I Solisti in concerto

I SOLISTI

Sestetto di J. Brahms op.18 per archi

Sabato 12 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Violini: Giovanna Nespolo, Anna Maria Zanatta
Viole: Giuditta Marcolin, Mattia Tonon
Violoncelli: Francesca Bosisio, Mario Roveda

PROGRAMMA
Brahms (1833-1897) – Sestetto nr.1 op.18 in Si bemolle maggiore per archi (1858 – 1860)

  • Allegro ma non troppo
  • Tema con variazioni. Andante, ma moderato
  • Scherzo. Allegro molto; Trio: Animato
  • Rondò. Poco Allegretto e grazioso

Solo in età relativamente avanzata Brahms si accostò, dopo molte esitazioni e con grande timore, a quelle forme di musica strumentale, il Quartetto e più ancora la Sinfonia, di cui Beethoven aveva dato esempi giganteschi. Invece, era ancora giovane quando scrisse senza tanti complessi i suoi due Sestetti per archi, poiché l’unico precedente d’un certo rilievo in questo campo era l’op. 140 di Spohr, del 1850, che non l’intimidiva troppo. In particolare il  Sestetto n. 1 in si bemolle maggiore op. 18  è un lavoro importante nel percorso artistico di Brahms, perché da un lato può essere considerato come una tappa del suo avvicinamento obliquo e titubante alla Sinfonia, per le ampie dimensioni e per la grande densità armonica, mentre dall’altro lato è uno dei suoi primi capolavori nel genere cameristico.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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Consegna Premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo

Consegna Premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo

Giovedì 10 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore ha promosso nell’anno 2021 un premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo.

Il bando era rivolto ai giovani studiosi italiani e stranieri (di età non superiore ai 35 anni compiuti) e chiedeva un saggio inedito su Tiziano, in italiano e inglese, relativo ad aspetti legati alla biografia, alla produzione, alla committenza, al collezionismo, alla ricezione critica, al restauro e alla diagnostica, ammettendo pure contributi relativi alla famiglia Vecellio, alla bottega, alla stretta cerchia, alle derivazioni, alle copie e alle falsificazioni.

I saggi pervenuti al Centro Studi per la terza edizione sono stati valutati dal Consiglio Scientifico della Fondazione Tiziano e Cadore (costituito da Stefania Mason, presidente, Bernard Aikema, Enrico Maria Dal Pozzolo, Miguel Falomir, Sylvia Ferino-Pagden, Augusto Gentili, Frederick Ilchman) ed il 17 luglio è stata data la comunicazione alla vincitrice, Nicole de Manincor, con il saggio intitolato Nuove luci e considerazioni sulle due tavole Emo Capodilista di Tiziano a Padovae resa pubblica nel sito della Fondazione.

Nell’ambito della rassegna dell’Estate tizianesca, giovedì 10 agosto alle ore 18.00, presso la Magnifica Comunità di Cadore, Maria Giovanna Coletti, Presidente della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Stefania Mason, Presidente del Consiglio Scientifico, consegneranno il premio alla vincitrice che, oltre al premio in denaro, potrà contare nella pubblicazione del suo scritto nella rivista Studi tizianeschi.

Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo è nata a Gorizia il 10 agosto del 1940. Appassionata d’arte, si è formata all’Università Internazionale dell’Arte di Venezia, specializzandosi in restauro di dipinti antichi, sotto la guida del prof. Clauco Benito Tiozzo. Per anni ha lavorato come restauratrice per collezionisti privati, ma si è soprattutto dedicata alla sua famiglia, con cui ha condiviso l’amore per la pittura, la natura, gli animali e la verità. È scomparsa a Padova l’8 gennaio del 2021.

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Concerto con musiche di Vivaldi, Corelli, Handel, Bach

MIRIAM DAL DON, violino,
CARLO ROSSI, cembalo

Concerto con musiche di Vivaldi, Corelli, Handel, Bach

Mercoledì 9 agosto ore 21.00
Chiesa di San Bartolomeo – Nebbiù di Cadore

Il programma ha come fulcro la forma della sonata per violino e basso continuo, forma molto diffusa nel periodo barocco, nella quale al violino è affidata – spesso con stilemi virtuosistici – la parte melodica accompagnata da una parte strumentale realizzata da uno o più strumenti (nel nostro caso il clavicembalo) con un ruolo di semplice sostegno armonico.

Il programma inizia con due compositori tra Venezia e Padova che hanno caratterizzato la musica del Settecento nella Serenissima: Vivaldi e Tartini. La Sonata in la minore n. 12 op. 2 di Vivaldi è stata composta nel 1709 e fa parte della raccolta di 12 Sonate per violino e basso continuo dedicate al re Federico IV di Danimarca.

