BERNARD AIKEMA - JHERONIMUS BOSCH TRA L’ITALIA E LA SPAGNA
BERNARD AIKEMA
Jheronimus Bosch tra l’Italia e la Spagna
Sabato 8 agosto ore 18.00
Museo Vittorino Cazzetta – Selva di Cadore
Jheronimus Bosch è uno degli artisti più affascinanti dell’epoca moderna. La sua fama nasce, paradossalmente, non nei Paesi Bassi dove l’artista era nato e dove ha trascorso la sua intera esistenza terrena, ma nel mondo mediterraneo, fra la Spagna e l’Italia. Infatti, i primi collezionisti e commentatori di Bosch vivevano fra il Veneto e la Lombardia, e negli ambienti di corte spagnoli.
É nell’universo mediterraneo che le opere “oniriche” di Bosch venivano apprezzato perchè appellarono al gusto dello strano, dell’irregolare, del cosiddetto “antirinascimento”. È questo il tema di una mostra ambiziosa in preparazione per l’anno 2020, e che verrà illustrato nella conferenza.
Si porterà il pubblico “dietro le quinte” dell’organizzazione di un grande progetto scientifico ed espositivo.
Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.
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SILVIA TESSARI- CONCERTO PER PIANOFORTE CON MUSICHE DI BEETHOVEN, SCHUBERT, LISZT, CHOPIN
SILVIA TESSARI
Concerto per pianoforte con musiche di Beethoven, Schubert, Liszt, Chopin
Giovedì 6 agosto ore 21.00
Auditorium Cos.mo – Pieve di Cadore
Un concerto che rende omaggio al grande L.V. Beethoven di cui ricorre quest’anno il 250° della nascita, con l’esecuzione del famoso Inno alla Gioia nella versione di F. Liszt. Walzer, Mazurke e Notturni di Chopin e la celebre Ave Maria di F. Schubert nella versione arrangiata da Liszt per chiudere con la cantabilità e l’espressività romantica.
Silvia Tessari, dopo aver studiato pianoforte al Conservatorio Statale “C. Pollini” di Padova, nel 2012 ottiene il diploma di alto perfezionamento in pianoforte all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con il massimo dei voti. Premiata in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali e attiva come concertista in Italia e all’estero, dal 2017 dirige e coordina il concorso internazionale di composizione “Dante Moro” per pianoforte e orchestra, patrocinato dalla Regione Veneto.
Su prenotazione telefonare a 3331542749 orchdolom.bl@virgilio.it
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FRANCESCA COCCHIARA -LA COLLEZIONE DI STAMPE TIZIANESCHE DELLA DONAZIONE LUIGINA E CARMELO PALUDETTI
FRANCESCA COCCHIARA
La collezione di stampe tizianesche della donazione Luigina e Carmelo Paludetti
Mercoledì 5 agosto ore 18.00
Nuova Terrazza del Ristorante La Suite – Pieve di Cadore
Durante l’incontro verrà presentato, per la prima volta, il nuovo straordinario nucleo di 110 stampe tizianesche provenienti dalla collezione padovana “Bottega delle Arti – Stampe Antiche” di Claudio Ceccato, acquisito e donato alla Fondazione, con grande magnanimità e lungimiranza, dalla coppia di soci fondatori Luigina e Carmelo Paludetti, cui il fondo verrà intitolato.
Esso andrà ad incrementare la già ricca raccolta in possesso della Fondazione che, unitamente al nucleo storicizzato della Magnifica Comunità, porterà Pieve di Cadore a divenire un punto di riferimento ineludibile in questo settore, il primo in Italia, sia per numero, che per qualità, rarità e interesse storico-collezionistico e documentario dei pezzi.
Sarà questa anche l’occasione in cui la curatrice della Raccolta di stampe della Fondazione, Francesca Cocchiara, predisporrà – sempre presso la Casa di Tiziano l’Oratore – una piccola ma significativa esposizione di alcuni tra gli esemplari migliori del nuovo nucleo, presentati per lo più in ordine cronologico, mantenendo un criterio di qualità e rigore scientifico.
Sfileranno, dunque, una serie di opere di prim’ordine in ottimo stato conservativo, soprattutto di alta epoca, come ben quattro xilografie originali, tra cui il celeberrimo Paesaggio con mungitrice e un’aquila attribuito a Niccolò Boldrini, accanto ad eccezionali bulini di Cornelis Cort e Martino Rota, alcuni tra i collaboratori più stretti di Tiziano, ma anche prodigiosi fogli del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, alcuni acquerellati e di grandi dimensioni, ad attestare una fortuna iconografica dell’opus tizianesca sempre molto sostenuta nell’arco dei secoli.
