Presentazione del restauro dell’Assunta di Tiziano
Presentazione del restauro dell’Assunta di Tiziano
Sabato 5 novembre ore 17.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
L’Assunta, il capolavoro di Tiziano, dopo quattro anni di restauro, è tornato visibile nella veneziana basilica dei Frari. Il complesso restauro ha impegnato le massime professionalità, come quella di Giulio Bono per la parte pittorica, di Egidio Arlango per la parte marmorea e di Giulio Manieri Elia, direttore delle Galleria dell’Accademia, per la direzione dell’intervento.
Il lavoro è stato interamente finanziato da Save Venice, la benemerita organizzazione americana che negli anni è intervenuta a Venezia per importantissimi restauri ed è in prima linea negli interventi delle opere del pittore cadorino. Iniziato nella ricorrenza dei cinquecento anni dalla sua realizzazione, il restauro ha ridato al capolavoro la brillantezza del colore tizianesco reso opaco nei secoli.
L’Assunta è il capolavoro che consacra il giovane pittore e secondo Manieri Elia il restauro è stata “un’occasione per approcciarsi internamente al fare pittorico di Tiziano, scoprire le pennellate, la velocità e la capacità di controllo. L’impressione è che sia un’opera quasi integralmente autografa, nonostante l’enormità della superficie, a testimonianza di come Tiziano fosse conscio dell’importanza della commissione. Ma ciò che impressiona di più è che nonostante sia espressione di un artista trentenne, praticamente agli esordi, nell’Assunta ci sia già tutto il Tiziano del futuro”.
In omaggio alla città natale, Pieve di Cadore, l’esito del restauro sarà presentato al pubblico sabato 5 novembre 2022, con inizio alle ore 17.00, nella Sala del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore.
Interverranno Giulio Bono, Melissa Conn, direttrice dell’ufficio di Venezia di Save Venice, Stefania Mason, presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Tiziano e Cadore, don Paolo Barbisan, responsabile dei Beni culturali delle Diocesi Trivenete. Coordina gli interventi Luca Colombo, il giornalista che ha documentato passo dopo passo le diverse fasi del restauro diffondendole attraverso i canali RAI.
L’evento vede la collaborazione tra la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, il Comune di Pieve e la Magnifica Comunità di Cadore.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Un prezioso "Venere e Adone" in asta a dicembre da Sotheby's a Londra
Tiziano, Venere e Adone, 1556-1557, Inghilterra, collezione privata
Un prezioso “Venere e Adone” in asta a dicembre da Sotheby’s a Londra
Sin da quando nel settembre del 1554 Tiziano spedì a Filippo d’Asburgo il dipinto raffigurante “Venere e Adone” (oggi al Museo del Prado, Madrid), la seconda opera della celebre serie delle “poesie”, il soggetto ha goduto di uno strabiliante successo. Vuoi per la forza della composizione, vuoi per il pathos trasmesso dalla scena – con Venere che si sbilancia nel vano tentativo di salvare l’amato Adone dal tragico destino -, o per la celebrità dei committenti che ne possedettero una versione, il “Venere e Adone” è da sempre tra le opere più bramate dai collezionisti, nonché una delle più studiate e imitate dagli artisti negli anni e nei secoli a seguire.
Ha dunque destato clamore l’annuncio di Sotheby’s Londra che ha reso noto come una delle più raffinate varianti del capolavoro di Madrid, oggi in collezione privata inglese, verrà presentata come opera di punta dell’asta Old Master Evening Sale di dicembre 2022. Il dipinto in questione è uno degli ultimi capolavori dell’artista di tale dimensione e qualità ancora in collezione privata, e – se la vendita avrà esito positivo – potrebbe diventare la seconda opera tizianesca più costosa mai venduta in asta.
