“Il fortepiano Pleyel” - Concerto di Carlo Steno Rossi

CARLO STENO ROSSI, fortepiano storico

Il fortepiano Pleyel – Concerto con musiche di Pleyel, Chopin, Czerny, Hummel, Mendelsshon

Sabato 19 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Il pianoforte moderno, sia esso verticale che a coda, che troviamo presente in molte case ordierne o nelle sale da concerto di tutto il mondo è il risultato finale, ormai standardizzato sia dal punto di vista costruttivo che da quello sonoro, di un lungo processo evolutivo iniziato nei primi anni del Settecento e portato a compimento nella seconda metà dell’Ottocento.

Dopo il 1850-60 i pianoforti usciti dalle fabbriche dei più noti costruttori erano ormai molto simili a quelli odierni. E’ dall’inizio dell’Ottocento fino a metà secolo che vediamo una evoluzione estremamente veloce e diversificata anche all’interno di ogni singola nazione europea.

Via via che ci si inoltrava nell’Ottocento nuove invenzioni si affacciavano sul mercato ed il pianoforte (che oggi chiamiamo fortepiano o pianoforte storico) divenne quello che conosciamo oggi.

Man mano che il pianoforte storico procedeva nella sua evoluzione costruttiva anche i compositori coevi scrivevano brani musicali (sonate, fantasie, temi e variazioni, pot-pourri di brani d’opera, ecc.) diversi a seconda degli strumenti che avevano a disposizione (viennesi, francesi, inglesi) ed in base a dove vivevano (Vienna, Londra, Parigi). Sfruttavano addirittura la diversità dei colori timbrici tipici di ogni scuola costruttiva per comporre musica che prendeva un’anima ed una corposità diversa a seconda di quale strumento si sceglieva per eseguirla.

La riscoperta moderna dell’uso dei fortepiani storici, quindi, ha alla base questa filosofia: suonare i brani musicali di ogni singolo compositore con lo strumento a lui più adatto in base al colore timbrico caratteristico di ogni scuola nazionale e non tutta la musica europea, come si fa prevalentemente in tempi moderni, uniformandola e livellandola su un uno timbro sonoro quale quello del pianoforte moderno.

Lo strumento che Carlo Steno Rossi userà per l’esecuzione di alcune tra le più belle partiture di F. Chopin, di Camille Pleyel, di Felix e Fanny Mendelssohn e di Hummel è un pianoforte a tavolo (piano carrè) costruito dalla ditta Pleyel nella Parigi del 1844 recentemente restaurato ed in condizioni originali che verrà messo a confronto con un pianoforte moderno per scoprirne le differenze e le peculiarità individuali.

Un’occasione unica per apprezzare dal vivo i colori e le timbriche di uno strumento che era diffuso nei salotti della borghesia della Parigi e della Vienna degli anni ’30 e ’40 dell’Ottocento.

 Carlo Rossi è attivo soprattutto come cembalista e collabora con importanti ensemble di musica antica.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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Oltre Tiziano: perdersi nei giardini dipinti dell’arte europea

STEFANIA MASON

Oltre Tiziano: perdersi nei giardini dipinti dell’arte europea

Sabato 19 agosto 2023 ore 18.00
Sala Cultura Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo

Saranno indagati alcuni degli aspetti che definiscono la funzione e gli stimoli esercitati dai giardini sull’immaginario dei pittori e dei loro committenti. Ancor più del paesaggio con in lontananza le Dolomiti, preferito da Tiziano come sfondo delle sue opere, il giardino è adatto a creare nella mente dell’uomo l’idea di un’armonia perfetta tra cultura e natura. I pittori ci consentono di rivivere l’atmosfera di giardini spariti da tempo e di sognarne di nuovi, da quello della Madonna del roseto, espressione della religiosità medievale, al rinascimentale giardino dell’amore, a quello barocco come luogo del desiderio, ai giardini degli impressionisti, luoghi della memoria ma anche reali come quelli di Renoir e Monet.

Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.
I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi.
È presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

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Sonate di J.S. Bach per violino solo

MIRIAM DAL DON, violino

Sonate di J.S. Bach per violino solo (II parte)

Mercoledì 16 agosto ore 21.00
Santuario del Cristo di Valcalda – Pieve di Cadore

Con questo concerto si prosegue l’esecuzione integrale delle sonate per violino solo di J.S. Bach.  La violinista Miriam Dal Don, dopo il concerto del 2022, completerà questo ciclo di composizioni, tra le più importanti del repertorio violinistico.

 Miriam Dal Don è nata a Belluno dove ha iniziato lo studio del violino. Diplomata a 17 anni al Conservatorio di Trento sotto la guida di M.Spirk con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Ginevra con Corrado Romano ottenendo il Premier Prix de Virtuositè con menzione speciale di merito. Vincitrice del Concorso Biennale Nazionale di Violino di Vittorio Veneto nel 1988, si è imposta in importanti competizioni nazionali ed internazionali. Ha debuttato giovanissima con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da S.Accardo suonando il Concerto di Mendelssohn successivamente eseguito con l’Orchestre de la Suisse Romande e trasmesso dalla Radio Svizzera. Come solista ha suonato con l’Orchestra Verdi di Milano incidendo per la Stradivarius, dal vivo, il concerto di Maderna e ottenendo una eccellente critica su “Le monde de la musique”; con l’Orchestra sinfonica di Sanremo, Heilbronner Symphonie Orchester, la Filarmonia Veneta, Orchestra sinfonica di Matera, l’Orchestra da camera di Padova con i concerti di Mozart e il Triplo concerto di Beethoven. Per 5 anni primo violino solista de “I Solisti Veneti”, ha suonato come solista nelle sale piu’ prestigiose (Carnegie Hall, Alice Tully Hall, Teatro Colon di Buenos Aires, Scala di Milano, Conservatorio di Milano, Salle Gaveau, Bunka Kaikan). Le è stato conferito il Premio Foyer des Artistes in Campidoglio per la sua attività artistica. Come violino di spalla ha collaborato con il Teatro lirico di Cagliari, Pomeriggi Musicali, Teatro Verdi di Trieste, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova. Dal novembre 2021 è primo violino presso il Teatro La Fenice di Venezia.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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I San Giovanni Battista di Tiziano

ENRICO MARIA DAL POZZOLO

I San Giovanni Battista di Tiziano

Lunedì 14 agosto 2023 ore 18.00
Chiesa di san Giovanni Battista – Vinigo di Cadore

Nel corso della sua lunga carriera, Tiziano realizzò molte immagini di Giovanni Battista: a volte bambino, accanto a Maria e Gesù, a volte adulto, predicatore sul Giordano, a volte morto, con la testa sul piatto di Salomé.
In occasione della conferenza nella chiesa dedicata a San Giovanni Battista a Vinigo di Cadore, il prof. Enrico Maria Dal Pozzolo – dell’Università di Verona – illustrerà come il Vecellio volle rappresentarlo, sempre in maniera diversa e con messaggi diversi rivolti a chi guarda.
Enrico Maria Dal Pozzolo
Nato a Padova nel 1963, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici (su artisti quali Lorenzo Lotto, Giovanni Bonconsiglio, Giorgione, Simone Peterzano, El Greco – ma anche su temi iconografici, di storia del mercato artistico e della falsificazione), articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia (Palazzo Ducale, Museo Correr), Roma (Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo), Madrid (Prado) e Londra (National Gallery of Art). All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”). Ha curato il catalogo Lorenzo Lotto. Catalogo generale dei dipinti.

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Una serata con l’operetta

Una serata con l’operetta

ELISABETTA BATTAGLIA, Direttore
GIOVANNI CAMPELLO, Pianoforte 

Domenica 13 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Un genere musicale quasi dimenticato ma con pagine bellissime in programma nella serata del 13 agosto al Cos.Mo.

I  più famosi duetti ed arie dei capolavori quali Vedova allegra, Paese dei campanelli, Cin ci La, Cavallino bianco (con citazione del Cadore) saranno eseguiti dai cantanti che formano l’Accademia Agogica di cui è direttrice e insegnante il soprano Elisabetta Battaglia, artista con esperienze nei più grandi teatri italiani e che si dedica in modo particolare a questo genere musicale.

