PIER NARCISO MASI - Concerto per pianoforte


Pier Narciso Masi

PIER NARCISO MASI, pianoforte

Concerto con musiche di Mozart, Beethoven, Schubert

Lunedì 12 agosto 2024 ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Pier Narciso Masi è attualmente uno dei rarissimi pianisti che abbia attraversato, nel pianoforte e nella musica da camera, ogni aspetto del grande repertorio. Innumerevoli sono i suoi concerti di musica da camera tenuti in ogni parte del mondo nelle più svariate formazioni con musicisti di chiarissima fama. A questa attività egli affianca una nutrita serie di recital e concerti con orchestra articolati soprattutto in programmi classico-romantici. Ha tenuto innumerevoli Concerti con grande unanime successo di pubblico e consenso di critica sia quale solista di Pianoforte che come Camerista, registrazioni Radio-TV, trasmissioni Radiotelevisive in Italia, Svizzera, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Norvegia, Spagna, Israele, Gran Bretagna, Irlanda, Canada, USA, Venezuela, Giappone. Didatta richiestissimo, partecipa a seminari e corsi di alto perfezionamento pianistici e/o cameristici. in Italia è stato docente di Musica da Camera presso l’Accademia Internazionale Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, mentre è spesso invitato dalle più importanti istituzioni a compiere seminari sia monografici che a tema o liberi sul repertorio per pianoforte. Svolge regolarmente attività di docente ospite per Master-Classico nei Conservatori di Stato. Presidente di giuria e membro in Concorsi Nazionali ed Internazionali di Pianoforte e/o Musica da Camera, può annoverare tra i suoi allievi pianistici e gruppi d’insieme numerosi vincitori di Concorsi o Rassegne Nazionali dai quali sono usciti concertisti già in carriera.

Ingresso libero

Per info e prenotazioni orchdolom.bl@virgilio.it

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STEFANIA MASON PRESENTA "TIZIANO SENZA FINE" - DOCUFILM


Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor  profano, 1515 ca., Galleria Borghese, Roma 

STEFANIA MASON presenta
Tiziano senza fine – Docufilm

Domenica 11 agosto 2024 ore 21.00
Sala polifunzionale Giovanni da Rin Fioretto – Vigo di Cadore

Dopo le proiezioni nazionali di Palazzo Reale di Milano, del teatro di Ca’ Foscari a Venezia, di Apriti Cinema presso gli Uffizi, della Galleria Borghese, dei Musei Civici agli Eremitani di Padova, dopo quelle internazionali all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e all’Institut Catholique di Parigi, il Docufilm Tiziano senza fine, prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Land Comunicazioni, sarà ospitato a Vigo di Cadore e presentato da Stefania Mason, Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

In soli 52 minuti viene raccontata la grandezza di un artista come Tiziano, lasciando parlare soprattutto le sue opere. Con semplicità narrativa e precisione storica il docufilm ne svela le radici, i contesti, i rapporti, la fortuna e pure le pene. Tiziano senza fine è un racconto della produzione artistica del maestro senza dimenticare una narrazione accurata delle sue vicende private, i rapporti con i committenti e la sua vita pubblica.

Le sue opere custodite in musei, palazzi e chiese, in Italia così come all’estero continuano ad affascinare, a raccontare e a ispirare di generazione in generazione.

I due registi, Luca e Nono Criscenti, hanno realizzato un racconto visivo accompagnato dalla narrazione di tre autorevoli storici dell’arte, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason, a cui va aggiunta la quarta voce, quella della musica di Matteo D’Amico.