Francesca Cocchiara, si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Ca’ Foscari a Venezia, con una tesi sulla giovinezza di Jacopo Tintoretto (relatore Augusto Gentili), e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Verona, con un elaborato sul tema de Il libro illustrato veneziano del Seicento (tutor Bernard Aikema), da cui nel 2010 ha tratto un volume monografico pubblicato dalla casa editrice Il Prato (Saonara, Pd). Nel 2003 ha svolto un internship al Department of Prints and Drawings del British Museum di Londra, redigendo le schede informatizzate delle incisioni italiane del XV secolo (tutor Hugo Chapman). Ha frequentato vari seminari interculturali, ha partecipato a convegni di settore e pubblicato saggi specialistici in “Venezia Cinquecento”, “Arte Veneta”, “Il Santo” e “Paratesto”, collaborando ai cataloghi scientifici di musei e mostre nazionali e internazionali. È ora curatrice della Raccolta di stampe tizianesche della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore di Pieve di Cadore, impegnandosi nella sua catalogazione scientifica, conservazione, divulgazione e valorizzazione.
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STEFANIA MASON - LEPANTO 1571: LA BATTAGLIA, GLI EROI, LA SANTA NELLE IMMAGINI
STEFANIA MASON
Lepanto 1571: la battaglia, gli eroi, la santa nelle immagini del tempo
Martedì 4 agosto ore 18.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore
La conferenza verterà sulla produzione pittorica veneziana originata intorno all’evento Lepanto, ai suoi antefatti, ai suoi protagonisti, alle sue ripercussioni.
Saranno indagate non solo la raffigurazione di una delle più importanti battaglie navali nella storia europea, vista da parte della Serenissima Repubblica, ma anche la devozione alla santa nel cui giorno la flotta cristiana conquistò la vittoria, i ritratti degli eroi, la celebrazione pubblica in Palazzo Ducale e i risvolti politici sottesi. I dipinti di Tintoretto e Veronese (e altri), dunque, come eloquente espressione delle grandi vicende storiche nel cui ambito sono stati creati.
Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine. Le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura e alla grafica veneta, tra Quattrocento e Seicento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, a Carpaccio, allo studio sistematico di Palma il Giovane, alla bottega di Jacopo Bassano, a Sebastiano Mazzoni e alla pittura su pietra nera. Ha ideato e diretto il progetto “Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento”, curando i tre volumi (2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Ha curato Rencontres à Venise, l’esposizione sulla pittura veneta del Seicento tenutasi al Palais Fesch di Ajaccio nel 2018 e partecipato con due saggi alle mostre di Colonia/Parigi e Venezia/Washington (2018-2019) dedicate a Tintoretto. Fa parte del comitato scientifico delle riviste “Arte Veneta”, “Studi tizianeschi”, ArtsItalies” ed è membro del Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto.
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BERNARD AIKEMA - JAN VAN EYCK E LA PITTURA EUROPEA
BERNARD AIKEMA
Jan van Eyck e la pittura europea
Lunedì 3 agosto ore 18.00
Chiesa di S. Giovanni Battista – Vinigo di Cadore
Il 1 febbraio 2020 è stata inaugurata a Ghent una mostra che per certi versi rappresenta l’esposizione del secolo. Il tema era Jan van Eyck, il più grande pittore fiammingo ed europeo del Quattrocento (ed oltre). In effetti, l’”invenzione” della pittura come la conosciamo noi è da attribuire, nella nostra idea, al grandissimo pittore fiammingo.
Purtroppo la mostra è stata chiusa anzitempo, a causa del Coronavirus, e non tutti hanno potuto approfittare dell’occasione, unica ed irripetibile, di vedere i capolavori eyckiani in un questa magnifica presentazione monografica. Nella conferenza si evocherà la mostra e si illustrerà come le opere di Van Eyck abbiano determinato lo sviluppo della pittura europea del Quattrocento.
Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.
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ENRICO MARIA DAL POZZOLO - LE LIBERTA' DI LAVINIA FONTANA
ENRICO MARIA DAL POZZOLO
Le libertà di Lavinia Fontana
Mercoledì 29 luglio ore 18.00
Sala Cultura Don Pietro Alverà – Cortina d’Ampezzo
Lavinia Fontana fu una delle pittrici italiane più ammirate del secondo ‘500 e del primo ‘600. Bolognese di nascita, e figlia di uno dei pittori più in vista dello stato della Chiesa (Prospero Fontana), ebbe un’attività indefessa, che la portò a sperimentare soluzioni molto moderne nel campo dei ritratti, della pittura sacra, del paesaggio, della mitologia, dell’erotismo.
Una recente mostra al Prado l’ha messa in confronto con la cremonese Sofonisba Anguissola, un’altra eroina della pittura dell’epoca.