I cantanti, che indosseranno anche costumi  di scena molto belli, saranno accompagnati al pianoforte dal maestro Giovanni Campello.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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I Solisti in concerto

I SOLISTI

Sestetto di J. Brahms op.18 per archi

Sabato 12 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Violini: Giovanna Nespolo, Anna Maria Zanatta
Viole: Giuditta Marcolin, Mattia Tonon
Violoncelli: Francesca Bosisio, Mario Roveda

PROGRAMMA
Brahms (1833-1897) – Sestetto nr.1 op.18 in Si bemolle maggiore per archi (1858 – 1860)

  • Allegro ma non troppo
  • Tema con variazioni. Andante, ma moderato
  • Scherzo. Allegro molto; Trio: Animato
  • Rondò. Poco Allegretto e grazioso

Solo in età relativamente avanzata Brahms si accostò, dopo molte esitazioni e con grande timore, a quelle forme di musica strumentale, il Quartetto e più ancora la Sinfonia, di cui Beethoven aveva dato esempi giganteschi. Invece, era ancora giovane quando scrisse senza tanti complessi i suoi due Sestetti per archi, poiché l’unico precedente d’un certo rilievo in questo campo era l’op. 140 di Spohr, del 1850, che non l’intimidiva troppo. In particolare il  Sestetto n. 1 in si bemolle maggiore op. 18  è un lavoro importante nel percorso artistico di Brahms, perché da un lato può essere considerato come una tappa del suo avvicinamento obliquo e titubante alla Sinfonia, per le ampie dimensioni e per la grande densità armonica, mentre dall’altro lato è uno dei suoi primi capolavori nel genere cameristico.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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Consegna Premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo

Consegna Premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo

Giovedì 10 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore ha promosso nell’anno 2021 un premio annuale intitolato alla memoria di Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo.

Il bando era rivolto ai giovani studiosi italiani e stranieri (di età non superiore ai 35 anni compiuti) e chiedeva un saggio inedito su Tiziano, in italiano e inglese, relativo ad aspetti legati alla biografia, alla produzione, alla committenza, al collezionismo, alla ricezione critica, al restauro e alla diagnostica, ammettendo pure contributi relativi alla famiglia Vecellio, alla bottega, alla stretta cerchia, alle derivazioni, alle copie e alle falsificazioni.

I saggi pervenuti al Centro Studi per la terza edizione sono stati valutati dal Consiglio Scientifico della Fondazione Tiziano e Cadore (costituito da Stefania Mason, presidente, Bernard Aikema, Enrico Maria Dal Pozzolo, Miguel Falomir, Sylvia Ferino-Pagden, Augusto Gentili, Frederick Ilchman) ed il 17 luglio è stata data la comunicazione alla vincitrice, Nicole de Manincor, con il saggio intitolato Nuove luci e considerazioni sulle due tavole Emo Capodilista di Tiziano a Padovae resa pubblica nel sito della Fondazione.

Nell’ambito della rassegna dell’Estate tizianesca, giovedì 10 agosto alle ore 18.00, presso la Magnifica Comunità di Cadore, Maria Giovanna Coletti, Presidente della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Stefania Mason, Presidente del Consiglio Scientifico, consegneranno il premio alla vincitrice che, oltre al premio in denaro, potrà contare nella pubblicazione del suo scritto nella rivista Studi tizianeschi.

Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo è nata a Gorizia il 10 agosto del 1940. Appassionata d’arte, si è formata all’Università Internazionale dell’Arte di Venezia, specializzandosi in restauro di dipinti antichi, sotto la guida del prof. Clauco Benito Tiozzo. Per anni ha lavorato come restauratrice per collezionisti privati, ma si è soprattutto dedicata alla sua famiglia, con cui ha condiviso l’amore per la pittura, la natura, gli animali e la verità. È scomparsa a Padova l’8 gennaio del 2021.

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Concerto con musiche di Vivaldi, Corelli, Handel, Bach

MIRIAM DAL DON, violino,
CARLO ROSSI, cembalo

Concerto con musiche di Vivaldi, Corelli, Handel, Bach

Mercoledì 9 agosto ore 21.00
Chiesa di San Bartolomeo – Nebbiù di Cadore

Il programma ha come fulcro la forma della sonata per violino e basso continuo, forma molto diffusa nel periodo barocco, nella quale al violino è affidata – spesso con stilemi virtuosistici – la parte melodica accompagnata da una parte strumentale realizzata da uno o più strumenti (nel nostro caso il clavicembalo) con un ruolo di semplice sostegno armonico.

Il programma inizia con due compositori tra Venezia e Padova che hanno caratterizzato la musica del Settecento nella Serenissima: Vivaldi e Tartini. La Sonata in la minore n. 12 op. 2 di Vivaldi è stata composta nel 1709 e fa parte della raccolta di 12 Sonate per violino e basso continuo dedicate al re Federico IV di Danimarca.

