CONCERTO FINALE "ECHI DELLA NATURA" AL FORTE DI MONTE RICCO

CONCERTO FINALE AL FORTE DI MONTE RICCO
CON I GIOVANI PARTECIPANTI AL WORKSHOP DI VIOLINO PER IL FESTIVAL “GLI ECHI DELLA NATURA”

Docenti: Corinna Canzian, Mattia Tonon e Matteo Manzitti 

Domenica 11 agosto ore 18.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore

La terza edizione di Workshop di Violino da quest’anno rientra nel neonato Festival “Gli Echi della Natura”. Destinato ai giovani che soggiornano nella residenza d’artista di Pieve di Cadore, il Workshop di Violino è diretto dai violinisti Corinna Canzian e Mattia Tonon e al compositore Matteo Manzitti. I violinisti, provenienti da tutta Italia, sono stati impegnati nei diversi luoghi del centro storico di Pieve di Cadore, così da inondare di note per un’intera settimana musei e strade, come già sperimentato con successo gli scorsi due anni.  Lezioni individuali, laboratori collettivi, training su come affrontare la paura da palcoscenico, uno speciale laboratorio per imparare a comporre e una caccia al tesoro musicale ed ecologica denominata “Music Game Dolomitico!”. Il corso si conclude domenica 11 agosto dalle ore 18.00 con il tradizionale concerto al Forte di Monte Ricco, nei cui spazi si svolgeranno anche prove aperte al pubblico, così come al Museo dell’Occhiale. La terza edizione del Workshop di Violino si è arricchita di performance, di momenti di socializzazione e di conoscenza delle istituzioni culturali di Pieve. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, in collaborazione con Dolomiti Symphonia e il Forte di Monte Ricco, con il sostegno della Cassa Rurale e Artigiana di Cortina d’Ampezzo. Inoltre conferma come i corsi di formazione giovanile possano divenire un arricchimento per la comunità e promuovere il turismo culturale.


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BERNARD AIKEMA - Tiziano e Rembrandt

BERNARD AIKEMA

Tiziano e Rembrandt

Sabato 10 agosto ore 17.30
Grand Hotel Savoia – Cortina d’Ampezzo 

Tiziano e Rembrandt. L’arte di Rembrandt è profondamente segnata dalla pittura del Rinascimento italiano. Con Tiziano, in particolare, Rembrandt, alla pari dei suoi grandi (quasi) contemporanei Rubens e Velazquez, si è misurato a vari livelli e in vari istanze della sua carriera. La conferenza esplora questo “dialogo artistico” epocale, che dalla parte dell’artista olandese si esprime nella pittura religiosa, negli autoritratti ma anche nei suoi disegni, nell’arte grafica e al livello “ideologico”: Tiziano era un pittore umanistico di corte, e Rembrandt, negli ambienti borghesi ma ricchi ed ambiziosi di Amsterdam, in qualche modo aspirava a seguire il suo esempio.

Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

 


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LAURA MARCHESINI - FIOR DI BARBA. LA BARBA NELLA PITTURA VENETA

LAURA MARCHESINI

Fior di Barba
La barba nella pittura veneta


Giovedì 8 agosto ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore    

Attraverso l’esame di alcuni dipinti dal XVI al XIX secolo Laura Marchesini tenterà di ripercorrere la storia della barba e i significati che questo virile ornamento ha assunto nel corso dei secoli. L’esame iconografico delle opere sarà supportato ed arricchito dalle fonti coeve, come -solo per citarne alcuni – il trattato di Giovanni Battista della Porta, Della fisionomia dell’huomo (1598) o il testo della monaca Arcangela Tarrabotti, Antisatira in risposta al lusso Donnesco stampato a Venezia nel 1644, che permetteranno di meglio comprendere significati nascosti e codici sociali sottesi alle differenti fogge della barba. L’analisi si concentrerà prevalentemente su esempi veneti attardandosi attorno a Tiziano alla sua scuola e ai suoi contemporanei. Tuttavia una ricostruzione “evolutiva” dell’atteggiamento e dell’interesse per la barba nei secoli ne fornisce una lettura più completa e significativa, che rivela interessanti interpretazioni sul ritorno di moda della barba anche ai giorni nostri.

Laura Marchesini, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, consegue il Diplôme de recherche appliqueé (DRA) presso l’Ecole du Louvre di Parigi. Nello stesso periodo collabora alla realizzazione di sette mostre sul disegno italiano del XVII e XVIII secolo per il Museo del Louvre e collabora con la biblioteca dell’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi. Cura la didattica per bambini e adulti per Museo di Arte Sacra di S. Giovanni in Persiceto (BO) e cura il coordinamento scientifico delle sue mostre, come quella di Niccolò da Bologna, del 2008. Nello stesso anno sotto la direzione della prof.ssa Gisella Cantino Wattagin dell’Università degli Studi del

Nel gennaio 2010 entra a far parte dell’equipe di Maurizio Nobile, dove ricopre il ruolo di assistente di galleria per la sede di Bologna. Nel 2011 si occupa del coordinamento scientifico della mostra La donna tra il Sacro e il Profano, per conto dall’Associazione Antiquari di Bologna. Attualmente collabora con la Pinacoteca di Pieve di Cento al progetto di apertura della nuova sede.