Enrico Maria Dal Pozzolo, padovano, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici (su artisti quali Lorenzo Lotto, Giovanni Bonconsiglio, Giorgione, Simone Peterzano, El Greco – ma anche su temi iconografici, di storia del mercato artistico e della falsificazione), articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia (Palazzo Ducale, Museo Correr), Roma (Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo), Madrid (Prado) e Londra (National Gallery of Art). All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”).
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Comunicato stampa Estate Tizianesca 2020
COMUNICATO STAMPA
Estate tizianesca 2020
Anche quest’anno si terranno gli incontri dell’Estate tizianesca. La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore ha scelto di rinnovare l’appuntamento con il suo pubblico, nel rispetto delle regole imposte per la sicurezza sanitaria, garantendo il distanziamento nelle sale e favorendo gli incontri all’aperto.
Grazie alla collaborazione con diverse istituzioni cadorine e ampezzane gli incontri, pur ridotti nel numero, ma i temi presentati sono di grande interesse. Nella rassegna di quest’anno i laboratori e i workshop occupano uno spazio rilevante, tanto da essere destinati a tutte le età, soprattutto ai giovani, la cui formazione è stata interrotta dalla chiusura delle scuole: i corsi sull’educazione alla musica e ai suoni della natura sono curati dalla violinista Silvia Rinaldi (per i bimbi più piccoli con genitori) si terranno entro la cinta muraria della chiesa di S. Bartolomeo Vecchia di Nebbiù. Un secondo laboratorio si terrà al parco Roccolo di Pieve per favorire le emozioni sonore nei bambini dai sei ai 10 anni. Sarà l’occasione per proporre ai piccoli diverse tipologie di suono, stimolando la loro curiosità e immaginazione.
Si ripropone, grazie al gradimento degli anni scorsi, il workshop di violino curato da Corinna Canzian e da Mattia Tonon. Vi saranno le consuete prove di violino dei ragazzi in piazza Tiziano, si prevedono escursioni didattiche nel bosco alla ricerca del legno pregiato, con un tour guidato dai maestri liutai. Immersioni nella natura daranno ai giovani la possibilità di stare insieme e di imparare, nonché di scambiarsi esperienze, ma in sicurezza. Il corso di violino avrà termine con il tradizionale concerto al Forte di Monte Ricco, ma all’aperto.
Il Forte è stato il luogo dove ha avuto inizio al primo corso, quello di pratiche artistiche, iniziato già dal 6 luglio e destinato ai ragazzi del Liceo Artistico del Polo Scolastico Val Boite, un’esperienza formativa gradita sia dagli studenti che dai genitori.
Sono due i recital su Tiziano in calendario organizzati dalla Magnifica Comunità: quello di Antonio Chiades accompagnato da pianoforte di Carlo De Battista per il 25 luglio e quello di Francesco Chiamulera per il 27 agosto, entrambi al COS.mo di Pieve.
Enrico Dal Pozzolo sarà presente già dal 24 luglio nella chiesa di Vinigo con El Greco a Toledo, poi il 28 al Cos.mo condurrà il pubblico verso una lettura appassionante dagli esiti sconcertanti de La vecchia di Giorgione. Terminerà il ciclo a Cortina, il 29, alla sala Cultura, con Le libertà di Lavinia Fontana.
Bernard Aikema riporta il pubblico verso la dimensione europea proponendo Jan Van Eyck e la pittura europea (chiesa di Vinigo il 3 agosto) e Jheronimus Bosch tra l’Italia e la Spagna, quest’ultimo argomento scelto per gli appassionati del Museo Cazzetta di Selva di Cadore l’8 agosto. Termina il suo ciclo a Cortina, il 12 agosto ritornando su La tempesta con una lettura dell’opera giorgionesca.
La battaglia di Lepanto viene ricostruita impeccabilmente attraverso i dipinti e significati allegorici da Stefania Mason, la storica dell’arte che ripercorre vicende e contesti su un argomento chiesto dal pubblico. Si terrà al COS.mo il 4 agosto. La stessa studiosa tratterà in due occasioni Carpaccio: la prima a Selva di Cadore, l’11 agosto, proponendo alcune notizie e riflessioni in anteprima della futura mostra, la seconda, il 20 agosto a Cortina, con il tema Carpaccio tra Venezia e l’Oriente Non poteva mancare l’argomento peste con tutte le relative immagini allegoriche e votive raccontate dalla storica veneziana per il suo pubblico che da anni la segue a Calalzo, con un appuntamento per la sera del 19 agosto nella sala del Municipio.
Ancora nella chiesa di S. Giovanni Battista di Vinigo, Dulcia Meijers presenterà uno spaccato di Venezia del’700 con Il mondo novo: arte e società veneziana all’epoca dei Tiepolo, una lettura non solo iconografica proposta dalla studiosa olandese.
Il più grande restauro su un’opera di Tiziano è in corso a Venezia, grazie all’intervento di Save Venice, nella chiesa dei Frari: si tratta del delicato intervento sulla grande pala dell’Assunta. Il 18 agosto al COS.mo di Pieve il restauratore della pala, Giulio Bono, spiegherà al pubblico tutti i segreti dell’opera di Tiziano e che cosa sta emergendo dal restauro.
Si segnala anche l’evento espositivo della durata di poche ore del 5 agosto: verrà presentata la donazione di stampe dovuta alla generosità di Luigina e Carmelo Paludetti, con una presentazione all’aperto, alla quale seguirà la mostra nella Casa di Tiziano l’Oratore curata da Francesca Cocchiara, la responsabile della raccolta di stampe della Fondazione tizianesca. Saranno esposte le stampe più pregiate, dalle xilografie cinquecentesche ai magnifici bulini seicenteschi. Una raccolta che, insieme alla collezione della Magnifica Comunità, farà di Pieve di Cadore il centro internazionale tra i più importanti di documentazione sulla fama di Tiziano nei secoli attraverso la stampa. Un’occasione da non perdere.
La collaborazione con Dolomiti Symphonia di Delio Cassetta arricchisce la rassegna con i consueti concerti, che quest’anno si terranno solo a Pieve di Cadore.
Per saperne di più, i contenuti di ogni incontro saranno presentati nelle news del sito: www.tizianovecellio.it.
ENRICO MARIA DAL POZZOLO - GIORGIONE: LA SFIDA DE LA VECCHIA
ENRICO MARIA DAL POZZOLO
Giorgione: la sfida de La Vecchia
Martedì 28 luglio ore 18.00
Auditorium Cos.Mo – Pieve di Cadore
La vecchia è senza dubbio uno dei ritratti più straordinari di Giorgione: di implacabile realismo eppure allegorico. E’ stato oggetto di recente di un restauro che ha ritrovato l’aspetto originale, provocando però discussioni antitetiche, tra coloro che lo considerano impeccabile e quanti, invece, dannoso. Ma chi era questa donna anziana? Il quesito è legittimo e una delle risposte possibili è senza dubbio sconcertante.
Enrico Maria Dal Pozzolo, padovano, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici (su artisti quali Lorenzo Lotto, Giovanni Bonconsiglio, Giorgione, Simone Peterzano, El Greco – ma anche su temi iconografici, di storia del mercato artistico e della falsificazione), articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia (Palazzo Ducale, Museo Correr), Roma (Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo), Madrid (Prado) e Londra (National Gallery of Art). All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”).
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Enrico Maria Dal Pozzolo - El Greco a Toledo
ENRICO MARIA DAL POZZOLO
El Greco a Toledo
Venerdì 24 luglio ore 18.00
Chiesa di S. Giovanni Battista – Vinigo di Cadore
Se si vuole comprendere la grandezza e la diversità di El Greco, bisogna inevitabilmente recarsi a Toledo. Nato a Creta, formatosi in Italia (tra Venezia e Roma), fu proprio nella città spagnola a trovare il suo spazio creativo e di libertà. Qui lavorò dalla fine degli anni ’70 del cinquecento alla morte, occorsa nel 1614: vi lasciò visioni vertiginose, ritratti sconcertanti e composizioni senza termini di paragone nella pittura europea dell’epoca. Seppe fondere Oriente e Occidente e intuire la pittura moderna del secondo ‘800.
Enrico Maria Dal Pozzolo, padovano, è professore associato, idoneato, di Storia dell’Arte Moderna, lavora dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. Ha al suo attivo più di quattrocento pubblicazioni scientifiche, tra volumi monografici (su artisti quali Lorenzo Lotto, Giovanni Bonconsiglio, Giorgione, Simone Peterzano, El Greco – ma anche su temi iconografici, di storia del mercato artistico e della falsificazione), articoli e saggi, curatela di convegni internazionali e di cataloghi di mostre, schede e recensioni. Ha curato mostre scientifiche a Venezia (Palazzo Ducale, Museo Correr), Roma (Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo), Madrid (Prado) e Londra (National Gallery of Art). All’attività di ricerca accademica, accompagna anche un aspetto di divulgazione, con conferenze e lezioni, due film-documentari (su Giorgione e Lorenzo Lotto), partecipazione a inchieste televisive (BBC1) e radiofoniche, e articoli su riviste e quotidiani (collabora alla pagina culturale de “La Repubblica”).
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