L’opera è stata sottovalutata dalla critica per buona parte del Novecento, ed è stata raramente visionata dagli specialisti. Una nuova serie di analisi scientifiche e una più approfondita indagine storico artistica e contestuale, i cui risultati sono pubblicati nel volume di Thomas Dalla Costa “Venere e Adone” di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa (Marsilio, 2019) che ha fortemente contribuito alla riscoperta del capolavoro tizianesco. Ricerca e sua stampa sono state commissionate dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore. Dopo la pubblicazione del volume l’opera è stata esposta alla mostra “Titian’s Women” del Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove è stata notata da George Gordon, Co-Chairman di Sotheby’s Old Master Paintings Worldwide, che ne ha immediatamente compreso l’importanza interessandosi anche agli studi del ricercatore italiano e della Fondazione Tiziano.
Il volume è acquistabile sul sito della Fondazione, ad un prezzo scontato (spese di spedizione gratuite in Italia), nella sezione “Monografie tematiche” del Bookshop.
Tiziano senza fine (Docufilm 2022) - Ara Pacis- Roma
Tiziano senza fine (Docufilm 2022) di Luca e Nino Criscenti
Venerdì 28 ottobre ore 18.00
Auditorium Museo Ara Pacis – Roma
Dopo le proiezioni di Palazzo Reale di Milano, del teatro di Ca’ Foscari a Venezia, in Apriti Cinema agli Uffizi, alla Galleria Borghese, il Docufilm Tiziano senza fine, prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Land Comunicazioni, sarà per la seconda volta ospitato a Roma, venerdì 28 ottobre, all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis.
L’evento sarà dedicato ad Augusto Gentili, già professore di Storia dell’Arte veneta all’Università la Sapienza di Roma e di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Ca’ Foscari di Venezia. E’ membro del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.
In soli 52 minuti viene raccontata la grandezza di un artista come Tiziano, lasciando parlare soprattutto le sue opere. Con semplicità narrativa e precisione storica il docufilm ne svela le radici, i contesti, i rapporti, la fortuna e pure le pene.
È quanto si è proposta di realizzare la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, commissionando un racconto visivo a due autori di documentari d’arte, Luca e Nino Criscenti, accompagnati dal commento di tre autorevoli storici dell’arte, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason, e con il commento musicale del compositore Matteo D’Amico.
Il risultato filmico si sgrana tra sguardi, voci, suoni: un insieme per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera di Tiziano, dai suoi primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo. La sua vita, la sua pittura: i personaggi che ha ritratto e i ritratti di sé stesso, le sfide, gli amori, le pene. Un percorso cronologico, con le voci dei tre studiosi che si alternano agli sguardi sui dipinti, colti nell’intero e sezionati nei dettagli, alla ricerca della loro identità. Sguardi senza voci, accompagnati dai suoni. Non tutte le opere, non un catalogo, ma quasi tutti i capolavori, scelti per tratteggiare al meglio le fasi della storia di Tiziano.
Quando scende dalle montagne del Cadore è solo un ragazzo. Arriva in una Venezia al culmine della sua gloria portando negli occhi i colori della sua terra. E riesce a raccogliere l’eredità di una grande tradizione pittorica, assorbendo le novità di Giovanni Bellini e lavorando fianco a fianco con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei tedeschi.
Da quel momento Tiziano non si ferma più, attraversa tutto il Rinascimento, contribuendo a scriverne la storia, per lasciare un’eredità che verrà raccolta dai più grandi maestri della pittura europea, da Rubens a Caravaggio, da Rembrandt a Velazquez, da Delacroix agli impressionisti francesi.
Un viaggio nel mondo di Tiziano, «il pittore più geniale e più innovativo» (Stefania Mason), «l’erede della cultura umanistica veneziana» (Enrico Maria Dal Pozzolo) e un artista che «dura secoli e rimane per secoli» (Augusto Gentili).
