Il Depot di Rotterdam, un museo sovversivo
Depot Boijmans Van Beuningen, Rotterdam © https://www.boijmans.nl
Rotterdam è tra le città che più di ogni altra persegue la sostenibilità: da sempre abituata alla povertà delle sue risorse e all’innalzamento del mare, il più grande porto d’Europa si sta attrezzando al cambiamento climatico puntando sulla ricerca e innovazione tecnologica. Espressione di tale visione è il Depot Boijmans Van Beuningen appena inaugurato come parte integrante del principale museo della città, che conserva opere dal Medioevo a oggi.
Il Depot, al cui interno sono state trasferite 151.000 opere, nasce a fianco del museo storico con l’esigenza duplice di essere deposito ma anche luogo di visita per poter esporre il 92% del suo patrimonio prima nascosto nei magazzini.
La sua forma circolare che si allarga verso l’alto come un grande vaso alto 40 metri e largo 60, si contrappone allo ski line della città che si riflette nei pannelli a specchio dell’edificio in uno spettacolare e sapiente gioco di effetti illuminotecnici.
I percorsi tradizionali su sei piani sono sovvertiti e così la funzione museale, tanto da segnare una svolta storica nell’architettura museale. E’ un deposito che diventa luogo di conservazione e al contempo di esposizione, offrendo percorsi inediti. Le opere sono conservate secondo il criterio della qualità della conservazione con un microclima legato ai materiali con cui sono realizzate le opere.
Pertanto non viene seguito l’ordine cronologico o stilistico e capita di vedere un’opera di Magritte a fianco di una tela cinquecentesca. Per non alterare il microclima in ogni area sono ammessi 12 visitatori per 12 minuti ogni ora. Il visitatore ammirerà lo spettacolo espositivo che si svolge non solo sul palcoscenico, ma vedrà anche il suo backstage e potrà seguire in diretta il restauro di un’opera.
All’interno del Depot con un solo colpo d’occhio si vedono i piani collegati da un sistema di scale incrociate, così da offrire al pubblico diverse prospettive di lettura delle opere.
Naturalmente il sistema ad energia solare e geotermica riscalda la struttura, mentre sul tetto vi è a sorpresa di un boschetto di betulle e pini che delimitano la terrazza panoramica e contestualizzano il ristorante stellato Renilde.
Il progetto è firmato dallo studio pluripremiato MVRDV, mentre il costo della sua realizzazione ammonta a 94 milioni di euro, provenienti dal settore pubblico e privato, comprese le piccole donazioni di cittadini qualsiasi, che hanno affiancato il Comune di Rotterdam. Si prevede che accoglierà 250 mila visitatori l’anno che condivideranno un’esperienza emozionante e intima.