Il risultato filmico si sgrana tra sguardi, voci, suoni: un insieme per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera di Tiziano, dai suoi primi passi ai suoi ultimi segni sulla tela. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo. La sua vita, la sua pittura: i personaggi che ha ritratto e i ritratti di sé stesso, le sfide, gli amori, le pene. Un percorso cronologico, con le voci dei tre studiosi che si alternano agli sguardi sui dipinti, colti nell’intero e sezionati nei dettagli, alla ricerca della loro identità. Sguardi senza voci, accompagnati dai suoni. Non tutte le opere, non un catalogo, ma quasi tutti i capolavori, scelti per tratteggiare al meglio le fasi della storia di Tiziano.

Quando scende dalle montagne del Cadore è solo un ragazzo. Arriva in una Venezia al culmine della sua gloria portando negli occhi i colori della sua terra. E riesce a raccogliere l’eredità di una grande tradizione pittorica, assorbendo le novità di Giovanni Bellini e lavorando fianco a fianco con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei tedeschi.

Da quel momento Tiziano non si ferma più, attraversa tutto il Rinascimento, contribuendo a scriverne la storia, per lasciare un’eredità che verrà raccolta dai più grandi maestri della pittura europea, da Rubens a Caravaggio, da Rembrandt a Velazquez, da Delacroix agli impressionisti francesi.

Un viaggio nel mondo di Tiziano, «il pittore più geniale e più innovativo» (Stefania Mason), «l’erede della cultura umanistica veneziana» (Enrico Maria Dal Pozzolo) e un artista che «dura secoli e rimane per secoli» (Augusto Gentili).

STEFANIA MASON è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.

I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi. È presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

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MIRIAM DAL DON e CARLO ROSSI - Concerto per violino e clavicembalo


MIRIAM DAL DON, violino  e  CARLO ROSSI, clavicembalo

MIRIAM DAL DON, violino

CARLO ROSSI, clavicembalo

Concerto con musiche di Vivaldi, Biber, Bach

Venerdì 9 agosto 2024 ore 21.00
Santuario del Cristo di Valcalda – Pieve di Cadore

Con autori che comprendono un periodo dal 1680 al 1767 circa, i due esecutori presentano grandi esempi di sonate e fantasie che appartengono alla scuola italiana, francese e tedesca del ‘700. Non solo con l’accompagnamento del clavicembalo per il basso continuo in sonate di Corelli, Vivaldi ed Handel ma anche con il violino solo (Fantasia di G. Ph. Telemann n.9 in si minore) e il clavicembalo solo (Sonata di Scarlatti K92 e Passacaglia in Sol minore di Muffat).

Miriam Dal Don è nata a Belluno dove ha iniziato lo studio del violino. Diplomata a 17 anni al Conservatorio di Trento sotto la guida di M.Spirk con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Ginevra con Corrado Romano ottenendo il Premier Prix de Virtuositè con menzione speciale di merito. Vincitrice del Concorso Biennale Nazionale di Violino di Vittorio Veneto nel 1988, si è imposta in importanti competizioni nazionali ed internazionali. Ha debuttato giovanissima con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da S. Accardo suonando il Concerto di Mendelssohn successivamente eseguito con l’Orchestre de la Suisse Romande e trasmesso dalla Radio Svizzera. Come solista ha suonato con l’Orchestra Verdi di Milano, con l’Orchestra sinfonica di Sanremo, Heilbronner Symphonie Orchester, la Filarmonia Veneta, Orchestra sinfonica della provincia di Matera, l’Orchestra da camera di Padova. Per 5 anni primo violino solista de “I Solisti Veneti”, ha suonato come solista nelle sale piu’ prestigiose (Carnegie Hall, Alice Tully Hall, Teatro Colon di Buenos Aires, Scala di Milano, Conservatorio di Milano.  Per la Stradivarius ha inciso dal vivo il Concerto di Maderna, Widmung e il Mosè di Paganini nella versione per orchestra d’archi con I Solisti Filarmonici Italiani. Per Amadeus ha inciso un CD con i Quintetti per clarinetto di Mozart e di Brahms con Alessandro Carbonare e l’Ottetto di Mendelsson. Le è stato conferito il Premio Foyer des Artistes in Campidoglio per la sua attività artistica.Dal novembre 2021 è primo violino presso il Teatro La Fenice di Venezia. E’ titolare della classe di violino al Conservatorio C. Pollini di Padova.

