THOMAS DALLA COSTA

Tiziano e la pala d’altare dall’Assunta alla Pietà: una rivoluzione inascoltata?

Sabato 30 luglio ore 18.00
Chiesa di San Giovanni Battista – Vinigo di Cadore  


In una recente pubblicazione, Tom Nichols si è spinto a teorizzare che Tiziano fu sì capace di emanciparsi dalla tradizione figurativa belliniana, innovandola radicalmente, ma che rimase inascoltato tra i suoi pari, che sostanzialmente non lo seguirono. Ciò sarebbe chiaramente dimostrato dal fatto che in alcuni generi Tiziano sembrò sostanzialmente predicare nel deserto, come nel caso delle pale d’altare. Sarebbe proprio per via di questa incapacità degli altri artisti di seguirne e comprenderne l’esempio che Tiziano rappresenta, secondo lo studioso britannico, la “fine” del Rinascimento lagunare.

Tale idea è stata contestata da più parti, con studiosi che ne hanno sottolineato l’esagerazione e i punti deboli. In questa conferenza Thomas Dalla Costa ripercorrerà la carriera tizianesca al fine di confutare noi stessi la veridicità o meno di tale teoria. A cominciare da l’Annunciazione e dalla Pala Pesaro dei Frari, per proseguire con opere quali il distrutto Martirio di San Pietro (già chiesa dei SS Giovanni e Paolo) e il Martirio di di San Lorenzo della Chiesa dei Gesuiti, per finire con l’ultima opera del maestro, la Pietà delle Gallerie dell’Accademia, alcuni dei più significativi capolavori tizianeschi verranno confrontati con la produzione coeva di pale d’altare in una stimolante carrellata volta a rispondere a un’unica domanda: quella tizianesca fu davvero una rivoluzione inascoltata?

Thomas Dalla Costa dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 2012 presso l’Università di Verona discutendo una tesi che indagava l’organizzazione e i processi operativi della bottega di Paolo Veronese, è stato ricercatore e assistente curatore per la mostra Paolo Veronese. L’illusione della realtà (Verona, 2014). Nel 2017 ha curato, insieme a Viktoria Markova, la mostra Venezia Rinascimento: Tiziano, Tintoretto, Veronese (Mosca, Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Puskin”). Autore del volume “Venere e Adone” di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa (Marsilio, 2019), tra 2019 e 2020 è stato Harry M. Weinrebe Curatorial Fellow alla National Gallery di Londra, dove è stato assistente curatore per la mostra Titian. Love, Desire, Death. Il suo principale interesse di ricerca riguarda il processo creativo degli artisti e il ruolo centrale del disegno all’interno delle botteghe rinascimentali veneziane. Ha pubblicato diversi articoli e saggi scientifici dedicati a questo argomento, oltre ad aver contribuito a diverse esposizioni internazionali. Ricercatore, editore e curatore indipendente, attualmente dirige un progetto espositivo e di catalogazione della collezione grafica della Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo di Verona. Da ormai diversi anni collabora con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF