Tiziano in vendita: la pala di Serravalle (e non solo)

Tiziano in vendita: la pala di Serravalle (e non solo)


 

TIZIANO IN VENDITA: LA PALA DI SERRAVALLE (E NON SOLO)
STEFANIA MASON 

Domenica 20 agosto 2017 ore 18.00
Sala Magnifica Comunità –   Pieve di Cadore


Stefania Mason, professoressa emerita di Storia dell’arte all’Università di Udine, le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura veneta, tra Quattrocento e Settecento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, come Paolo Fiammingo e Ludovico Pozzoserrato, allo studio sistematico di Palma il Giovane, a Vittore Carpaccio, alla bottega di Jacopo Bassano. Le sue indagini più recenti si sono volte al collezionismo di dipinti a Venezia, in particolare sulla fortuna dei dipinti di Giorgione, Veronese, Tiziano e Bernardo Strozzi. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e collaborato all’organizzazione scientifica e al catalogo di mostre sulla pittura veneziana. Ha ideato e diretto il progetto Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento, curando i tre volumi (Fondazione di Venezia/Marsilio, 2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Al suo attivo ha un centinaio di pubblicazioni in riviste italiane ed estere, atti di convegni, cataloghi di mostre e diverse opere monografiche. E’ membro del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

Tiziano in vendita: la pala di Serravalle (e non solo)

 Dopo la scomparsa di Tiziano, in una fase di concorrenza serrata che vede l’ambizione dei regnanti europei di possedere sue opere e la rarefazione del mercato veneziano, è alla Terraferma che si è costretti a rivolgersi per reperire dipinti a prezzi accessibili. Partendo dal caso della pala di Serravalle, commissionata nel 1542 a Tiziano dal Consiglio cittadino, e oggetto di interesse da parte degli emissari del re Sole un secolo più tardi, si ripercorrerà attraverso alcuni esempi emblematici la fortuna delle opere di Tiziano fino ai nostri giorni, in cui è sempre più raro trovarle sul mercato, dove raggiungono valori altissimi.

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Concerto Dolomiti Symphonia: Roberta Majoni e Delio Cassetta

Concerto Dolomiti Symphonia: Roberta Majoni e Delio Cassetta 


CONCERTO DI DOLOMITI SYMPHONIA
Roberta Majoni soprano
Delio Casetta, direttore
Sabato 19 agosto 2017 ore 21.00
Chiesa di San Giovanni Battista  – Vinigo di Cadore


ROBERTA MAJONI, soprano, diplomatasi brillantemente presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto sotto la guida del M° Adriano Tomaello, ha svolto attività concertistica collaborando con diversi cori del Veneto, in particolare con l’Athestis Chorus in numerosi produzioni e con importanti orchestre quali la Rai di Torino, l’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, la Mahler Chamber Orchestra, i Munkner Philarmoniker, sotto la direzione di F.M. Bressan, P. Maag, J. Tate, E. Inbal, C. Abbado, C. Tielemann, C. Hogwood. In qualità di solista ha cantato in Italia e all’estero nella Grande Messa KV 427, nella Spatzen Messe e nel Requiem di Mozart, nel Gloria e nel Magnificat di Vivaldi, nel Te Deum di Charpentier, nello Stabat Mater di Pergolesi, nella Messa in Sol maggiore di Schubert e in prime esecuzioni di compositori contemporanei. Ha eseguito cantate del ‘700 in trio con Sergio Balestracci e sotto la sua direzione lo Stabat Mater di Pergolesi. Ha partecipato a diversi concerti in Carinzia. In campo operistico ha debuttato al Teatro Comunale di Belluno nell’opera “Così fan tutte” di Mozart (Fiordiligi), Flaminia ne “Il mondo della luna” di Galuppi nell’omonimo Festival a Venezia, Eugenia nel “Filosofo di campagna “ dello stesso compositore, Berta nel “Barbiere di Siviglia” di Rossini a Belluno, Udine e Prato, Giannetta nell’Elisir d’amore” di Donizetti al Teatro Metastasio di Prato. Nel 2006 ha inciso come solista il Magnificat in Re Maggiore di J.S. Bach e il Lauda Sion di F.Mendelsshon. E’ docente di Canto presso il Liceo Musicale di Belluno

DELIO CASSETTA,dopo il diploma in flauto traverso e una intensa attività concertistica si è dedicato alla prassi esecutiva della musica antica frequentando la Schola Cantorum di Basilea e collaborando con musicisti specializzati in questo campo. Successivamente si diploma in direzione d’orchestra perfezionandosi in Italia e a Vienna con Carl Österreicher. Ha seguito inoltre i corsi di fenomenologia musicale con S. Celebidache. Attivo da oltre 30 anni, ha al suo attivo oltre mille concerti come flautista e direttore d’orchestra, oltre che in tutta Italia, in Europa, Stati Uniti, Messico. E’ direttore principale di Dolomiti Symphonia Orchestra di Belluno e ha diretto inoltre la Filarmonia Veneta, L’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Città di Ferrara, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra da Camera del Lazio, l’Orchestra Benedetto Marcello di Teramo, l’Orchestra Sinfonica di Grosseto, la Filarmonica di Minsk, l’Orchestra e il Coro della Filarmonica di Iasi, l’Orchestra e il Coro della Filarmonica di Timisoara, l’Orchestra Sinfonica di Craiova, l’Orchestra Sinfonica di Pecs, la Budapest Chamber Symphony, l’Orchestra Sinfonica di Pazardjik Bulgaria, l’Orchestra Sinfonica del Festival di Brekenridge in Colorado (USA), l’Orchestra di Opera Altra Prato, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Classic Chamber Players di New York.

PROGRAMMA

Mozart: 2 Sonate da chiesa KV 214 e KV 248

Pergolesi: Salve Regina in La minore per soprano e archi

“Salve regina, Ad te clamamus, Eja ergo…, O clemens”

Mozart : Andante, dal Divertimento KV 136 in Re maggiore

Pergolesi: “Cuius animam gementem” e “Vidit suum dulcem natum”

dallo Stabat Mater

Handel: Haec Regina Virginum per soprano e archi

Mozart: Allegro, da “Eine Kleine Nacht Musik”

Jenkins: Palladio

L’ingresso è libero.

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Oltre Tiziano: perdersi nei giardini dipinti dell'arte europea

Oltre Tiziano: perdersi nei giardini dipinti dell’arte europea

 


 

OLTRE TIZIANO: PERDERSI NEI GIARDINI DIPINTI DELL’ARTE EUROPEA
STEFANIA MASON
Sabato 19 agosto 2017 ore 18.00
Sala Consiliare del Municipio- Auronzo di Cadore

Stefania Mason, professoressa emerita di Storia dell’arte all’Università di Udine, le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura veneta, tra Quattrocento e Settecento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, come Paolo Fiammingo e Ludovico Pozzoserrato, allo studio sistematico di Palma il Giovane, a Vittore Carpaccio, alla bottega di Jacopo Bassano. Le sue indagini più recenti si sono volte al collezionismo di dipinti a Venezia, in particolare sulla fortuna dei dipinti di Giorgione, Veronese, Tiziano e Bernardo Strozzi. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e collaborato all’organizzazione scientifica e al catalogo di mostre sulla pittura veneziana. Ha ideato e diretto il progetto Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento, curando i tre volumi (Fondazione di Venezia/Marsilio, 2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Al suo attivo ha un centinaio di pubblicazioni in riviste italiane ed estere, atti di convegni, cataloghi di mostre e diverse opere monografiche. E’ membro del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

Oltre Tiziano: perdersi nei giardini dipinti dell’arte europea

Saranno indagati alcuni degli aspetti che definiscono la funzione e gli stimoli esercitati dai giardini sull’immaginario dei pittori e dei loro committenti. Ancor più del paesaggio con in lontananza le Dolomiti, preferito da Tiziano come sfondo delle sue opere, il giardino è adatto a creare nella mente dell’uomo l’idea di un’armonia perfetta tra cultura e natura. I pittori ci consentono di rivivere l’atmosfera di giardini spariti da tempo e di sognarne di nuovi, da quello della Madonna del roseto, espressione della religiosità medievale, al rinascimentale giardino dell’amore, a quello barocco come luogo del desiderio, ai giardini degli impressionisti, luoghi della memoria ma anche reali come quelli di Renoir e Monet.

 

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Pedalando Lassù: tra natura e storia lungo i corsi d'acqua del Comelico

Pedalando Lassu’: tra natura e storia lungo i corsi d’acqua del Comelico



PEDALANDO LASSÙ: TRA NATURA E STORIA LUNGO I CORSI D’ACQUA DEL COMELICO
Sabato 19 agosto 2017 ore 9.00
Padola di Comelico Superiore


Un pedalata tra paesaggi mozzafiato, architettura e prodotti tipici, una fantastica unione tra attività fisica e scoperta del territorio.
Il percorso si snoda lungo i corsi d’acqua del Comelico, al cuore di un’esperienza unica del vivere l’ambiente circostante, facendo conoscere le bellezze che lo rendono unico, il tutto in bicicletta.
Questa salutare pedalata in Comelico riempirà di nuove energie fisiche e mentali. I partecipanti verranno accompagnati da guide qualificate messe a disposizione dal Dolomiti Trail Experience Point e da MP GO – Bike Rental in collaborazione con Lassù cooperativa di idee.

PROGRAMMA

  • Ritrovo ore 9:00 presso Dolomiti Trail Experience Point, via R. Martini 30, Padola di Comelico Superiore (BL)
  • Partenza ore 9:30 – itinerari:
  • Valgrande, tappa alle sorgenti solforose e ferruginose di acqua minerale ad uso termale curativo terapeutico denominata “Acqua Puzza” (1315 m);
  • La “Stua” sul torrente Padola
  • Chiesa di San Leonardo Vecchio – Casamazzagno (1345 m)
  • Palazzo storico “Casa Monti – Giacobbi” – Candide – illustrazione a cura di Alvise Giacobbi,

Piccolo rinfresco – ristoro nel giardino del Palazzo;

  • Chiesa di San Nicolò di Comelico (1062 m)
  • Arrivo ore 17:00 circa
  • Discesa a Santo Stefano – Parco Medola lungo il corso dei torrenti Digon e Padola, consegna delle bici e piccolo ristoro con prodotti tipici locali.

Servizio navetta per il ritorno a Padola

  • In caso di maltempo l‘escursione verrà rinviata

Noleggio mountain bike / e-bike (possibilità di utilizzo propria bici)

PER INFO E PRENOTAZIONI 349 1987955 

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Lo stupefacente maestro Mozart

Lo stupefacente maestro Mozart



CONCERTO CON MUSICHE DI MOZART, ABEL, BACH
eseguono
ANNA TONINI, flauto
STEFANO TREVISI, clavicembalo
Venerdì 18 agosto 2017 ore 21.00
Sala La Scola – Borca di Cadore


ANNA TONINI, trevigiana, ha compiuto gli studi musicali diplomandosi in Pianoforte presso il Conservatorio “B. Marcello”di Venezia sotto la guida del M° F. Bencivenga. Spinta da vivo interesse verso altre forme sonore, si è dedicata allo studio del flauto traverso, con il M° Daniele Ruggieri, diplomandosi in breve tempo presso il Conservatorio di Vicenza. Successivamente ha partecipato ai corsi di perfezionamento dei Maestri E. Caroli, ottenendo il diploma di merito, di O. Zaralli, ai corsi del flautista P. Gallois e ai Master tenuti dal M° C. Klemm. Ha suonato in diverse formazioni orchestrali in occasione di allestimenti lirici e sinfonici a Belluno e Pordenone in qualità di primo flauto e cameristiche in varie formazioni dal duo al quartetto. Con il quartetto “Sirinx”, fondato dal flautista E. Caroli, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui primi premi assoluti, in concorsi nazionali e internazionali di musica da camera. Laureata con lode in Musicologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, collabora come pianista e flautista in diverse formazioni musicali, ha scritto numerosi articoli e recensioni di musica classica e curato monografie per la rivista culturale “Finnegans Magazine”. Confondatrice del “Banco del Bagatto” composto da artisti della musica, del teatro, della letteratura, delle arti figurative, la danza, il cinema e la fotografia condivide la scelta della divulgazione delle arti, sia storiche che di innovazione. Si dedica attivamente allo studio e l’innovazione della didattica della musica.

STEFANO TREVISI, si è diplomato in pianoforte principale presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida della professoressa Anna Colonna Romano. Ha seguito corsi di perfezionamento con B. Lagace, J. Ph. Tiollier, G. Gorog e A. Meunier. Ha studiato direzione di coro con Primo Beraldo e canto gregoriano e musicologia sacra e sacra Liturgia con Giulio Cattin. Ha intrapreso lo studio del clavicembalo sotto la guida della professoressa Paola Erdas. Contemporaneamente ha compiuto gli studi di Filologia Medievale ed Umanistica presso l’Università di Padova. È docente di pianoforte presso il Dipartimento Musicale del Collegio Pio X di Treviso di cui è coordinatore dei corsi di musica classica e dei corsi internazionali. Nel 2013 è stato invitato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche a dirigere artisticamente il progetto “Musica antica in casa Luisa e Gaetano Cozzi” che vede ospitati presso la suggestiva cornice di casa Luisa e Gaetano Cozzi a Zero Branco gli interpreti più importanti della musica antica impegnati in una attività di corsi di alta formazione. Per Fondazione Benetton Studi Ricerche segue il Festival di musica antica Giugno Antico.Ha creato e dirige il Festival Nuove Musiche dedicato al recupero delle antiche Chiese medievali del territorio trevigiano. Svolge attività concertistica sia da solista che in formazione cameristica. Ha creato e dirige il gruppo vocale Kalicantus Ensemble specializzato nell’esecuzione della musica dei secoli XIV-XVI con il quale presenta programmi in cui convivono pacificamente insieme alla Musica le altre espressioni dell’Arte.


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Storia dell'industria del legno Bortolo Lazzaris

Storia dell’industria del legno Bortolo Lazzaris



STORIA DELL’INDUSTRIA DEL LEGNO BORTOLO LAZZARIS
a cura di DANIELE PAVAN
Presenta BRUNO DE DONA’
VENERDI’ 18 AGOSTO 2017 ORE 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore


Daniele Pavan, nato a Spresiano nel 1954, si è laureato in Lettere con indirizzo storico all’Università degli Studi di Padova con il Prof. Angelo Ventura. Dai primi anni ’80 dirige la Biblioteca Comunale di Spresiano. La storia di Botolo Lazzaris è stata da sempre al centro delle sue ricerche, grazie anche all’incoraggiamento e sostegno di Fiorello Zangrando. Nel 2015 è stato insignito del premio “Civilitas” per la sezione “Civiltà nella comunità” conferitogli dall’Associazione Dama Castellana con il patrocinio del Comune di Conegliano e della Provincia di Treviso. Storia singolare quella di Spresiano, contrassegnata da un’industria leader nella lavorazione del legno come la Lazzaris e accompagnata nella sua espansione da originali iniziative sociali perseguite da un ceto dirigente propugnante l’accordo fra capitale e lavoro. Motore della sua modernizzazione fra ‘800 e ‘900 sarà il fattore impresa, generativo di trasformazioni sentite dalla comunità quasi come una nuova nascita. La gloriosa Lazzaris chiuderà i battenti nel 1981 quasi centenaria, ma i suoi portati resteranno nell’impostazione urbanistica del paese, nelle sue tradizioni culturali ed educative, nel suo spirito di cooperazione e d’imprenditorialità. Il lavoro di Daniele Pavan ne ripercorre la vicenda con i crismi dell’autorevolezza e della scientificità maturati dopo lunga gestazione, e costituisce una pietra miliare nella memorialistica locale e un contributo significativo alla storia industriale regionale e nazionale. Presenterà il lavoro di Pavan l’amico Bruno de Donà.