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FRANCESCO DALLA LIBERA IN CONCERTO

FRANCESCO DALLA LIBERA

Concerto per violoncello

Mercoledì 7 agosto ore 21.00
Chiesa di San Lorenzo – Sottocastello di Pieve di Cadore     

Bach e Britten. Alfa e Omega del repertorio violoncellistico. Potrebbe iniziare così un ritratto del programma di questo concerto. E di certo non si sbaglierebbe ad attribuire a questi due autori il contributo più grande al repertorio per violoncello solo, strumento dalle molteplici possibilità tecniche ed espressive. Verrà eseguito anche un brano di musica contemporanea  Les Mots sont Allés di Luciano Berio, uno degli esponenti più prestigiosi dell’Avanguardia musicale del Novecento. Scritto nel 1979, si tratta certamente di un brano che sfrutta un linguaggio sonoro complesso, non immediato, composto di linee spezzate e intervalli ampi, ma non per questo meno ricco di fascino.

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DUO ANITYA IN CONCERTO

DUO ANITYA
GIORDANA CIAMPALINI, flauto
CRISTINA CENTA, arpa

Concerto con musiche di Bizet, Mascagni, Rossini, Donizetti e Mozart  


Martedì 6 agosto ore 21.00
Sala Polifunzionale – San Vito di Cadore     

Duo Anitya. Il nome della formazione prende spunto da uno dei concetti fondamentali della filosofia buddista: anitya è l’impermanenza, l’incessante divenire come lo è appunto la musica, mai uguale a se stessa per sua natura, mai statica e in un continuo mutare.

Il programma di questo concerto si basa tutto su famose arie d’opera di G. Bizet, P.Mascagni, G. Rossini, G. Donizetti, W. A. Mozart.

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BERNARD AIKEMA - GIORGIONE NEL '600

BERNARD AIKEMA

Giorgione nel ‘600

Martedì 6 agosto ore 18.00
Museo Vittorino Cazzetta – Selva di Cadore 

Giorgione nel ‘600La nostra immagine di Giorgione è contradditoria. Giorgione viene considerato il grande innovatore della pittura veneta (ed europea) nel primo Cinquecento, ma le opere a lui attribuite sono talmente differenti fra di loro che si stenta a credere che siano tutti di una stessa mano. Quale è, allora, il “vero Giorgione”, e qual’è, di conseguenza, il suo ruolo nella storiografia artistica? Nella conferenza verrà spiegato che il “mito” di Giorgione risalga, in buona parte, al Seicento, e che la nostra visione dell’artista va ri-definita, portando a risultati sorprendenti.

Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.


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I PIFARI DEL DOGE IN CONCERTO

I PIFARI DEL DOGE   

Concerto con musiche di Willaert, Merulo, Rossi, Parabosco, Castello


Lunedì 5 agosto ore 21.00
Chiesa di San Tommaso- Pozzale di Cadore    

I PIFARI DEL DOGE, con strumenti del ‘500 eseguono questo affascinante concerto che ci riporta alle atmosfere sonore del Rinascimento fino al Primo Barocco a Venezia.

Un gruppo di sei musicisti, specializzati nell’esecuzione di musiche veneziane con il titolo “Echi Veneziani”, propone pagine di Willaert, Merulo, Rossi, Parabosco, Castello, tutti compositori attivi a San Marco e nei palazzi nobili.

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DUO DIALOGANDO- CONCERTO DI MATTIA TONON E MONIKA MINAR

MATTIA TONON, violino
MONICA MINAR, chitarra  

Duo dialogando – Concerto


Venerdì 2 agosto ore 21.00
Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore    

Al Forte di Monte Ricco verrà eseguito questo concerto con alcune bellissime composizioni tratte dal ricco repertorio per violino e chitarra.

Si tratta soprattutto di brani di compositori ottocenteschi come Mauro Giuliani e Nicolò Paganini. Un omaggio infine al compositore Bartok, ungherese come la chitarrista Monika Minar, con le famose Danze Rumene.

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GIUSEPPE BARBERA E PATRIZIA BOSCHIERO - I giardini del tè di Dazhangshan

GIUSEPPE BARBERA E PATRIZIA BOSCHIERO

I giardini del tè di Dazhangshan
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019