E’ del 1731, invece, la splendida “Didone Abbandonata” in sol minore Op. 1 n. 10 di Tartini composta nel 1731. Rimanendo in Italia ma spostandoci a Roma incontriamo Arcangelo Corelli con la sua Sonata in re minore op. 5 n. 12 detta “La Follia” pubblicata a Roma nel 1700 e dedicata a Sofia Carlotta di Brunswick-Lüneburg, prima regina di Prussia. Quest’ultima dedica ci porta idealmente in Germania sempre all’inizio del Secolo dei Lumi per incontrare J.S. Bach musicista di corte nella cappella del duca Ernst III di Weimar con la Toccata Bwv 913 per clavicembalo solo risalente al 1705-8, per terminare il nostro viaggio nella Londra del Settecento con la Sonata in la maggiore per violino e basso continuo HWV 361 di G.F. Handel composta nel 1725-26 preceduta dalla Suite in minore HWV 429 per clavicembalo solo del 1720.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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La Pala di san Marco di Tiziano: novità e proposte

GABRIELE MATINO E MELISSA CONN
EVENTO SAVE VENICE

La Pala di san Marco di Tiziano: novità e proposte

Martedì 8 agosto 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Poco o nulla si conosce sulla commissione della Pala di San Marco a Tiziano. Imprecisate rimangono infatti le dinamiche che ne istruirono la definizione iconografica in chiave anti pestilenziale, se non il divampare di una delle tante epidemie che si abbatterono sulla Serenissima sul principio del Cinquecento. Dibattuta è anche la datazione della pala, al presente assestata negli anni immediatamente prima o subito dopo gli affreschi per la Scoletta del Santo a Padova (1511). Non meno incerto rimane perfino il luogo esatto nel quale la pala fu originariamente collocata nella chiesa di Santo Spirito in Isola, tanto che perfino le fonti antiche si confondono finendo per smentirsi l’una con l’altra. L’obbiettivo di questo intervento è di aggiornare i termini del dibattito per proporre una rilettura del contesto materiale e socio-culturale nel quale la Pala di San Marco dovette prendere forma.

Gabriele Matino si è laureato all’Università Ca’ Foscari (2008) e ha conseguito il Ph.D. in Art History alla University of Nottingham (2014). Ha insegnato alla University of Nottingham (2013-14) e alla University of York (2018-19), e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tra le borse di studio ricevute c’è la Gladys Krieble Delmas Foundation Grant for Independent Research in Venice and the Veneto (2014) e più di recente il The Paper Project: Prints and Drawings Curatorship in the 21st Century, The Getty Foundation di Los Angeles. Come Curatorial Fellow di Save Venice ha curato la mostra Arte, fede e medicina nella Venezia di Tintoretto (2018-19), e sempre come borsista di Save Venice (Research Fellow) ha pubblicato assieme a Prof. Patricia Fortini Brown il volume Carpaccio a Venezia. Itinerari (2020). Più recentemente ha co-curato la mostra Venetia 1600. Nascite e Rinascite che aprirà al Palazzo Ducale di Venezia (2021-22), e sta ora lavorando a un nuovo progetto di mostra per la Fondazione Musei Civici di Venezia. Dal 2022 Gabriele è Research Associate di Save Venice.

Melissa Conn, storica dell’arte e direttrice di Save Venice, comitato privato internazionale di salvaguardia per Venezia.

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Concerto del Trio Ymelios

TRIO YMELIOS
Marco Bisi, violino – Alessandro Dalla Libera, viola – Giancarlo Giacomin, violoncello

Concerto con musiche di Purcell, G.P. Telemann, F.J. Haydn, W.A. Mozart, F. Schubert, G. Gershwin

Lunedì 7 agosto 2023 ore 21.00
Chiesa di san Candido – Tai di Cadore

MARCO BISI, violino
ALESSANDRO DALLA LIBERA, viola
GIANCARLO GIACOMIN, violoncello

I tre componenti del trio si conoscono e suonano insieme da moltissimi anni: l’ambiente principale in cui hanno sviluppato la loro professionalità e la loro amicizia è quello dell’Orchestra “Filarmonia Veneta” del Teatro Comunale di Treviso.
Da qualche anno hanno dato vita a formazioni di musica da camera per vari strumenti, per la passione e la gioia di fare musica insieme.
Il programma, ideato innanzitutto per divertirsi nel suonare insieme, spazia dalla musica antica inglese con Purcell a compositori che hanno segnato la grande storia della musica europea tra settecento e ottocento. Il trio ha voluto però rendere omaggio anche ad un compositore più vicino a noi e che ha composto musiche di stile jazzistico come G. Gershwin.

Ingresso libero
Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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