Carlo Steno Rossi, dopo il diploma di Pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste ed il diploma in Clavicembalo presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, ha frequentato la Schola Cantorum di Basilea, per lo studio di clavicembalo, organo e fortepiano. Tiene costantemente concerti sia come solista all’organo ed al clavicembalo che come continuista con diverse orchestre ed ensemble partecipando a Festival e Stagioni concertistiche nazionali ed internazionali in Italia ed all’estero (Germania, Svizzera, Austria, Polonia). Ha registrato in varie occasioni concertistiche per Radio Rai 3, Rai 5, la Radio Nazionale Polacca e per le etichette discografiche CPO e Dynamic. Per l’etichetta Deutsche Harmonia Mundi-SONY ha registrato con l’ensemble La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci – in veste di continuista e di solista all’organo – 2 CD con i Responsori per la Settimana Santa di Alessandro Scarlatti alternati a brani solistici all’organo composti dello stesso autore. Ha partecipato in qualità di continuista al cembalo alla realizzazione di prime esecuzioni in tempi moderni di varie opere ed oratori (Atenaide di A. Vivaldi – Radio Rai 3; Marcantonio e Cleopatra di J.A. Hasse – Rai 5; L’Olimpiade di B. Galuppi – DVD Dynamic; Vespro della Beata Vergine di O. Tarditi – Radio Rai 3; La Passione di Gesù Cristo Oratorio per Soli, Coro e orchestra di F. Paër – CD CPO).

Ingresso libero – Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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ENRICO MARIA DAL POZZOLO E CRISTINA FARNETTI -Sebastiano del Piombo. Suoni e colori tra Venezia e Roma (1501-1511)


Sebastiano del Piombo, Salomè con la testa del Battista, 1510 circa, National Gallery, Londra

ENRICO MARIA DAL POZZOLO E CRISTINA FARNETTI

Sebastiano del Piombo. Suoni e colori tra Venezia e Roma (1501-1511)

Venerdì 9 agosto 2024 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Sebastiano Luciani, un giovane veneziano nato sul 1485 e apprezzato per il talento di esecutore al liuto, si appassiona anche di pittura ed entra in contatto prima con Giovanni Bellini e poi con Giorgione. Con quest’ultimo collabora nell’esecuzione dei Tre filosofi e, probabilmente, di altre sue opere. Riceve ben presto commissioni pubbliche e da importanti collezionisti privati, finché nel 1511 Agostino Chigi, il banchiere del papa in visita alla Serenissima, lo conduce a Roma. Per lui affresca la loggia della villa sul Tevere, e con Raffaello vi compone uno straordinario dittico sul doloroso amore di Polifemo per Galatea. Viene poi folgorato dall’incontro con Michelangelo, che segnerà il prosieguo della sua carriera nell’Urbe, dove molti anni dopo acquisirà l’appellativo di “del Piombo”.

Nella conferenza Enrico Maria Dal Pozzolo e Cristina Farnetti presentano il loro libro – di imminente pubblicazione (editore ZeL) – in cui si analizza il percorso pittorico di Sebastiano tra il 1505 e il 1511/12, ricomponendone il catalogo giovanile con numerose novità. Ma si imposta anche un tema finora mai affrontato compiutamente: quello dei pittori/musici nell’Italia del Rinascimento, che vide anche, intorno al 1501, la rivoluzione nell’editoria musicale operata da Ottaviano Petrucci in laguna. Il risultato è un sorprendente mosaico culturale, dove non esistono steccati tra le varie arti bensì esperimenti, sfide, recuperi dall’antico e innovazioni che collegano – e accendono – Venezia, le corti padane e Roma.

ENRICO MARIA DAL POZZOLO Nato a Padova, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici (su artisti quali Lorenzo Lotto, Giovanni Bonconsiglio, Giorgione, Simone Peterzano, El Greco – ma anche su temi iconografici, di storia del mercato artistico e della falsificazione), articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia (Palazzo Ducale, Museo Correr), Roma (Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo), Madrid (Prado) e Londra (National Gallery of Art). All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”). Ha curato il catalogo Lorenzo Lotto. Catalogo generale dei dipinti ed insieme a Cristina Farnetti il volume Sebastiano del Piombo. Suoni e colori tra Venezia e Roma (1501-1511).

CRISTINA FARNETTI coltiva da sempre studi classici e musicali. Di mestiere fa l’archivista presso la Direzione Generale archivi del Ministero della Cultura. Di recente ha curato la riedizione della Galerie de Florence di Alexandre Dumas e con Matteo Melchiorre ha curato la mostra su Il Giorgione di Dumas a Castelfranco Veneto. Ha collaborato con Enrico Maria Dal Pozzolo nella redazione del volume Sebastiano del Piombo. Suoni e colori tra Venezia e Roma (1501-1511).

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NICCOLO' AMPEZZAN e SILVIA TESSARI - concerto per violino e pianoforte


NICCOLO’ AMPEZZAN, violino  e  SILVIA TESSARI pianoforte

NICCOLO’ AMPEZZAN, violino
SILVIA TESSARI pianoforte

Concerto con musiche di Faurè, Sarasate, Saint Saens

Giovedì 8 agosto 2024 ore 21.00
Sala Polifunzionale  – San Vito di Cadore

Il repertorio per violino e pianoforte è molto vasto e famosi compositori come Mozart, Beethoven, Schubert, Brahms, Schumann, Debussy, Ravel, Prokofiev, per citarne alcuni, hanno scritto per questa formazione cameristica.

Il programma scelto da Niccolò Ampezzan, giovane violinista bellunese, è particolare e ricercato in quanto comprende brani di autori meno noti ma non per questo meno interessanti.

Pabolo de Sarasate, violinista e compositore spagnolo, esordì come violinista a soli 17 anni a Londra e da quel momento ebbe una carriera folgorante. Compose, soprattutto per il suo strumento, moltissimi capricci, fantasie, danze, ecc.

Camille Saint Saens, talento precoce, iniziò a studiare pianoforte a tre anni e a cinque debuttò in un concerto. Scrisse molta musica orchestrale e diverse opere teatrali di cui la piùnota è Sansone e Dalila. Le sue composizioni più conosciute sono però il Carnevale degli animali e il poema sinfonico Danza Macabra.

Gabriel Faurè è stato un compositore e organista francese. Insieme aDebussy, Ravel e Saint Saens, è considerato uno dei grandi musicisti francesi della fine delXIX secolo e dell’inizio delXX secolo

Le opere di Faurè, di fattura classica, si distinguono tanto per la finezza della loro melodia, quanto per l’equilibrio della loro composizione. Il linguaggio armonico di Gabriel Faurè è ancora oggi studiato nei conservatori. Ha uno stile di scrittura a parti intere, che presenta numerose idee originali.

Ingresso libero – Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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FRANCESCA DEL TORRE - I Bassano in mostra a Vienna


Jacopo Bassano, Estate, Vienna Kunsthistorisches Museum Gemäldegalerie

FRANCESCA DEL TORRE

I Bassano in mostra a Vienna

Mercoledì 7 agosto 2024 ore 18.00
Sala Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo

Nella primavera del 2025 Il Kunsthistorisches Museum inaugurerà una grande mostra dedicata al rapporto tra natura, uomo e tempo nel Rinascimento europeo. Un elemento chiave del concetto espositivo è la misurazione del tempo, in particolare la relazione tra l’uomo, l’universo e la creazione, che viene visualizzata nelle rappresentazioni delle stagioni e dei mesi.