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Dimore storiche nel Cadore

Dimore storiche nel Cadore



DIMORE STORICHE DEL CADORE
PROGETTO DI STUDIO E VALORIZZAZIONE
STEFANIA MASON, ALESSANDRA CUSINATO, DANIELA ZAMBELLI
MERCOLEDI’ 16 AGOSTO 2017 ORE 18.00
Palazzo Monti Giacobbi- Candide di Comelico Superiore


Stefania Mason, Daniela Zambelli e Alessandra Cusinato presentano il progetto di ricerca dedicato alle dimore storiche del Cadore. Il territorio del Cadore è ricco di testimonianze storico artistiche e architettoniche. Terra di confine, percorso fondamentale per secoli di transito e di commercio, luogo di incontro e di confronto e terra fertile per la sperimentazione di prodotti architettonici e artistici di commistione tra stili e culture diverse. La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, dopo i numerosi studi commissionati per la conoscenza della storia e dell’arte nella terra di nascita di Tiziano Vecellio, promuove ora un progetto per lo studio e la valorizzazione delle dimore storiche che oggi, benché ancor poco messe in luce, sono testimonianza nodale per la storia del Cadore in tutti i suoi aspetti, da quello economico a quello sociale, da quello artistico a quello culturale. Inoltre il progetto vuole aprire una porta alla rifunzionalizzazione di alcune dimore significative e, nell’ottica del turismo sostenibile, proporre la creazione di una rete che possa, attraverso la gestione congiunta di attività di studio, diffusione della conoscenza e promozione, creare una forte capacità di crescita del territorio nell’ambito delle Dolomiti quali patrimonio dell’Umanità.

Palazzo Monti Giacobbi e Casa Gera saranno eccezionalmente aperte per essere visitate dalle 16.00 alle 18.00.

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Melòdya String Quartet in concerto

Melòdya String Quartet in concerto



CONCERTO
esegue: Melòdya String Quartet
Maddalena Menegardi, violino
Alice Carrera, violino
Marino Dalpiaz, viola
Lorenzo Bianchetti, violoncello
Lunedì 14 agosto 2017 ore 21.00
Chiesa di San Lorenzo – Sottocastello di Pieve di Cadore


Melòdya String Quartet, Quartetto d’archi nasce nel 2015 da un’idea del primo violino Maddalena Menegardi e del violoncellista Lorenzo Bianchetti. Si compone, rispettivamente nei ruoli di secondo violino e viola, da Alice Carrera e Marino Dalpiaz. I musicisti sono studenti provenienti da diverse scuole quali “G. Rossini”, “Liceo Musicale G. Renier”, “A. Miari”, “Conservarorio di Venezia”; autonomi nella gestione del repertorio, dello studio delle parti e dell’organizzazione dei concerti nonostante la giovane età media del gruppo. Gli insegnanti che hanno guidato i musicisti nella loro formazione classica sono Svetlana Pletneva, Diego Masutti e Alessandro Dalla Libera per i violini; Giovanni Petrella e Giancarlo di Vacri per la viola; Teresa Pante, Veronica Melnique, Daniele Cernuto e Davide Forti per il violoncello. Attualmente il Melòdya String Quartet si esibisce in concerti complementari ad altri gruppi od esclusivi per il quartetto, in ambito sacro o profano, anche grazie al vasto repertorio che spazia dal ‘600 ai giorni nostri, da Bach e Mozart ai Coldplay. È infine nella prospettiva del gruppo la partecipazione a concorsi di livello Nazionale per quartetto d’archi.


PROGRAMMA
Haendel: -Arrival of the Queen of Sheeba
Faurè: -Pavane
Vivaldi: -Estro Armonico op. 3 n. 8 (primo movimento)
Mozart: dal Requiem
-Introitus
-Kyrie
-Rex tremendae majestatis
-Lacrymosa
-Agnus Dei
Mozart: Ave verum corpus
J.S. Bach: -Die Kunst der Fuge, Contrapunctus n. 1
Saint Saens: -Le Cygne
Jenkins: -Palladio
Montepaone: -The Holy Family

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Tiepolo: i colori del disegno

Tiepolo: i colori del disegno



TIEPOLO: I COLORI DEL DISEGNO
BERNARD AIKEMA
Lunedì 14 agosto 2017 ore 18.00
Chiesa di San Giovanni Battista- Vinigo di Cadore


Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

Tièpolo, Giambattista (Venezia 1696 – Madrid 1770) pittore tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all’estero, lasciando numerose opere, nelle quali, sempre aggiornato sulle ultime tendenze artistiche, mostra una stupefacente capacità di assorbire con naturalezza le intonazioni stilistiche dai più differenti pittori, rielaborandole poi con la propria sensibilità e una tecnica rapida. Grazie a lui la tradizione decorativa veneziana tornò a imporsi sulla scena artistica del suo tempo. Tra le opere più significative dell’evoluzione della sua arte vi sono gli affreschi del palazzo arcivescovile di Udine (1726-30), le tele per la Scuola del Carmine a Venezia (1743), uno dei suoi capolavori, e gli affreschi per la residenza di Carlo Filippo di Greiffenklau a Würzburg (1751-53).