Venerdì 2 agosto ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore    

Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica all’unanimità la trentesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019 a I giardini del tè di Dazhangshan, situati nella contea di Wuyuan, nella parte nord-orientale della provincia del Jiangxi, nella Cina meridionale. Ai piedi della montagna di Dazhangshan, un vasto sistema di rilievi collinari, più o meno ripidi, accoglie in questa regione le coltivazioni del tè: campi ondulati, inconfondibili per il disegno ordinato delle piantagioni che scorrono in forma di siepi parallele, e a tratti interrompono la copertura del manto boschivo o la distesa delle risaie nei fondivalle.
La pianta del tè (Camellia sinensis) – che in quest’area della Cina ha avuto buona parte delle sue origini storiche – dà forma e sostanza a un paesaggio contemporaneo che qui è stato in grado di raccogliere il senso della storia e di proiettare nel futuro il valore di un ambiente rurale nel quale l’uomo stabilisce una relazione di armonia con la natura.
La cura dell’uomo e le modalità attuali di conduzione agricola fanno sì che questo paesaggio si riveli con una particolare qualità estetica e manifesti connessioni profonde con tradizioni culturali antiche e insieme una significativa e puntuale adesione ai criteri agroecologici delle coltivazioni biologiche più attente. La sua costituzione e le modalità di lavoro dell’Associazione dei coltivatori di tè biologico di Dazhangshan hanno consentito, nel 2001, di ottenere il riconoscimento dell’Organizzazione del Commercio Equo Internazionale FLO (Fairtrade Labelling Organizations International), anche grazie alla “Legge sull’autogoverno della popolazione rurale della Repubblica Popolare Cinese”.

Giuseppe Barbera è professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari. Tra i suoi libri, “Tuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura” (Oscar Mondadori, Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour. 2007) e “Abbracciare gli alberi” (Il Saggiatore, 2017). Per il FAI ha curato il recupero della Kolymbetra nella Valle dei Templi e del giardino Donnafugata nell’isola di Pantelleria. È socio onorario AIAPP.

Patrizia Boschiero ha una formazione in campo umanistico e musicale; laureata in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 1990, ha frequentato corsi di specializzazione in redazione e coordinamento editoriale della Scuola di Editoria Piamarta a Milano (1991). Dopo alcune esperienze di lavoro di redazione con radiogiornali locali e diverse case editrici e riviste, nonché di insegnamento, dal 1992 inizia a collaborare con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, il cui settore edizioni coordina dal 1993. Dal 1994 è curatrice, con Domenico Luciani fino al 2014, con Luigi Latini dal 2015, e con i diversi esperti ogni volta coinvolti, dei dossier monografici dedicati annualmente ai luoghi designati dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino; dal 2008 è membro interno del Comitato scientifico della Fondazione, nel cui ambito si occupa in particolare delle edizioni e del coordinamento delle attività del Premio Carlo Scarpa. Ha all’attivo coordinamento e organizzazione di conferenze e seminari anche internazionali legati ai diversi ambiti di ricerca della Fondazione.

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MATTEO MANCINI - Tiziano e Leone Leoni. In Viaggio con il Principe Filippo D’Asburgo

Enrico Maria Dal Pozzolo presenta

MATTEO MANCINI

Tiziano e Leone Leoni.
In Viaggio con il Principe Filippo D’Asburgo


Mercoledì 31 luglio ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

In coincidenza con il giorno di Tutti i Santi del 1548 il giovane rampollo di Carlo V salpava dal Golfo di Roses presso Girona con destinazione a Genova, la prima tappa del suo periplo per i domini dei regni di suo padre, come recita l’inizio del frontespizio del Felicíssimo Viaje, la dettagliata cronaca di quel viaggio scritta da Juan Cristobal Calvete de Estrella, e soprattutto, pubblicata già nel 1552 a ridosso del rientro in Spagna del principe.

Una cronaca che ci ha raccontato – per filo e per segno – i trasferimenti, le feste, gli archi di trionfo, la presenza presso la corte del principe di protagonisti e personaggi secondari, ma che ha occultato un episodio centrale per la Storia dell’Arte del Cinquecento: durante circa due mesi della comitiva che accompagnava Filippo fecero parte due degli artisti più importanti dell’epoca, Tiziano Vecellio e Leone Leoni.
Comprendere l’importanza di quella doppia presenza si trasforma – nelle pagine di questo libro – in una avvincente avventura per i suoi protagonisti ma anche, e soprattutto, per provare a sciogliere alcuni dei nodi essenziali, tra silenzi, omissioni e fantasmi, di una delle relazioni di committenza tra le più importanti del Cinquecento che ebbe come protagonisti, per quasi trent’anni, proprio il giovane principe d’Asburgo e il pittore di Pieve di Cadore.

 Matteo Mancini (Roma 1968) dal 1999 è docente di Storia dell’Arte, prima all’Università di Venezia “Ca’ Foscari” e attualmente presso l’Università Complutense di Madri, dove è profesor Títular. E’ stato coordinatore delle attività culturali del Museo Nazionale del Prado e coordinatore della comunicazione e della diffusione delle mostre del Patrimonio Nazionale spagnolo.

Dedica i suoi studi e le sue ricerche alla pittura veneziana tra Cinque e Seicento e i suoi legami/conseguenze nella/sulla pittura spagnola ed europea dello stesso periodo. E’autore di numerosi articoli e libri dedicati a questi argomenti e, più in generale, alla Storia dell’Arte dell’Età Moderna, nonché alla valorizzazione e tutela del patrimonio artistico. Ha collaborato alla realizzazione di numerose mostre, come Carolus a Toledo, Der Späte Tizian a Vienna e a Venezia, La materia de los sueños a Valladolid, Cortes del Barocco a Madrid e Roma.

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