E’ del 1731, invece, la splendida “Didone Abbandonata” in sol minore Op. 1 n. 10 di Tartini composta nel 1731. Rimanendo in Italia ma spostandoci a Roma incontriamo Arcangelo Corelli con la sua Sonata in re minore op. 5 n. 12 detta “La Follia” pubblicata a Roma nel 1700 e dedicata a Sofia Carlotta di Brunswick-Lüneburg, prima regina di Prussia. Quest’ultima dedica ci porta idealmente in Germania sempre all’inizio del Secolo dei Lumi per incontrare J.S. Bach musicista di corte nella cappella del duca Ernst III di Weimar con la Toccata Bwv 913 per clavicembalo solo risalente al 1705-8, per terminare il nostro viaggio nella Londra del Settecento con la Sonata in la maggiore per violino e basso continuo HWV 361 di G.F. Handel composta nel 1725-26 preceduta dalla Suite in minore HWV 429 per clavicembalo solo del 1720.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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La Pala di san Marco di Tiziano: novità e proposte

GABRIELE MATINO E MELISSA CONN
EVENTO SAVE VENICE

La Pala di san Marco di Tiziano: novità e proposte

Martedì 8 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Poco o nulla si conosce sulla commissione della Pala di San Marco a Tiziano. Imprecisate rimangono infatti le dinamiche che ne istruirono la definizione iconografica in chiave anti pestilenziale, se non il divampare di una delle tante epidemie che si abbatterono sulla Serenissima sul principio del Cinquecento. Dibattuta è anche la datazione della pala, al presente assestata negli anni immediatamente prima o subito dopo gli affreschi per la Scoletta del Santo a Padova (1511). Non meno incerto rimane perfino il luogo esatto nel quale la pala fu originariamente collocata nella chiesa di Santo Spirito in Isola, tanto che perfino le fonti antiche si confondono finendo per smentirsi l’una con l’altra. L’obbiettivo di questo intervento è di aggiornare i termini del dibattito per proporre una rilettura del contesto materiale e socio-culturale nel quale la Pala di San Marco dovette prendere forma.

Gabriele Matino si è laureato all’Università Ca’ Foscari (2008) e ha conseguito il Ph.D. in Art History alla University of Nottingham (2014). Ha insegnato alla University of Nottingham (2013-14) e alla University of York (2018-19), e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tra le borse di studio ricevute c’è la Gladys Krieble Delmas Foundation Grant for Independent Research in Venice and the Veneto (2014) e più di recente il The Paper Project: Prints and Drawings Curatorship in the 21st Century, The Getty Foundation di Los Angeles. Come Curatorial Fellow di Save Venice ha curato la mostra Arte, fede e medicina nella Venezia di Tintoretto (2018-19), e sempre come borsista di Save Venice (Research Fellow) ha pubblicato assieme a Prof. Patricia Fortini Brown il volume Carpaccio a Venezia. Itinerari (2020). Più recentemente ha co-curato la mostra Venetia 1600. Nascite e Rinascite che aprirà al Palazzo Ducale di Venezia (2021-22), e sta ora lavorando a un nuovo progetto di mostra per la Fondazione Musei Civici di Venezia. Dal 2022 Gabriele è Research Associate di Save Venice.

Melissa Conn, storica dell’arte e direttrice di Save Venice, comitato privato internazionale di salvaguardia per Venezia.

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Concerto del Trio Ymelios

TRIO YMELIOS
Marco Bisi, violino – Alessandro Dalla Libera, viola – Giancarlo Giacomin, violoncello

Concerto con musiche di Purcell, G.P. Telemann, F.J. Haydn, W.A. Mozart, F. Schubert, G. Gershwin

Lunedì 7 agosto 2023 ore 21.00
Chiesa di san Candido – Tai di Cadore

MARCO BISI, violino
ALESSANDRO DALLA LIBERA, viola
GIANCARLO GIACOMIN, violoncello

I tre componenti del trio si conoscono e suonano insieme da moltissimi anni: l’ambiente principale in cui hanno sviluppato la loro professionalità e la loro amicizia è quello dell’Orchestra “Filarmonia Veneta” del Teatro Comunale di Treviso.
Da qualche anno hanno dato vita a formazioni di musica da camera per vari strumenti, per la passione e la gioia di fare musica insieme.
Il programma, ideato innanzitutto per divertirsi nel suonare insieme, spazia dalla musica antica inglese con Purcell a compositori che hanno segnato la grande storia della musica europea tra settecento e ottocento. Il trio ha voluto però rendere omaggio anche ad un compositore più vicino a noi e che ha composto musiche di stile jazzistico come G. Gershwin.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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Bellezza di volti, curiosità di sguardi. La Roma di Raffaello e la Venezia di Tiziano. Rinascimenti rivisitati