Guardando, oltre che a Ricci, a G. A. Pellegrini e L. Giordano, ma soprattutto al classicismo veronesiano, l’artista sviluppò una versione personale del rococò attraverso la ricerca di luminosità atmosferica e di un nuovo rapporto forma/luce/colore, che non mira allo sfaldamento del volume ma piuttosto sottolinea la solidità e il plasticismo della figura umana, anche con l’uso di tinte esaltate dalla luce solare. Nelle sue composizioni, spesso osservate con sottile ironia, coniugò arguzia narrativa e finzione scenica. Tiepolo assolse numerosissime commissioni di ogni genere.

Di notevole importanza e materia della conferenza di Vinigo di Cadore è l’opera grafica di Tiepolo, in particolare i disegni ed i loro colori (conservati soprattutto a Londra, Victoria and Albert Museum; Firenze, museo Horne; Stoccarda, Staatsgalerie; Venezia, museo Correr; Trieste, Museo Civico), in rapporto alla sua produzione pittorica, che seguono la sua evoluzione stilistica e ne rivelano la straordinaria fantasia e la vena satirica.

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Venezia nel rinascimento. Tiziano, Tintoretto, Veronese al museo Puskin di Mosca

Venezia nel rinascimento. Tiziano, Tintoretto, Veronese al museo Puskin di Mosca



VENEZIA DEL RINASCIMENTO. TIZIANO, TINTORETTO, VERONESE AL MUSEO PUSKIN DI MOSCA
BERNARD AIKEMA E THOMAS DALLA COSTA
DOMENICA 13 AGOSTO 2017 ORE 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore


Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte.E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

Thomas Dalla Costa, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 2012 discutendo una tesi che indagava l’organizzazione e i processi operativi della bottega di Paolo Veronese, nel 2014 Thomas Dalla Costa è stato assistente curatore per la mostra monografica “Paolo Veronese. L’illusione della realtà” (Verona, Palazzo della Gran Guardia). Nel 2015 è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Verona con un progetto che indagava la serie di dipinti con Venere e Adone prodotta da Tiziano e dalla sua bottega numerose volte nella sua carriera. Dal 2016 Thomas è Save Venice Research Fellow, collaborando ad un progetto editoriale incentrato su Jacopo Tintoretto. Recentemente ha curato, insieme a Viktoria Markova, la mostra “Venezia Rinascimento: Tiziano, Tintoretto, Veronese”, inaugurata lo scorso 8 giugno al Museo Pushkin di Mosca.

Tiziano e la pittura veneziana del Cinquecento: le mostre di Madrid e Mosca
Nella storia dell’arte non sono molte le culture che ebbero il merito di impostare la propria dimensione estetica con orgoglio e risolutezza, oltre che con la consapevolezza dell’importanza storica che si apprestavano a rivestire. Tra queste vi è senza dubbio la pittura veneziana del Cinquecento, con i suoi numerosi protagonisti guidati da Tiziano  Vecellio, artisti che contribuirono alla formazione della cultura estetica europea, influendo in maniera determinante sull’arte dei secoli successivi.

Per questo ancora oggi la pittura veneziana del XVI secolo è oggetto di ammirazione, oltre che di studi e progetti espositivi che riscuotono grande successo, come le due mostre del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e del Museo di Belle Arti A.S. Pušhkin di Mosca. In entrambe le esposizioni Tiziano ha ricoperto il ruolo di protagonista: attraverso il racconto di due studiosi coinvolti a vario titolo nella loro ideazione e organizzazione, questa conferenza mira a chiarire gli aspetti più significativi delle due prestigiose iniziative. 

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