Al centro della mostra stanno le opere di Pieter Bruegel il Vecchio, Giuseppe Arcimboldo, Jacopo, Francesco e Leandro Bassano che saranno affiancate da calendari, manoscritti, trattati di agricoltura, strumenti scientifici, orologi e globi, oltre ad arazzi e sculture in una combinazione attraente e coinvolgente di diversi media.

 FRANCESCA DEL TORRE ha studiato storia dell’arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo aver collaborato con il Museo Civico di Treviso ed il Museo Archeologico Provinciale di Torcello è stata assistente del Direttore presso l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini di Venezia. Ha partecipato alla realizzazione di diversi progetti espositivi presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna dove ha condotto il progetto di ricerca sulle opere dei Bassano nelle collezioni imperiali. Dal 2011 è curatrice della pittura italiana del Rinascimento nello stesso museo. I suoi interessi spaziano tra la pittura veneziana del XVI secolo; la grafica e la pittura veneziana del XVIII secolo; il collezionismo d’arte in epoca moderna.

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Duo Tonon - Blanco in concerto


DUO BLANCO TONON

MATTIA TONON, violino e  ALESSANDRO BLANCO, chitarra

Concerto con musiche di Paganini e Giuliani

Martedì 6 agosto 2024 ore 21.00
Chiesa di san Candido – Tai di Cadore

Il duo Mattia Tonon, violino e Alessandro Blanco, chitarra, propongono un programma ottocentesco con composizioni di due grandi musicisti che, nella storia musicale, hanno valorizzato questi due strumenti, sia nella cantabilità, sia nel virtuosismo.

Niccolò Paganini, (1782-1840), fu indubbiamente il più grande violinista dell’Ottocento. Era dotato di una tecnica straordinaria e le sue composizioni erano considerate ineseguibili da chiunque altro. Era velocissimo, compiva salti melodici di diverse ottave, eseguiva lunghi passi con accordi che coprivano tutte e quattro le corde ed alternava velocemente note eseguite con l’arco e note pizzicate alla mano sinistra. Famoso soprattutto per i 24 Capricci per violino solo ed i concerti per violino e orchestra, ha scritto però moltissime composizioni per musica da camera.

Mauro Giuliani (1781-1829) si mise ben presto in luce come straordinario virtuoso di uno strumento fino ad allora ritenuto marginale, folcloristico oppure riservato al privato svago musicale dilettantistico. Nel 1808 eseguì a Vienna per la prima volta il primo concerto per chitarra e orchestra op.30 con grande successo e che fece rivalutare questo strumento anche da grandi compositori come Beethoven. Era definito il “Paganini della chitarra” e conquistò la stima e l’amicizia di Paganini stesso.

Ingresso libero – Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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MICHEL HOCHMANN - Tintoretto e il paesaggio


Jacopo Tintoretto, Santa Maria egiziaca, Scuola Grande di San Rocco, Venezia

MICHEL HOCHMANN

Tintoretto e il paesaggio 

Lunedì 5 agosto 2024 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Michel Hochmann affronterà una serie di questioni riguardanti il ruolo di Tintoretto nel campo della pittura di paesaggio, un tema che è stato oggetto di un recente convegno. Bisogna innanzitutto cercare di capire il ruolo dei collaboratori del pittore e di verificare le affermazioni di Carlo Ridolfi riguardanti la presenza di Fiamminghi nella sua bottega (quella di Paolo Fiammingo e di Maarten de Vos in particolare). Cercherà inoltre di descrivere come i paesaggi di Jacopo s’inseriscano nella tradizione veneziana in questo campo, i suoi rapporti con i suoi contemporanei (Tiziano e Lambert Sustris) e quali sono gli aspetti originali del suo approccio. Per concludere, tenterà di esplorare nuove domande riguardanti la pittura di paesaggio che sono emerse negli ultimi anni, il rapporto con la cartografia, per esempio, o la questione del paesaggio sacro, con un paragone tra le tele della sala terrena della Scuola di San Rocco e le stampe di Girolamo Muziano.