SEBASTIANO GIORDANO

Bellezza di volti, curiosità di sguardi. La Roma di Raffaello e la Venezia di Tiziano. Rinascimenti rivisitati

Lunedì 7 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Un dialogo per immagini tra due geniali artisti del Rinascimento: l’urbinate Raffaello Sanzio e il cadorino Tiziano Vecellio.
Raffaello muore a soli 37 anni all’apogeo del successo internazionale che l’aveva visto ammiratissimo e attivo come pittore, disegnatore, architetto, sovrintendente alle antichità dell’Urbe, poeta oltre che amabile seduttore di donne fascinose.
L’ideale classico perseguito da Raffaello giunse a suggestioni coloristiche che a volte sembrano preludere gli effetti coloristici di Tiziano.
Tiziano ha una lunga vita ed attiva fino alla fine, inoltre è accompagnato dal successo crescente: è nobilitato col titolo di Conte Palatino. Fu anche nominato Cavaliere dello Speron d’Oro, raggiungendo ampia fama e notevole ricchezza, ottenendo commissioni dai più potenti uomini d’Europa.
Entrambi gli artisti si servirono di un allargato efficiente atelier di vari collaboratori tutti guidati dall’input stilistico del rispettivo Maestro.
Raffaello, il pittore della struggente bellezza trasognata e dolcezza di sfumate vetustà; Tiziano, il pittore delle “poesie” animate di eroi mitologici ed olimpici, il cui dipinto Amor sacro e profano ammaliò a tal punto il ricchissimo banchiere barone Edmond de Rothschild da fargli offrire, nel 1899, l’astronomica cifra di 4 milioni di lire pur d’entrare in possesso del quadro sottraendolo alla celebrata villa romana del principe Paolo Borghese.
Due grandi artisti che hanno generato, in diversa maniera, una tradizione di miti legati alle loro eccezionali biografie di eccelse personalità artistiche.
L’uno e l’altro hanno fortemente influenzato le oscillazioni del gusto nei secoli seguenti e fino ad oggi, suscitando esemplari elogiativi omaggi di fieri sostenitori, sensazionali riappropriazioni, rivitalizzanti consensi, pur non mancando riflessioni critiche storiografiche.

Sebastiano Giordano, dopo gli studi nelle Università “La Sapienza” di Roma e “Federico II” di Napoli, ha svolto ricerche e collaborazioni, tra gli altri, con R. De Maio, M. Guarducci, P. Cellini, M. Marini, M. Fagiolo dell’Arco, G. Saccaro Del Buffa in Battisti. Ha tenuto lezioni e seminari nei programmi culturali dell’Istituto di Studi Filosofici di Napoli, nell’Accademia di Belle Arti di Roma, all’Università di Bologna, a Palazzo Medici Riccardi di Firenze, alla Sapienza Università di Roma etc. Da quasi trent’anni è collaboratore nella Redazione dell’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma. Tra i suoi libri ed articoli storico-artistici: San Giorgio e il drago: riflessioni lungo un percorso d’arte, Roma 2005; A proposito di Daphnis et Chloé, Roma 2006; Una nuova lettura dell’allegorismo cinquecentesco: “Igne Natura Renovatur Integra”, dal chaos alla redenzione in Giulio Romano, Roma 2007; Un’inedita volta affrescata a temi augustei nella Roma rinascimentale di papa Paolo III, Sora 2009; “Non del tuo fai dono al povero ma del suo fai restituzione”: propedeutica ad un’elargizione iconografica a tema filantropico, Bologna 2015; Introduzione alla mirabil esperimentazione mercuriale in chiave iconografica cristiana, Roma 2023.

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Trio Ymelios in concerto

TRIO YMELIOS
Marco Bisi, violino – Alessandro Dalla Libera, viola – Giancarlo Giacomin, violoncello

Concerto con musiche di Purcell, G.P. Telemann, F.J. Haydn, W.A. Mozart, F. Schubert, G. Gershwin

Sabato 5 agosto 2023 ore 21.00
Sala Polifunzionale – San Vito di Cadore

MARCO BISI, violino
ALESSANDRO DALLA LIBERA, viola
GIANCARLO GIACOMIN, violoncello

I tre componenti del trio si conoscono e suonano insieme da moltissimi anni: l’ambiente principale in cui hanno sviluppato la loro professionalità e la loro amicizia è quello dell’Orchestra “Filarmonia Veneta” del Teatro Comunale di Treviso.
Da qualche anno hanno dato vita a formazioni di musica da camera per vari strumenti, per la passione e la gioia di fare musica insieme.
Il programma, ideato innanzitutto per divertirsi nel suonare insieme, spazia dalla musica antica inglese con Purcell a compositori che hanno segnato la grande storia della musica europea tra settecento e ottocento. Il trio ha voluto però rendere omaggio anche ad un compositore più vicino a noi e che ha composto musiche di stile jazzistico come G. Gershwin.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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Seminario di biomusica per adulti: l’uso del suono sul corpo, l’emozione e la bioenergia