Si consiglia la prenotazione a centrostudi@tizianovecellio.it.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Bach e dintorni. Sonate per cembalo solo, flauto, oboe e cembalo obbligato
DUO ROSSI – PIETROBON
Bach e dintorni. Sonate per cembalo solo, flauto, oboe e cembalo obbligato
Domenica 21 agosto ore 21.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore
Il duo presenta un programma articolato con composizioni del ‘700 che rappresentano lo stile di quel periodo indubbiamente molto significativo nella storia della musica europea e con uno tra i più grandi musicisti di riferimento: J.S. Bach. Oltre ad essere stato un grande organista ha scritto moltissima musica sacra per coro e orchestra ma anche molta musica da camera influenzando anche lo stile di altri importanti compositori del suo periodo quali Handel, Telemann ed i figli stessi come C.Ph. Emanuel Bach e Christian Bach.
Carlo Rossi è attivo soprattutto come cembalista e collabora con importanti ensemble di musica antica.
Arrigo Pietrobon è attivo come oboista e flautista, utilizzando tutti gli strumenti antichi e moderni con orchestre e gruppi di musica da camera con strumenti originali.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Tiziano senza fine (Docufilm 2022) di Luca e Nino Criscenti
Tiziano senza fine (Docufilm 2022) di Luca e Nino Criscenti
Domenica 21 agosto ore 18.00
Sala Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo
Verrà proiettato il Docufilm Tiziano senza fine, prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Land Comunicazioni.
Come condensare in 52 minuti la grandezza di un artista come Tiziano, lasciando parlare soprattutto le sue opere? Come svelarne le radici, i contesti, i rapporti, la fortuna e pure le pene, con semplicità narrativa e precisione storica?
È quanto si è proposta di realizzare la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, affidando la realizzazione di un racconto visivo a due autori di documentari d’arte, Luca e Nino Criscenti, accompagnati dal commento di tre autorevoli storici dell’arte, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason, e con il commento musicale del compositore Matteo D’Amico.
Il risultato filmico si sgrana tra sguardi, voci, suoni: un insieme per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera di Tiziano, dai suoi primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo. La sua vita, la sua pittura: i personaggi che ha ritratto e i ritratti di sé stesso, le sfide, gli amori, le pene. Un percorso cronologico, con le voci dei tre studiosi che si alternano agli sguardi sui dipinti, colti nell’intero e sezionati nei dettagli, alla ricerca della loro identità. Sguardi senza voci, accompagnati dai suoni. Non tutte le opere, non un catalogo, ma quasi tutti i capolavori, scelti per tratteggiare al meglio le fasi della storia di Tiziano.
Quando scende dalle montagne del Cadore è solo un ragazzo. Arriva in una Venezia al culmine della sua gloria portando negli occhi i colori della sua terra. E riesce a raccogliere l’eredità di una grande tradizione pittorica, assorbendo le novità di Giovanni Bellini e lavorando fianco a fianco con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei tedeschi.
Da quel momento Tiziano non si ferma più, attraversa tutto il Rinascimento, contribuendo a scriverne la storia, per lasciare un’eredità che verrà raccolta dai più grandi maestri della pittura europea, da Rubens a Caravaggio, da Rembrandt a Velazquez, da Delacroix agli impressionisti francesi.
Un viaggio nel mondo di Tiziano, «il pittore più geniale e più innovativo» (Stefania Mason), «l’erede della cultura umanistica veneziana» (Enrico Maria Dal Pozzolo) e un artista che «dura secoli e rimane per secoli» (Augusto Gentili).
Si consiglia la prenotazione a centrostudi@tizianovecellio.it.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
I Trii di F. J. Haydn per flauto, violoncello e pianoforte
TRIO CAROLI, STIFFONI, GESUATO
I Trii di F. J. Haydn per flauto, violoncello e pianoforte
Giovedì 18 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore
Enzo Caroli – Flauto
Alvise Stiffoni – violoncello
Elisabetta Gesuato, pianoforte
Il maggior merito dei Trii di Haydn consiste nella loro perfetta aderenza a quel puro piacere di far musica nel XVIII secolo e che era l’esigenza prima dei Liebhaber. esecutori dilettanti. I Trii in programma in questo concerto furono commissionati dall’editore inglese John Bland, e vennero destinati, nella loro veste originaria, al flauto traverso, al violoncello e al cembalo o pianoforte, quantunque la scrittura della tastiera lasci intendere senza dubbio che il compositore pensasse allo strumento a corde percosse e non a quello a corde pizzicate.
