Il Museo del Prado inaugura una nuova mostra con Tiziano tra i principali protagonisti
Tiziano Vecellio, Baccanale degli Andrii, (1523-1526), Museo del Prado, Madrid
Il Museo Nacional del Prado riporta i visitatori nelle sale grazie alla mostra, inaugurata il 2 marzo scorso, dal titolo Mythological Passions: Tiziano, Veronese, Allori, Rubens, Ribera, Poussin, Van Dyck, Velázquez. La mostra che durerà fino al 4 luglio, organizzata in collaborazione con la National Gallery di Londra e il Museo Isabella Stewart Gardner, offre l’opportunità unica di vedere insieme i più importanti dipinti a soggetto mitologico realizzati in Europa tra il XVI e il XVII secolo. Tra i 29 capolavori esposti, 16 dei quali di proprietà del Prado e 13 in prestito da altri musei, figurano dipinti quali Perseo e Andromeda di Veronese, Paesaggio con Piramo e Tisbe di Poussin e Le Filatrici di Velazquez.
Particolare significato assumono in questa mostra i sei dipinti realizzati da Tiziano per Filippo II a partire dal 1551, e conosciuti come Poesie, che per la prima volta dopo il XVI secolo si ritrovano di nuovo riuniti insieme in Spagna. La mostra del Prado, che fa seguito a quella conclusasi il 17 gennaio scorso alla National Gallery di Londra intitolata Titian: Love Desire, Death, permette quindi di inserire i dipinti di Tiziano nella cornice più ampia delle produzioni artistiche europee con soggetto mitologico, valorizzando l’opera del pittore che si presenta come uno dei maggiori interpreti, nonché punti di riferimento, per lo sviluppo del tema.
L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione tra i diversi musei nei quali i dipinti sono conservati, rimarcando così anche l’importanza e la necessità di una sempre attiva collaborazione tra le istituzioni nell’ottica di far rivivere e diffondere l’arte e la bellezza nella società contemporanea. Miguel Falomir, direttore del museo nonché curatore della mostra assieme ad Alejandro Vergara, ha così espresso l’importanza di questa mostra che “riunisce una delle serie più belle, complesse e influenti all’interno della pittura europea” e che ci dimostra la grande capacità e lo sforzo di tutto personale nel riuscire a concretizzare un tale evento durante la pandemia da Coronavirus.