SILVIA RINALDI

Seminario di biomusica per adulti: l’uso del suono sul corpo, l’emozione e la bioenergia

Sabato 5 agosto 2023 ore 16.00 – 17.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore

Silvia Rinaldi condurrà un laboratorio di Biomusica per adulti.
La Biomusica, ideata da Mario Corradini, musicista e scrittore argentino, è un insieme di pratiche:

1) la bioenergia
2) il suono indirizzato
3) il movimento dolce per sciogliere blocchi e tensioni
4) il gioco.

Attraverso l’uso consapevole della voce, alcuni esercizi energetici, attività ludiche ed esperienze introspettive, Biomusica agisce su tre aree strettamente correlate: il corpo, l’emozione e il campo visuale interno della persona, aspetti inseparabili nella costruzione del benessere. La musica, attraverso particolari combinazioni sonore, ha il compito di agire per risonanza su vari aspetti della persona: sulle onde cerebrali, sulle ghiandole endocrine, sul sistema bioenergetico, sulle zone corporee che risuonano per simpatia, inducendo una stimolazione su meccanismi nervosi-ormonali considerati risposte fisiche agli stessi impulsi.

Silvia Rinaldi: musicista e didatta, operatrice di biomusica.
Diplomata in violino al Conservatorio B. Marcello di Venezia, ha svolto attività di concertista suonando in tournée con le più importanti orchestre europee.
Da qualche anno si dedica con passione alla ricerca e alla didattica legata sia al violino che al pianoforte, applicandosi inoltre alla creazione di laboratori musicali multisensoriali, volti alla stimolazione dell’ascolto, dell’interazione, del movimento e del gioco, dedicato ai bambini in età prescolare e scolare.

Per info e prenotazioni
tel.: 3473234312
mail: silviarinaldi67@gmail.com
web: www.biomusica.com

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Il Settecento europeo: l'avvio della modernità

BERNARD AIKEMA

Il Settecento europeo: l’avvio della modernità

Venerdì 4 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Nella conferenza Bernard Aikema parlerà del XVIII secolo, epoca di cambiamenti radicali che si manifestano nelle arti e nella mentalità collettiva: l’apertura verso il mondo moderno. Verrà presentata la tesi della transizione da un sistema retorico essenzialmente teocratico ad una disposizione laica, ma altrettanto retorica nella sostanza. Tale trasformazione verrà illustrata con una serie di esempi concreti, essenziali e spettacolari, ripresi dalla pittura, grafica e scultura europea dell’epoca.

Bernard Aikema. Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. È stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; ha avviato l’attività della Fondazione Tiziano e Cadore impostando i metodi di ricerca del Centro Studi, del quale è stato presidente del Consiglio scientifico dal 2003 al 2020; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” e nel 2022, sempre a Palazzo Reale di Milano, “Bosch e un altro Rinascimento”.

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BERNARD AIKEMA Venezia ed Anversa: due metropoli artistiche del Rinascimento a confronto

BERNARD AIKEMA

Venezia ed Anversa: due metropoli artistiche del Rinascimento a confronto

Mercoledì 2 agosto 2023 ore 18.00
Palazzo Fulcis – Belluno

Una delle questioni fondamentali che torna sempre nella storia delle arti riguarda il modo nel quale uno stile artistico esprime o meno l’identità “nazionale” di un territorio. Limitandosi all’arte della pittura, Bernard Aikema analizzerà questo tema tramite un confronto delle due metropoli più importanti per l’arte dell’Europa cinquecentesca: Venezia e Anversa. Si vedrà come le maniere artistiche dei due centri abbiano delle radici formali complesse e che all’epoca l’idea di una scuola pittorica “nazionale” o “regionale” praticamente non esistesse. Il concetto della “scuola pittorica” ha origine nel Seicento, ma senza le connotazioni “nazionalistiche”, che diventavano qualificanti solo nella storiografia ottocentesca, per diventare altamente problematiche nel secolo scorso. Verrà illustrato questo percorso con opere dei massimi pittori di Venezia ed Anversa dell’epoca, fra cui Tiziano, Lorenzo Lotto, Pieter Brueghel, Rubens, Rembrandt ed altri.

BERNARD AIKEMA. Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. È stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; ha avviato l’attività della Fondazione Tiziano e Cadore impostando i metodi di ricerca del Centro Studi, del quale è stato presidente del Consiglio scientifico dal 2003 al 2020; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” e nel 2022, sempre a Palazzo Reale di Milano, “Bosch e un altro Rinascimento”.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni:
0437 913323; prenotazionimuseo@comune.belluno.it

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