I tre esecutori sono impegnati in una intensa attività concertistica in ambito solistico e soprattutto nella musica cameristica con diverse formazioni.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Pittori in famiglia da Bellini a Palma il Giovane
STEFANIA MASON
Pittori in famiglia da Bellini a Palma il Giovane
Martedì 16 agosto ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore
“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo” (L. Tolstoi)
La biografia di un artista viene normalmente e correttamente analizzata attraverso le sue opere, ma ora si avverte la necessità di conoscere meglio l’uomo/artista, il contesto in cui vive, i suoi guadagni, i suoi problemi. Attraverso l’analisi di alcuni tra i protagonisti della pittura veneziana del Rinascimento Stefania Mason cercherà di mettere in luce i loro rapporti familiari, tra padri e figli legittimi e non, il ruolo delle mogli, le aspettative, le delusioni e le ripercussioni di tutto ciò sulla loro produzione artistica.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.
I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi.
E’ presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Bach sempre Bach…
MIRIAM DAL DON, violino e CARLO ROSSI, clavicembalo e organo
Bach sempre Bach… per violino solo, organo solo, violino e organo
Musiche di J.S. Bach, C. Ph. E. Bach, Handel
Domenica 14 agosto ore 21.00
Chiesa di San Candido – Tai di Cadore
Gli esecutori di questo concerto hanno scelto un programma con composizioni del grande J.S. Bach e altri due musicisti collegati al suo pensiero musicale seppure in modo diverso: il figlio Carl Philip Emmanuel e Georg Friederich Handel, contemporaneo, nato nello stesso anno di Johan Sebastian. Interessanti quindi i brani che si susseguiranno per avere un’idea del diverso modo di inventare le strutture e le armonie e di utilizzare gli strumenti.
Miriam Dal Don è nata a Belluno dove ha iniziato lo studio del violino. Diplomata a 17 anni al Conservatorio di Trento sotto la guida di M. Spirk con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Ginevra con Corrado Romano ottenendo il Premier Prix de Virtuosité con menzione speciale di merito. Vincitrice del Concorso Biennale Nazionale di Violino di Vittorio Veneto nel 1988, si è imposta in importanti competizioni nazionali ed internazionali.
Carlo Rossi, dopo aver conseguito il diploma di Pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste ed il diploma in Clavicembalo presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, ha frequentato la Schola Cantorum di Basilea al fine di approfondire l’esecuzione con criteri filologici della musica antica e barocca, con particolare attenzione al repertorio per clavicembalo, organo e fortepiano. Tiene costantemente concerti sia come solista all’organo ed al clavicembalo che come continuista con diverse orchestre ed ensemble specializzate nell’esecuzione di musica antica e barocca su strumenti originali partecipando a Festival e Stagioni concertistiche nazionali ed internazionali in Italia ed all’estero (Germania, Svizzera, Austria, Polonia).
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Tiziano senza fine (Docufilm 2022) di Luca e Nino Criscenti
NINO CRISCENTI, MATTEO D’AMICO, STEFANIA MASON, ENRICO MARIA DAL POZZOLO
MARCO SCOLASTRA al pianoforte
Tiziano senza fine (Docufilm 2022). Di Luca e Nino Criscenti
Venerdì 12 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore
Verrà proiettato il Docufilm Tiziano senza fine, prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Land Comunicazioni con l’esecuzione dal vivo al pianoforte di Matteo Scolastra con brani di Johann Sebastian Bach, Matteo D’Amico e Baldassarre Galuppi.
Come condensare in 52 minuti la grandezza di un artista come Tiziano, lasciando parlare soprattutto le sue opere? Come svelarne le radici, i contesti, i rapporti, la fortuna e pure le pene, con semplicità narrativa e precisione storica?
È quanto si è proposta di realizzare la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, affidando la realizzazione di un racconto visivo a due autori di documentari d’arte, Luca e Nino Criscenti, accompagnati dal commento di tre autorevoli storici dell’arte, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason, e con il commento musicale del compositore Matteo D’Amico.