MICHEL HOCHMANN Président d’études all’Ecole Pratique des Hautes Etudes a Parigi, è grande specialista dell’arte del Rinascimento e di committenza e collezionismo a Venezia.

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NAIMA SAXOPHONE QUARTET in concerto

Naima Saxophone Quartet

Concerto con musiche di Bozza, Singelèe, Glazunov, Nyman

Sabato 3 agosto 2024 ore 21.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore

Il “Naima Saxophone Quartet” risponde all’esigenza artistica di quattro giovani musicisti che vogliono suonare insieme, tutti studenti della classe di saxofono del conservatorio J. Tomadini di Udine sotto la guida del maestro Fabrizio Paoletti. Il quartetto si forma all’inizio dell’anno accademico 2022-2023, con la scelta del nome “Naima” che deriva da una delle composizioni più celebri del sassofonista John Coltrane. Il gruppo propone brani tendenzialmente classici (ma non solo), e si esibisce in svariati concerti sul territorio friulano e anche fuori regione. I suoi componenti hanno partecipato a master con alcuni tra musicisti e sassofonisti più importanti del panorama musicale attuale, tra i quali si menzionano: Sergej Kolesov, Valentin Kovalev, Quartetto Saxofollia, Quartetto Accademia, Jacopo Taddei, Omar Zoboli. Tra i premi spicca il recente “3º premio” al concorso musicale internazionale di Palmanova ed. 2023 nella categoria musica da camera.

Il programma del concerto del 3 agosto comprende: DOMENICO SCARLATTI (1685-1757) Tre Pezzi – K427, K474, K519, J.B. SINGELEE’ (1812-1875) Premier Quatour op.53, E. BOZZA (1905-1991) Andante et Scherzo,  ALEXANDER GLAZUNOV  (1865-1936) Quartetto op.109 ), PEDRO ITURRALDE (1929-2020) Pequena Czarda,  MICHAEL NYMAN (1944 – )Songs for Tony.

Ingresso libero – Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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QUINTETTO per clarinetto e archi in concerto

QUINTETTO per clarinetto e archi

Concerto con musiche di Brahms

Venerdì 2 agosto 2024 ore 21.00
Chiesa di san Bartolomeo – Nebbiù di Cadore

Il quintetto con clarinetto ed archi di J. Brahms op. 115 in Si minore, scritto nell’estate del 1891, è un’opera straordinaria, una delle più alte di tutta la letteratura musicale. È interessante una citazione di Massimo Mila (1910-1988) grande studioso ed insegnante di Storia della Musica al Conservatorio Verdi di Torino, che così scrive in un saggio su Brahms:” Il tessuto fitto ed omogeneo della variazione si stende con una continuità che fa pensare alla fluidità del colore di Tiziano quasi centenario, dove tutti i grumi sono disciolti, ogni residuo di materia è scomparso e il colore non è più che una luce ovunque diffusa, che invade ogni aspetto del creato. Così la musica del Quintetto fluisce con altrettanta piana naturalezza, la musica non ha più nulla della fragilità dei solidi ma presenta piuttosto la docile duttilità degli elementi liquidi o gassosi…”.

Quando Brahms entra in contatto con l’eccellente orchestra di Meninge in Germania, che eseguì per prima la Sinfonia n.4, ascolta l’eccellente clarinettista Muhlfeld e resta colpito dalla bravura e dal suono di questo musicista. Anche da questa positiva impressione nasce l’ispirazione di comporre un quintetto con uno strumento a fiato dal timbro vellutato, scuro e malinconico ma trattato al pari degli archi con cui dialoga.

Ingresso libero – Per info e prenotazioni: orchdolom.bl@virgilio.it

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