoga o asciugamano/coperta per potersi distendere sull’erba.
Silvia Rinaldi, diplomata in violino al Conservatorio B. Marcello di Venezia, ha svolto attività di concertista suonando in tournée con le più importanti orchestre europee.
Insegna violino e pianoforte e da anni svolge laboratori didattici rivolti ai bambini con grande passione, certa dell’importanza che la musica, il suono, il ritmo e il movimento siano fondamentali per la formazione e lo sviluppo della loro crescita e curiosità.
Su prenotazione telefonare a 3473234312 silviarinaldi67@gmail.com
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DULCIA MEIJERS - IL MONDO NOVO: ARTE E SOCIETÀ VENEZIANA ALL'EPOCA DEI TIEPOLO
DULCIA MEIJERS
Il Mondo Novo: arte e società veneziana all’epoca dei Tiepolo
Venerdì 14 agosto ore 18.00
Chiesa di S. Giovanni Battista – Vinigo di Cadore
Nella conferenza verrà confrontato il mondo artistico di Giambattista Tiepolo e la sua generazione, che esprime lo stile ”eroico” dell’ancien régime, con le novità delle generazioni successive, epitomizzata da Domenico Tiepolo, e che risultano contrassegnate da ironia, critica sociale e culturale. Un cambiamento artistico che apre verso nuovi orizzonti sotto il segno dell’illuminismo.
Dulcia Meijers, ha studiato storia dell’arte e archeologia all’Università di Nimega in Olanda. Dal 1985 è professore di storia dell’arte e storia della cultura al Centro Europeo di Emerson College (Boston) al castello di Well (Olanda), centro del quale è direttore esecutivo dal 1992. Il suo campo di studio è storia dell’architettura e cultura visiva veneta, in modo specifico del Settecento, temi sui quali ha pubblicato vari saggi e curato una mostra internazionale ad Amsterdam (1990). Dulcia Meijers fa parte della commissione di redazione del peer-reviewed periodico Nederlands Kunsthistorisch Jaarboek (Annuario di Storia dell’Arte Neerlandese).
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ENZO CAROLI E FRANCESCA TONDELLI- CONCERTO CON MUSICHE DI BACH, TELEMAN, GRANDJANY, SAINT SAENS, BIZET
ENZO CAROLI, flauti traversi
FRANCESCA TONDELLI, arpa
Concerto con musiche di Bach, Teleman, Grandjany, Saint Saens, Bizet
Mercoledì 12 agosto ore 21.00
Chiesa di S. Tommaso – Pozzale di Cadore
Con musiche di Bach, Teleman, Grandjany, Saint Saens e Bizet, questo concerto valorizza il flauto traverso nella sua totalità poiché il M° Caroli utilizza flauti antichi per le composizioni di Bach e Teleman e il flauto moderno per brani più recenti, accompagnato dall’arpa, strumento di origini antichissime, presente nell’iconografia egiziana e dei greca. Alcuni brani solistici per l’arpa evidenzieranno le sonorità e il virtuosismo di questo strumento molto affascinante.
Enzo Caroli, dopo aver ottenuto il diploma d’onore presso l’Accademia Chigiana di Siena ha modo di studiare in Francia e a Roma. Ha insegnato Flauto dal 1974 al 1993 presso i Conservatori di Padova e Vicenza. È attivamente impegnato come concertista e come direttore d’orchestra e tiene corsi di perfezionamento flautistico sia in Italia che all’estero. Ha vinto numerosi concorsi e partecipato a vari festivals internazionali e nel 2010 ha ricevuto il Premio alla carriera presso il Teatro Olimpico di Vicenza.
Francesca Tondelli, ha studiato al Conservatorio “B. Marcello” e poi al Conservatoire Royal de musique di Bruxelles dove ha ricevuto il Premier Prix nel 1993. Ha ottenuto tre diplomi di merito presso l’Accademia Musicale Chigiana e due diplomi d’onore, oltre ad aver partecipato a numerosi concorsi e rassegne musicali nei quali si è classificata sempre ai primi posti. Ha collaborato in veste di solista, o come prima arpa, con numerose orchestre italiane ed estere. Ha svolto, e continua a svolgere, un’intensa attività concertistica a livello internazionale sia come solista che in diverse formazioni cameristiche. Insegna arpa classica e arpa e nel 2010 ha ottenuto l’abilitazione europea all’insegnamento dell’arpa con il metodo Suzuki.
Su prenotazione telefonare a 3331542749 orchdolom.bl@virgilio.it
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BERNARD AIKEMA - GIORGIONE: LA TEMPESTA
BERNARD AIKEMA
Giorgione: La Tempesta
Mercoledì 12 agosto ore 17.30
Hotel Victoria – Cortina d’Ampezzo
La Tempesta di Giorgione è una delle opere pittoriche più famose del mondo. Non solo, e forse non tanto per le sue intrinseche qualità pittoriche di per sé, ma soprattutto per la tematica del dipinto, che pare indecifrabile. Da ormai più di un secolo, centinaia di interpretazioni sono state formulate per individuare “il tema” della Tempesta, ma finora nessuna lettura è risultata veramente convincente. Nella conferenza si propone un nuovo approccio, capovolgendo il problema.
Supponendo che l’”incertezza” tematica, o meglio, la “poli-interpretabilità” del dipinto fosse intenzionale, si arriverà ad una contestualizzazione e a una definizione del “significato” tutt’affatto nuova, che risulterà strettamente collegata alle strategie di comunicazione umanistiche dell’epoca.
Forte di questo risultato, verrà suggerita, infine, una nuova valutazione dell’opera giorgionesca in termini storiografici.
Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.
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