Il risultato filmico si sgrana tra sguardi, voci, suoni: un insieme per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera di Tiziano, dai suoi primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo. La sua vita, la sua pittura: i personaggi che ha ritratto e i ritratti di sé stesso, le sfide, gli amori, le pene. Un percorso cronologico, con le voci dei tre studiosi che si alternano agli sguardi sui dipinti, colti nell’intero e sezionati nei dettagli, alla ricerca della loro identità. Sguardi senza voci, accompagnati dai suoni. Non tutte le opere, non un catalogo, ma quasi tutti i capolavori, scelti per tratteggiare al meglio le fasi della storia di Tiziano.
Quando scende dalle montagne del Cadore è solo un ragazzo. Arriva in una Venezia al culmine della sua gloria portando negli occhi i colori della sua terra. E riesce a raccogliere l’eredità di una grande tradizione pittorica, assorbendo le novità di Giovanni Bellini e lavorando fianco a fianco con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei tedeschi.
Da quel momento Tiziano non si ferma più, attraversa tutto il Rinascimento, contribuendo a scriverne la storia, per lasciare un’eredità che verrà raccolta dai più grandi maestri della pittura europea, da Rubens a Caravaggio, da Rembrandt a Velazquez, da Delacroix agli impressionisti francesi.
Un viaggio nel mondo di Tiziano, «il pittore più geniale e più innovativo» (Stefania Mason), «l’erede della cultura umanistica veneziana» (Enrico Maria Dal Pozzolo) e un artista che «dura secoli e rimane per secoli» (Augusto Gentili).
Si consiglia la prenotazione a centrostudi@tizianovecellio.it o al numero 3470160431.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF
Le sonate di J.S. Bach per violino solo
MIRIAM DAL DON
Le sonate di J.S. Bach per violino solo
Mercoledì 10 agosto ore 21.00
Santuario del Cristo di Valcalda – Pieve di Cadore
In questo concerto vengono eseguite dalla violinista Miriam Dal Don alcune sonate per violino solo di J. S. Bach. Sono tra le composizioni più affascinanti per violino solo, di notevole difficoltà e capisaldi del repertorio violinistico.
Miriam Dal Don è nata a Belluno dove ha iniziato lo studio del violino. Diplomata a 17 anni al Conservatorio di Trento sotto la guida di M. Spirk con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Ginevra con Corrado Romano ottenendo il Premier Prix de Virtuositè con menzione speciale di merito. Vincitrice del Concorso Biennale Nazionale di Violino di Vittorio Veneto nel 1988, si è imposta in importanti competizioni nazionali ed internazionali. Ha debuttato giovanissima con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da S. Accardo suonando il Concerto di Mendelssohn successivamente eseguito con l’Orchestre de la Suisse Romande e trasmesso dalla Radio Svizzera. Come solista ha suonato con l’Orchestra Verdi di Milano incidendo per la Stradivarius, dal vivo, il concerto di Maderna e ottenendo una eccellente critica su “Le monde de la musique”; con l’Orchestra sinfonica di Sanremo, Heilbronner Symphonie Orchester, la Filarmonia Veneta, Orchestra sinfonica di Matera, l’Orchestra da camera di Padova con i concerti di Mozart e il Triplo concerto di Beethoven. Per 5 anni primo violino solista de “I Solisti Veneti”, ha suonato come solista nelle sale più prestigiose (Carnegie Hall, Alice Tully Hall, Teatro Colon di Buenos Aires, Scala di Milano, Conservatorio di Milano, Salle Gaveau, Bunka Kaikan). Le è stato conferito il Premio Foyer des Artistes in Campidoglio per la sua attività artistica. Come violino di spalla collabora con il Teatro lirico di Cagliari, Pomeriggi Musicali, Teatro Verdi di Trieste, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova. Dal novembre 2021 è primo violino presso il Teatro La Fenice di Venezia.
SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF